Tapis roulant in assenza di gravità con musicoterapia e feedback aumentativi, realtà virtuali immersive, esoscheletri fissi e mobili, simulatori di movimenti complessi, vasche di camminamento, alleviatori di peso e tanti altri dispositivi altamente tecnologici.
Non siamo in un centro “spaziale”, ma nelle aree di Neuro Riabilitazione e Recupero Funzionale del Centro Neurolesi dell‘Irccs “Bonino Pulejo” con vista sullo Stretto di Messina. Unico Irccs di Diritto Pubblico in Sicilia, che dal 2006 svolge la propria attività incentrata sulla ricerca clinica traslazionale nel campo delle “Neuroscienze” in ambito di prevenzione, recupero e trattamento delle gravi cerebrolesioni acquisite sulla base di programmi annuali e pluriennali.
Le attività, spiega una nota dell’Irccs, mantengono la finalità di ricerca nel campo biomedico ed in quello dell’organizzazione dei servizi sanitari, di innovazione nei modelli d’assistenza e di trasferimento delle conoscenze, unitamente a prestazioni sanitarie di alto livello, quella che viene considerata la vera Ricerca Traslazionale. Grazie all’accorpamento tra la storica struttura di Contrada Casazza e l’Ospedale Piemonte – nosocomio che sorge in pieno centro nella città di Messina - la mission si declina nelle attività svolte per l’Emergenza-Urgenza, la Riabilitazione, le Dimissioni Protette, i Servizi di Teleassistenza domiciliare e di Telemedicina.
Le attività riabilitative, svolte all’interno delle palestre specializzate, sono organizzate in maniera tale da integrarsi perfettamente con la terapia convenzionale effettuata da fisioterapisti altamente specializzati. Il paziente segue un percorso riabilitativo dedicato in base alla gravità della lesione e lo stadio di malattia. I pazienti in fase acuta, ancora allettati, vengono mobilizzati già dai primi giorni con l’ausilio di device robotizzati che consentono una verticalizzazione con stepping e sollecitazione elettrica funzionale per stimolare e simulare lo schema del passo al fine di prevenire le complicanze legate all’allettamento. Successivamente il percorso prevede l’utilizzo di esoscheletri stazionari che consentono un training intensivo della deambulazione che aiutano il paziente a simulare anche discesa e salita delle scale. Alcuni pazienti invece possono usare gli esoscheletri overground, utili per pazienti emiparetici.
Il potenziamento muscolare viene effettuato attraverso vari tappeti con feedback neurosensoriali e soprattutto con il Caren, unico presente in Italia, che consente la riabilitazione in un ambiente di realtà virtuale immersivo. La struttura è dotata anche di robot per la riabilitazione dell’arto superiore e per la riabilitazione dei movimenti fini della mano. Infine, sistemi innovativi di teleriabilitazione, consentono di seguire il paziente anche a domicilio per una migliore continuità assistenziale nell’ambito del territorio.
“Con queste dotazioni innovative – spiega il neo Direttore Scientifico Prof. Angelo Quartarone – avremo la possibilità di utilizzare la migliore tecnologia per avviare cicli riabilitativi più rapidi ed efficaci al fine di innescare quei processi di organizzazione funzionale cerebrale atti a rispristinare le funzioni neuro cognitive deficitarie. Obiettivo prioritario – prosegue il Direttore Scientifico – è quello di avviare il paziente ad un percorso riabilitativo intensivo e personalizzato per reintegrare il paziente in ambito familiare e sociale”.
Per ogni singolo paziente, un team multidisciplinare coordinato dal Dott. Rocco Salvatore Calabrò, esperto di Neuroriabilitazione Robotica, esegue un’attenta valutazione del quadro clinico, in modo da definire un piano terapeutico completamente personalizzato, che tenga conto della patologia di base e delle necessità quotidiane in relazione allo stile di vita del paziente.