Il Fondo sanitario toccherà nel 2024 quota 134,1 mld, che saliranno a 135,39 mld nel 2025 e a 136 mld nel 2026. Sono questi i macro-numeri della manovra. “Per il prossimo anno in aggiunta all'incremento di 2,3 miliardi già previsto dalla precedente legge di bilancio ci sarà un ulteriore incremento di 3,3 miliardi per un totale incremento nell'anno di 5,6 mld. Per il 2025 in aggiunta ai 2,6 miliardi di incremento già stanziati sono previsti altri quattro miliardi per un totale incrementale nell'anno di 6,6 miliardi altri 4,2 miliardi sono stati stanziati per il 2026 in aggiunta ai 2,6 già previsti per un totale incrementale nell'anno di 6,8 miliardi”. Ha detto ieri il Ministro della Salute, Orazio Schillaci in audizione presso la Commissione Affari sociali del Senato.
Ecco tutte le misure per la sanità in attesa di vedere il testo:
Rinnovo contratti Dirigenza medica e sanitaria e Comparto sanità. Per il rinnovo 2022-2024 sono stanziati 2,4 miliardi
Incremento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive per il personale medico infermieristico e tecnico operante nelle aziende e negli enti del sistema sanitario nazionale. Nel triennio 2024-2026 le aziende gli enti del servizio sanitario nazionale possono ricorrere all’incremento per tutte le prestazioni aggiuntive previste dalla contrattazione collettiva nazionale per il personale medico e del comparto sanitario consentendo in deroga alla contrattazione stessa un aumento della relativa tariffa oraria fino a 100 euro omnicomprensivi per il personale medico e a 60 euro omnicomprensivi per il personale tecnico e infermieristico del comparto al netto degli oneri di riflessi a carico dell'amministrazione”. Costo 280 mln.
Rifinanziamento dei piani operativi per l'abbattimento delle liste d'attesa. La norma estende anche per l’anno 2024 la possibilità per le regioni e province autonome di utilizzare una quota fino allo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorrerà lo stato (sono circa 520 milioni) al fine di dare completa attuazione al piano operativo e al recupero delle liste d'attesa coinvolgendo altresì strutture private accreditate.
Aggiornamento tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati. La proposta mira ad adeguare il tetto posto dalla normativa vigente con il decreto Balduzzi all'acquisto di prestazioni sanitarie da privato agli incrementi degli oneri previsti per l'acquisto di prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale derivanti dall'approvazione dei nuovi Lea. L’impatto della misura è di circa 360 mln di euro.
Farmaci. Prevista la rideterminazione del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti nella misura dell'8,5% a decorrere dall'anno 2024 (oggi è all'8,3%) conseguentemente il tetto della spesa farmaceutica convenzionata di determinato al valore del 6,8% (oggi è al 7%) a decorrere sempre dall'anno prossimo fermo il valore percentuale del tetto per acquisti diretti di gas medicinali. Quindi la proposta fermo restando il valore complessivo del tetto di spesa al 15,30% consentirà di liberare spazi attualmente sottoposti al payback. Allo stesso tempo entro il 30 marzo 2024 l’Aifa dovrà aggiornare il Prontuario della territoriale individuando i farmaci che dal canale distributivo ospedaliero possano passare alla distribuzione presso le farmacie territoriali
E ancora il Ministro ha annunciato che sono in arrivo i disegni di legge collegati alla manovra alla manovra di bilancio sulla riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale del servizio sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera e due deleghe in materia di riordino delle professioni sanitarie e degli enti vigilati dal ministero della salute. “Ritengo – ha detto il Ministro - siano obiettivi davvero ambiziosi e sfidanti sia per l'ampiezza delle materie sia per i tempi contenuti da chiudere tutto entro l'anno prossimo e richiedono necessariamente il coinvolgimento del proficuo apporto da parte delle commissioni parlamentari”.
Infine, dal Ministro è arrivata l’apertura alla proposta Zaffini di individuare nelle deleghe alla riforma fiscale tra le ulteriori fonti di finanziamento del Ssn anche dei proventi derivanti dall'aumento dei canoni di concessione per il gioco online. La proposta sarà collocata “all'interno di un altro collegato alla manovra di bilancio principalmente tramite nuove disposizioni volte al contrasto delle forme di gioco online attuato mediante utilizzo di criptovalute ovvero di altre forme di pagamento non contemplate nel circuito di controllo esistenti ovvero transazioni ed eventuali vincite che oggi completamente sfuggono al controllo dello Stato e conseguentemente lo danneggiano sia per la perdita dell'imposizione e per gli ancora maggiori effetti nefasti ed oscuri sulle ludopatie”.