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Specializzazione medica. La beffa, i danni e adesso la cabala

11 SET - Gentile direttore,
il 10 settembre scorso avevamo parlato di ‘pastrocchio vergognoso’ in merito alla vicenda del mancato bando per le specializzazioni mediche. Non avevamo accennato al ‘nuovo regolamento per l’accesso alle specializzazioni’, pubblicato quasi contestualmente.
 
Si aveva grande attesa per queste modifiche che dovevano ‘innovare’ e dovevano così ‘giustificare’ la mancata pubblicazione del bando a maggio con lo slittamento, ad oggi di 4 mesi!
Volevamo approfondire attentamente il nuovo regolamento, la sorpresa, non appena letto, è stata amara!

Alla ‘beffa’ ricevuta a maggio dai giovani medici e ai “danni” per lo slittamento di bando, concorso ed ammissioni adesso si prefigura un concorsone che invece di essere ispirato al ‘merito’ si affiderà alla cabala!

Il primo punto bizzarro riguarda le tre scelte dopo la pubblicazione della graduatoria che possono produrre molti casi nei quali le tre scelte risultano con i posti già coperti e gli ‘sfortunati’ medici, pur collocati utilmente in graduatoria si ritroveranno senza specializzazione. Di converso altri medici ‘fortunati’ che si ritroveranno ad indovinare la ‘combinazione’ di scelte con posti liberi, pur con punteggi più bassi, si ritroveranno con la borsa della specializzazione. Una sorta di ‘toto-specializzazioni’.

Altra scelta che lascia veramente perplessi è il non scorrimento della graduatoria che va contro ogni norma ed ogni logica. Ci attendavamo un aumento delle borse di studio e ci ritroviamo con un restringimento ulteriore degli stessi, insufficienti, posti messi a concorso.

Si ridimensiona, inspiegabilmente, il peso curriculare a detrimento della meritocrazia e con i 140 quesiti su prova unica rispetto al passato dove vi erano, anche i quesiti specifici per la specializzazione prescelta, si tende ad un ‘livellamento’ i cui esiti saranno tutti da verificare.

Non era certo questa la riforma tanto attesa che doveva eliminare ciò che non funzionava ed innovare nella direzione di maggiori borse studio e di dare ‘eccellenza’ alle scuole di specializzazione per meglio avviare al mondo del lavoro le nuove leve dei medici; di cominciare a colmare i vuoti enormi nella medicina generale; di dare un senso compiuto e corretto al numero chiuso che trova la sua prima ragione proprio nella capacità di programmazione tra ‘domanda’ ed ‘offerta’.

Non osiamo immaginare quali situazioni verranno fuori da queste scelte a ‘caso’ delle sedi in una sorta di ‘ruota della fortuna’ che rischia di creare ingiustizie, iniquità, rinunce e l’eterogenesi dei fini con tante borse di studio che, senza scorrimento, non saranno neanche assegnate.
Il Governo è ancora in tempo per modificare queste scelte e per raddoppiare le borse di studio.

Chi di competenza agisca nella direzione corretta ed oltre a ridare fiducia a migliaia di giovani sui quali si sono investiti soldi pubblici per la loro formazione, porrà le basi per garantire, nei prossimi anni, i livelli essenziali di assistenza in un SSN che oggi, in assenza di turn over, è in evidente smantellamento.
 
Giovanni Iacono
Vice Presidente Federsanità-Anci e Presidente Federsanità-Anci Sicilia

11 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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