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Sicilia. Approvato piano straordinario interventi per aree a rischio ambientale

Destinatarie le aree di Biancavilla, Gela, Milazzo e Priolo. Crocetta: “Pagina nuova all'insegna della prevenzione”. Raggiante il direttore generale dell'Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta. “Battaglie sulle tematiche ambientali nella provincia aretusea hanno trovato un importante riscontro scientifico nelle indagini condotte ormai da oltre quindici anni del nostro Registro Tumori”.

30 MAG - La giunta regionale siciliana ha approvato, su proposta dell'assessore alla Salute Lucia Borsellino, il piano straordinario di interventi per le aree a rischio ambientale: Biancavilla, Gela, Milazzo e Priolo. Esulta il presidente Crocetta: “Scriviamo – ha commentato - una pagina nuova della storia della Sicilia che insieme ai processi di riconversione industriale verso l'economia verde, mette in campo un'attività forte di prevenzione, per evitare che i cittadini sottoposti per anni all'inquinamento industriale possano ammalarsi”.

“La politica che noi vogliamo - aggiunge Crocetta - è quella di uno sviluppo ecosostenibile della Sicilia, dove le industrie di veleni si trasformino in impianti non inquinanti compatibili con agricoltura, pesca, attività marinare, turismo e beni culturali. Dentro questo quadro è fondamentale garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, che in quelle zone è spesso stato compromesso".

Soddisfazione enorme viene espressa anche dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta e dal direttore sanitario Anselmo Madeddu. “Le battaglie sulle tematiche ambientali nella provincia aretusea – dichiarano – hanno trovato un importante riscontro scientifico nelle indagini condotte ormai da oltre quindici anni dal Registro Tumori di Siracusa, uno dei pochi Registri tumori italiani accreditati dalla Agenzia internazionale di ricerca contro il cancro dell’Oms. Studi che hanno evidenziato uno scostamento medio in eccesso di tumori nella zona di Priolo, Augusta e Melilli del venti per cento circa rispetto al dato atteso della restante media provinciale”.

Il piano di interventi avviato dall’Assessorato regionale alla Salute e tendente a dare una risposta alle problematiche legate al sito di interesse nazionale per le bonifiche di Priolo ha di fatto sancito il passaggio dalla fase degli studi e delle ricerche alla fase delle azioni pratiche da condurre per la tutela dei cittadini esposti. In tal senso sono state avviate nove linee progettuali che coprono tutti i più importanti settori di intervento nell’area della prevenzione del fenomeno tumorale nel territorio. Tutto questo trae spunto dall’art. 6 della legge 5 del 2009 che prevedeva apposite risorse aggiuntive per le aree a rischio di inquinamento ambientale presenti in Sicilia. “Da oggi si scrive davvero una pagina nuova di storia – concludono - che darà attuazione ad un diritto di salute con interventi sanitari per la cura ma soprattutto per la prevenzione di malattie da inquinamento ambientale”.
 

30 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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