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Vaccini. L'allarme della Siti: "Calo anche del 25% per rosolia e morbillo". Lorenzin: "Non abbassare la guardia"


Nel corso di una conferenza presso il Ministero, la Società italiana di igiene ha illustrato l'esperienza di un portale di informazione scientifica lanciato un anno fa. "Sul web girano bufale e false notize che creano danni enormi". Lorenzin: "Eventi avversi dovuti a vaccini nettamente inferiore a tassi di mortalità registrati tra chi non si vaccina".

08 LUG - “Stiamo registrando un calo delle coperture vaccinali, con diminuzioni che in alcune zone toccano anche il 25% per rosolia e morbillo. Un fenomeno dovuto alle campagne di disinformazione contro i vaccini che si stanno diffondendo soprattutto sul web”. E’ l’allarme lanciato da Michele Coversano, presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) nel corso della conferenza ‘L’importanza di vaccinarsi’, svoltasi presso il Ministero della Salute di Lungotevere Ripa.

Ma i pericoli possono annidarsi in più dimensioni, perché “i temi legati alla salute pubblica e all’igiene sono troppo spesso dimenticati – ha sottolineato il ministro Beatrice Lorenzin – Tante malattie sono state eradicate grazie alla vaccinazioni di massa, ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. L’assenza di alcune malattie è infatti come la libertà: ti accorgi di quanto sia importante solo dopo averla persa”. I problemi risiedono soprattutto “nell’enorme disinformazione. E’ quindi fondamentale che ci siano portali con informazioni certificate e qualificate”.

Ma un ruolo cruciale spetta anche ai media “che raccontano soltanto gli avvenimenti eccezionali e quasi mai trattano la normalità, i fondamenti della salute pubblica, tra cui c’è indubbiamente l’importanza dei vaccini. Per capirne l’importanza basterebbe misurare gli eventi avversi che raggiungono cifre di gran lunga inferiore rispetto al tasso di mortalità tra i bambini non vaccinati. Serve quindi una strategia europea per l’igiene pubblica, tema che ho inserito nell’agenda per il semestre a guida italiana”.

Nel corso della conferenza è stata analizzata l’esperienza del portale www.vaccinarsi.org, realizzato dalla SItI in collaborazione con federazioni e società scientifiche afferenti all’area pediatrica (Fimp e Sip) e alla medicina di famiglia (Fimmg), e con il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità. In poco più di un anno il portale VaccinarSi ha superato le 500 mila visite (otto su dieci sono di nuovi visitatori) con un trend di frequenza media giornaliera in crescita, attualmente di oltre 2.300 accessi quotidiani.

“Il portale – ha spiegato Conversano - offre a chi desidera avere un’informazione scientificamente anttendibile la possibilità di avere un valido punto di riferimento su internet. Troppo spesso in questi anni, anche sulla rete, abbiamo visto diffuse dicerie e posizioni antiscientifiche riguardo ai vaccini. Una su tutte è la ‘presunta’, ma in realtà inesistente secondo la comunità scientifica e l’Oms, correlazione tra vaccino mpr e autismo, che tanto ha impegnato e impegna anche alcune Procure della Repubblica”.

Dalla data di pubblicazione del sito VaccinarSì sono state consultate oltre 1 milione di pagine, attualmente la media supera le 110.000 pagine mensili. L’accesso al sito è generalmente più consistente nei giorni feriali, con afflusso leggermente predominante da parte di operatori sanitari. Gli utenti unici del portale internet VaccinarSì sono stati 426.423, di questi più di 20.000 si sono collegati da 165 paesi stranieri, con prevalenza di accessi da browser in lingua inglese.

“Il sito internet di VaccinarSì – ha illustrato Antonio Ferro, responsabile e ideatore del progetto, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Ulss 17 di Este e vicepresidente della SItI sezione Triveneto - è stato raggiunto soprattutto tramite motori di ricerca (quasi l’80 per cento degli accessi), da utenti che cercavano informazioni specifiche (su vaccino esavalente, su rotavirus, su vaccino contro la varicella, ecc.). Ma si rileva anche una crescita del numero di utenti che arrivano al sito tramite social network come Facebook”.

Tra le pagine più visitate, al primo posto si colloca o il vaccino esavalente (13%), il vaccino Mpr (9%) e il vaccino anti Hpv (8%). La sezione ‘In primo piano’ del portale ha superato le 170 notizie pubblicate e numerosissimi sono ormai anche gli iscritti alla newsletter.

La battaglia contro la disinformazione è dunque il pilastro da cui ripartire, “anche perché oggi l’attenzione è più focalizzata sulla dimensione individuale che sulla funzione collettiva – ha osservato Fabrizio Oleari, presidente dell’Iss – Nel complesso bisogna però interrogarsi sul ruolo che devono svolgere le politiche di sanità pubblica”. E un contributo di notevole importanza può arrivare “anche alla medicina del territorio – ha evidenziato Walter Marrocco, responsabile scientifico Fimmg – che può essere efficacemente implementata nel suo intreccio con i temi vaccinali. Il territorio è infatti in grado di supportare in modo incisivo il Ssn nelle campagne e nella promozione dei vaccini”.

Altro aspetto dirimente riguarda “l’attuazione di piani nazionali attraverso l’attuazione di programmi di umanizzazione – ha suggerito Renato Soncini, presidente Gruppo Vaccini di Farmindustria – Bisogna in ogni modo accelerare il tempo di accesso ai vaccini innovativi. Basti pensare che è di 6,4 anni il lasso medio che intercorre tra l’autorizzazione alla messa in commercio e l’accesso affettivo da parte della popolazione. E l’impatto sarebbe enorme anche in termini economici: i vaccini consentono immensi risparmi al Ssn”.
 

08 luglio 2014
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