Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

L'Italia, con un'aspettativa di vita di 83,5 anni tra le più alte al mondo, affronta una crisi nell'assistenza agli anziani: ha solo 1,5 operatori ogni 100 over-65 contro una media Ocse di 5. Il settore fatica a reclutare personale per le scarse condizioni lavorative ricorrendo sempre più a lavoratori migranti.

Con un’aspettativa di vita alla nascita di 83,5 anni, l’Italia si conferma tra i Paesi più longevi al mondo, superando di ben 2,4 anni la media Ocse (81,1). Un primato che ci colloca al quinto posto globale, dopo Svizzera, Giappone, Spagna e Israele. Ma questo risultato, frutto di un progressivo invecchiamento della popolazione, nasconde una sfida cruciale: come garantire assistenza dignitosa a un numero sempre crescente di anziani?

La risposta dovrebbe arrivare dalla Long Term Care (LTC), il sistema di cure a lungo termine per chi ha limitazioni nelle attività quotidiane. In tutti i Paesi Ocse, gli operatori LTC – infermieri e assistenti personali – forniscono supporto a domicilio o in strutture residenziali. Tuttavia, mentre la domanda è in costante aumento, l’Italia stenta a tenere il passo.

I dati sono impietosi: nel decennio 2013-2023, il nostro Paese si è attestato a soli 1,5 operatori ogni 100 over-65, un dato immutato nel tempo e ben al di sotto della media Ocse (5 operatori). Un divario enorme rispetto a Paesi come la Norvegia (13 operatori), che investe in modo strutturale sul welfare degli anziani.

Immagine che contiene testo, schermata, Carattere, Diagramma

Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

Le cause di questo ritardo sono note: il settore LTC fatica ad attrarre personale a causa di condizioni lavorative spesso critiche. Bassi salari, elevati rischi fisici e mentali, contratti atipici e scarso riconoscimento sociale allontanano potenziali professionisti. In Italia, come nella media Ocse, oltre un operatore su tre lavora part-time, con limitate tutele e prospettive.

Immagine che contiene testo, schermata, linea, Carattere

Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

Per far fronte alla carenza di personale, cresce il ricorso a lavoratori migranti: nel 2024, il 33% degli operatori LTC in Italia è nato all’estero, con un aumento del 10% nell’ultimo decennio. Una tendenza in linea con quanto avviene in Europa, dove in media un operatore su cinque è straniero.

Immagine che contiene testo, schermata, Diagramma, linea

Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

A completare un quadro già fragile, l’assenza di requisiti formativi specifici per gli assistenti personali rischia di compromettere ulteriormente la qualità delle cure. Secondo l’Ocse, la mancanza di competenze specialistiche – come la formazione geriatrica o il coordinamento delle cure – unita alla scarsa attrattiva della professione, minaccia la sostenibilità stessa del sistema.

Il paradosso è evidente: un Paese che invecchia con successo non riesce a garantire a tutti i suoi anziani un’assistenza adeguata. Servono investimenti, formazione e un riconoscimento concreto del ruolo di chi si prende cura di chi non è più autosufficiente. Perché un’aspettativa di vita record sia sinonimo di qualità della vita, non solo di longevità.

G.R.

27 Novembre 2025

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe
Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe

"Non serve cercare un piano occulto di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn): basta leggere i numeri per capire che la privatizzazione della sanità pubblica è già una triste realtà"....

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione
Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

L’assicurazione per responsabilità civile verso terzi della struttura sanitaria, sia pubblica che privata, deve godere dello stesso trattamento riservato alle altre assicurazioni obbligatorie. È quanto sancito dalla sentenza della Corte...

Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto
Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto

La violenza contro le donne non si ferma, anzi, i dati pubblicati oggi dall’Istat, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mostrano un trend molto...