Liste d’attesa. Dalle Regioni primo via libera al nuovo Piano nazionale 2025-2027 ma con cinque condizioni vincolanti

Liste d’attesa. Dalle Regioni primo via libera al nuovo Piano nazionale 2025-2027 ma con cinque condizioni vincolanti

Liste d’attesa. Dalle Regioni primo via libera al nuovo Piano nazionale 2025-2027 ma con cinque condizioni vincolanti

La Commissione Salute approva lo Schema di Intesa sul Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa 2025-2027, ma il parere è subordinato all’accoglimento di cinque richieste: più coinvolgimento istituzionale, risorse economiche certe, misure più incisive sull’appropriatezza, allineamento temporale dei piani regionali e avvio immediato dei tavoli tecnici su chirurgia ambulatoriale e flussi di ricovero. IL TESTO

Le Regioni aprono al nuovo Piano sulle liste d’attesa, ma chiedono garanzie: “Servono risorse e governance condivisa”. La Commissione Salute, nella seduta del 26 novembre, ha espresso parere favorevole allo Schema di Intesa sul nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA) 2025-2027, trasmesso dal Ministero della Salute alle Regioni con il dossier DAR 6087. Un via libera tuttavia subordinato all’accoglimento di cinque precise condizioni, ritenute imprescindibili per garantire l’attuazione effettiva del Piano.

Il parere riguarda lo schema di decreto ministeriale di adozione del PNGLA 2025-2027 e dei suoi allegati (A, B, D, E, F, G, H, I, L, e per l’allegato C ai sensi del DL 73/2024 convertito in legge 107/2024). Le Regioni, prendendo atto della valutazione tecnica delle Aree Assistenza Ospedaliera e Territoriale, hanno messo nero su bianco le principali criticità. In ogni caso prima del via libera servirà l’ok della Conferenza Stato-Regioni. Ricordiamo che il nuovo PNGLA va ad aggiornare il precedente Piano 2019-2021. Una delle principali novità riguarda la creazione di un sistema di monitoraggio continuamente aggiornato. I cittadini potranno consultare informazioni aggiornate su tempi medi di attesa per visite specialistiche e interventi; disponibilità delle strutture sanitarie per determinate prestazioni; diritti e doveri in caso di sforamento dei tempi previsti. Queste informazioni saranno accessibili tramite i siti web delle Regioni e delle Aziende Sanitarie

1. Coinvolgimento istituzionale: “Serve un nuovo organismo di coordinamento”

Con il nuovo Piano, decade l’Osservatorio Nazionale sulle Liste d’Attesa, finora luogo di confronto operativo tra Ministero, Regioni e Province autonome. Per questo le Regioni chiedono espressamente di istituire un comitato di coordinamento con funzioni di monitoraggio, controllo e supporto all’attuazione del PNGLA.

Un luogo stabile – sottolineano – è necessario per governare in modo condiviso i processi e garantire l’allineamento su obiettivi, monitoraggi e interventi correttivi.

2. Risorse economiche: “Le coperture non ci sono, vanno integrate”

Il nodo principale riguarda la mancanza di risorse aggiuntive. Le Regioni segnalano una criticità rilevante: il riferimento ai fondi previsti dall’art. 1, comma 232, della legge di Bilancio 2024 non sarebbe più valido per il 2025.

Secondo la Commissione Salute, senza nuovi stanziamenti è impossibile sostenere:

  • l’aumento di produzione necessario al recupero delle liste,
  • la formazione del personale sull’appropriatezza,
  • l’adeguamento dei sistemi informativi,
  • le attività di comunicazione,
  • gli interventi organizzativi previsti dagli allegati tecnici.

Servono risorse aggiuntive dedicate”, è la richiesta esplicita.

3. Appropriatezza: “Misure più stringenti, sia ex ante che ex post”

Le Regioni considerano l’appropriatezza un tema chiave per il contenimento delle liste d’attesa e chiedono che il Piano preveda strumenti più incisivi rispetto alle attuali indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità.

In particolare:

  • più condizioni di erogabilità e criteri ex ante,
  • strumenti disincentivanti ex post,
  • un aggiornamento delle misure già esistenti.

4. Aggiornamento dei Piani regionali: “Allineare le tempistiche a quelle del Piano nazionale”

Le Regioni ritengono che gli aggiornamenti dei Piani regionali di governo delle liste debbano seguire la stessa tempistica del PNGLA nazionale, mentre gli eventuali aggiornamenti annuali dovrebbero riguardare i piani di produzione.

Serve dunque un coordinamento temporale più rigoroso.

5. Tavoli tecnici: “Avviarli subito per rendere operativo il Piano”

Infine, la Commissione Salute chiede l’avvio rapido dei tavoli tecnici su alcuni aspetti ancora in fase di definizione, tra cui:

  • chirurgia ambulatoriale,
  • flusso informativo del ricovero chirurgico.

La richiesta è chiara: senza la definizione rapida di questi elementi tecnici, alcuni punti del PNGLA rischiano di rimanere inapplicati.

Il parere regionale è quindi positivo, ma il messaggio alle istituzioni nazionali è esplicito: per far funzionare davvero il PNGLA 2025-2027 servono governance condivisa, risorse certe e strumenti più efficaci di appropriatezza e monitoraggio. Solo così – sottolineano – sarà possibile affrontare in modo strutturale il tema delle liste d’attesa, oggi tra le principali criticità percepite dai cittadini e dal sistema sanitario.

03 Dicembre 2025

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