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Responsabilità professionale e sicurezza delle cure. Il Convegno dei Medici legali: “Luci ed ombre della legge 24/2017”

Approfondire le tematiche sulla responsabilità professionale, a distanza di pochi mesi dall’entrata in vigore della Legge 24/2017 sulle “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”. È questo l’obiettivo del convegno che si terrà, il 26 e 27  gennaio, all’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo, organizzato dai Medici legali, con l’intento di focalizzare “luci ed ombre” della nuova legge. IL PROGRAMMA

24 GEN - “La responsabilità delle strutture sanitarie e degli esercenti le professioni sanitarie: luci ed ombre della legge 24/2017”: è questo il titolo del convegno organizzato dal direttore sanitario dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli di Palermo, Gianpiero Seroni, in collaborazione con la Scuola di specializzazione di Medicina legale dell’Università di Palermo, diretta da Antonina Argo e l’Associazione Specialisti medici Legali.
 
L’appuntamento è fissato per il 26 gennaio, dalle ore 9, presso l’Aula Polifunzionale dell’ospedale siciliano.
 
L’obiettivo del corso è la formazione continua in vista dell’applicazione – nella pratica quotidiana – dei principi e delle procedure delle linee guida (accreditate presso il ministero della Salute), buone pratiche cliniche, protocolli al fine di garantire appropriatezza e sicurezza delle cure. L’evento si propone di focalizzare le essenziali tematiche di responsabilità professionale, a distanza di pochi mesi dall’entrata in vigore della Legge 24/2017 recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
 
Lo scopo della legge è quello di rispondere principalmente al problema del contenzioso medico-legale che - hanno sottolineato gli organizzatori -  ha determinato un aumento vertiginoso delle polizze assicurative per professionisti e servizi sanitari e, nello stesso tempo, di ridurre i costi per prestazioni sanitarie improprie determinate dalla 'medicina difensiva' che ha prodotto un uso inappropriato delle risorse destinate alla sanità pubblica. Il tutto nell'ottica della ricerca di un nuovo equilibrio nel rapporto medico-paziente che permetta, da una parte ai professionisti di svolgere il loro lavoro con maggiore serenità, grazie alla nuove norme in tema di responsabilità penale e civile, e dall'altra garantendo ai pazienti maggiore trasparenza e la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti”.
 
Con il nuovo provvedimento cambia la responsabilità civile e penale di chi esercita la professione sanitaria, si regolamenta l’attività di gestione del rischio sanitario, prevedendo che tutte le strutture attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio (risk managment).
 
“Le varie sessioni – ha detto Gianpiero Seroni – si propongono di trasferire ai discenti le conoscenze per implementare la cultura della sicurezza e dell’umanizzazione delle cure, al fine di promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza dei processi assistenziali”.
 
Un’intera parte dei lavori sarà dedicata all’istituto della “conciliazione”. Prima di esercitare un’azione di responsabilità civile, chi ritenga di aver subito un danno dovrà comunque tentare una conciliazione a partecipazione obbligatoria di tutte le parti, assicurazioni incluse, pena la non procedibilità della domanda di risarcimento. A un consulente tecnico d’ufficio tocca il tentativo di conciliazione: solo in caso di insuccesso o trascorso il termine di sei mesi, si va in giudizio. L’eventuale azione di rivalsa successiva è contemplata in caso di dolo o di colpa grave del professionista.
 
Al congresso è prevista la partecipazione del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari. Il Convegno è stato patrocinato, tra gli altri, anche da Psaf (Associazione scientifica professionisti Sanitari Assicurativi e Forensi).
 
“La Legge n.24 dell’8 marzo 2017 ‘Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché' in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie’ rappresenta un provvedimento giuridico innovativo – ha detto Raffaele Zinno di Psaf ,che presiederà la sessione sul risk management del 26 gennaio - che amplifica, nella sostanza, il concetto di diritto alla salute, costituzionalmente tutelato dall’art. 32 della Costituzione, in quanto la sicurezza delle cure diventa una parte costitutiva del diritto alla salute, oltre che rispondere a problematiche quali il contenzioso medico-legale per malpractice, che con la sua rilevante entità si correla ad un aumento vertiginoso, sino alla insostenibilità, del costo delle assicurazioni a carico di professionisti e strutture sanitarie. Come anche - ha concluso - la non soddisfazione del cittadino/utente, sia nel corso della cura che in corso procedimentale, nell’evenienza di una condizione di mala sanità”.

24 gennaio 2018
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