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Covid. La Sicilia torna rossa, il sindaco di Modica insorge ma Razza lo ferma

Ignazio Abbate chiede un’ordinanza per riportare la Provincia di Ragusa in zona gialla: “Con numeri molto più importanti altre zone d’Italia sono state classificate come arancioni o addirittura gialle”. Ma l’assessore frena: “In Sicilia Rt nell’intervallo massimo a 1.25 e con una tendenza crescente in modo uniforme. A Modica, nei 14 giorni presi in esame, incidenza dei casi due volte superiore al limite. Il raffreddamento della diffusione del virus si ottiene con misure contenitive omogenee”.

18 GEN - La Sicilia, con Lombardia e Alto Adige, sono tornate ad essere zone rosse a causa di un aumento di contagi da covid. Ma il sindaco di Modica, Ignazio Abbate chiede un’ordinanza che faccia uscire la Provincia di Ragusa dalla zona rossa: “Deve essere gialla”, tuona da Facebook. E annuncia: “Invierò una lettera ufficiale al Presidente Nello Musumeci e all'Assessore Ruggero Razza per invitarli a rivedere la propria posizione e a emettere un’ordinanza che faccia uscire la Provincia di Ragusa dalla zona rossa perché è palese che i danni che la zona rossa provocherà alle famiglie e alle aziende non sono assolutamente giustificabili dalla situazione epidemiologica attuale. Chiediamo un atto di responsabilità che porti a rivedere la ‘colorazione' del territorio ibleo anche per dare il giusto riconoscimento ai cittadini che hanno dato dimostrazione di grande senso di responsabilità e senso civico”.
 
 
Secondo Abbate “a parlare sono i numeri. Il 30 novembre in provincia di Ragusa si registravano 2306 positivi, oggi sono 745 ( -70%). Allora c’erano 100 ricoverati di cui 17 in terapia intensiva. Oggi contiamo 28 ricoveri ( - 75% circa) con 7 in terapia intensiva ( 18 a Ragusa e 10 a Vittoria). A Modica negli screening di massa sempre a novembre risultava positivo l’1% di coloro che si sottoponeva ai test contro lo 0,35% di oggi. A questi che si sono consolidati nelle ultime settimane, aggiungiamo che nella giornata di domenica 17 gennaio in provincia si sono effettuati 4464 tamponi con 21 positivi (0,47 %). Con numeri molto più importanti altre zone d’Italia sono state classificate come arancioni o addirittura gialle. Di certo non sono numeri da peggiori della Nazione”.

“L’emanazione dell’ultima ordinanza - conclude il sindaco di Modica - viene vista come una mortificazione del senso civico di alcune comunità siciliane che si trovano ad essere punite per colpe altrui e che in questo modo si allontanano inevitabilmente dalle istituzioni. A mio modesto giustizio, così facendo la politica si allontana sempre di più dal comune cittadino. Con questa mia lettera voglio fare appello al buon senso del Presidente e dell'Assessore, in modo da poter emettere in tempi brevi un’ordinanza per ristabilire quella giustizia sociale che tutti i cittadini della Provincia di Ragusa auspicano e meritano”.

La proposta di Abbate non è però condivisibile, secondo l'assessore alla Salute, Ruggero Razza. “L'ultimo monitoraggio per la Sicilia - spiega l’assessore in una nota - fa registrare un Rt nell’intervallo massimo a 1.25, con una progressione che proprio nella giornata di ieri ci ha visti secondi per contagi ed un aumento casi complessivi con una tendenza crescente in modo uniforme. Proprio a Modica, nei 14 giorni presi in esame, l'incidenza dei casi è stata di due volte superiore al limite indicato dalle linee guida nazionali come parametro di sicurezza per il contact tracing”.

“È comunque vero - prosegue Razza - che negli ultimi giorni, anche per le restrizioni da zona arancione rafforzata disposte dal presidente Musumeci, si delinea una graduale discesa, ma non si tratta di un fenomeno consolidato e l'esperienza degli ultimi mesi ha dimostrato come il contagio, senza le dovute azioni di contrasto, si presti ad ondate.  Molti scienziati rilevano poi che il raffreddamento significativo della diffusione del virus si ottiene con misure contenitive omogenee, così la zona rossa potrà garantire anche un eventuale passaggio diretto – se i numeri lo consentiranno – in zona gialla”.

“Sono convinto - conclude l’assessore - che l'intento del sindaco non fosse assolutamente polemico e spero apprezzerà come tutti, nessuno escluso, l’intenzione comune di garantire una vita sociale normale e sicura”.

18 gennaio 2021
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