Formazione complementare Oss. Il Veneto ci riprova, Lanzarin: “Sarà un aiutante dell’infermiere”

Formazione complementare Oss. Il Veneto ci riprova, Lanzarin: “Sarà un aiutante dell’infermiere”

Formazione complementare Oss. Il Veneto ci riprova, Lanzarin: “Sarà un aiutante dell’infermiere”
Dopo le bocciature del Tar e del Consiglio di Stato, il Veneto prova di nuovo a stabilire un percorso di formazione complementare degli Oss. L’obiettivo è sempre far fronte alla carenza di infermieri, ma Lanzarin si affretta a precisare a Quotidiano Sanità che il ’nuovo Oss’ “non sostituirà l’infermiere, ma lo aiuterà”, ad esempio eseguendo “compiti complementari come la somministrazione dei farmaci o quelle funzioni attribuibili all'oss con formazione complementare da parte dell’infermiere, di volta in volta, in funzione al paziente in carico”. Nell'elaborazione della delibera coinvolti gli Opi. Nursing Up: “Sul merito della delibera ci pronunceremo appena la leggeremo, ma sul metodo contestiamo il mancato coinvoltimento dei sindacati”.

C’è una nuova Delibera in Veneto sull’Oss con funzioni “infermieristiche”. L’ha approvata oggi la Giunta, che prova così a riprendere un discorso interrotto con la bocciatura del Tar e poi del Consiglio dei Stato su una precedente delibera in materia. Il nuovo testo è ora all’attenzione della V Commissione Salute per il parere, ma l’assessore alla Salute, Manuela Lanzarin, ne anticipa i contenuti al nostro giornale. Anzitutto non si parlerà più di infermiere generico, ma di Oss specializzato, con specifiche funzioni la cui attività sarà, per ora, limitata alle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani.

“In Veneto – racconta Lanzarin a Quotidiano Sanità –, dopo un percorso condiviso con gli OPI regionali, abbiamo stabilito che in questa prima fase saranno 510 gli Oss, suddivisi fra le singole Ulss, a specializzarsi con delle funzioni aggiuntive. Opereranno esclusivamente per le strutture per gli anziani. Se successivamente vedremo che questa figura darà la risposta che ci auguriamo alla carenza degli infermieri, nulla ci impedirà di estendere questa nuova figura anche agli ospedali”.

“Stiamo parlando di Oss che affronteranno un percorso di formazione complementare in assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario”. Il corso sarà organizzato presso la Fondazione Scuola e Sanità Pubblica e gli Oss che lo frequenteranno “acquisiranno mansioni aggiuntive a supporto dell’infermiere e sempre sotto la visione di quest’ultimo potranno svolgere compiti complementari come la somministrazione dei farmaci o quelle funzioni attribuibili da parte dell’infermiere all’oss con funzione complementare, di volta in volta, in funzione al paziente in carico. Mi aspetto ora – conclude Lanzarin – che in V commissione gli infermieri ci spieghino bene, attraverso le audizioni, come queste figura possa essere inserita al meglio e senza invasioni di campo. Tengo a precisare ancora una volta che il percorso di Oss con formazione complementare in assistenza sanitaria non sostituirà l’infermiere ma lo aiuterà”.

Sul versante sindacale, si aspetta la pubblicazione della delibera per valutarne i contenuti, ma il Nursing Up, presidiata dal segretario regionale Guerrino Silvestrini, che rappresenta oltre 5000 infermieri in Veneto, contesta intanto il metodo utilizzato dalla Regione per l’elaborazione della nuova delibera. “Non siamo certamente d’accordo – dice Silvestrini – che i diversi OPI regionali si siano incontrati con la Regione del Veneto su un argomento così importante e senza un previo coinvolgimento dei sindacati. Siamo noi che abbiamo funzioni di garanzia sui diritti dei lavoratori, siamo noi che avanziamo solitamente proposte sull’organizzazione degli infermieri, semmai qualcuno ce lo avesse chiesto. Gli OPI, hanno compiti disciplinari, di tutela e di garanzia nei confronti degli infermieri iscritti”.

“Se qualcuno, se ce lo avesse chiesto, sarebbe stato aiutare l’infermiere nelle sue funzioni togliendogli il carico tutte quelle mansioni che non gli spettano proprio per la carenza di Oss. Oggigiorno molti infermieri svolgono attività di demansionamento che non devono svolgere. Rifare il letto, spostare un paziente da un reparto all’altro, dare da mangiare ecc. sono tutte mansioni da Oss. Sul merito della delibera sulla nuova figura dell’Oss con funzioni infermieristiche ci riserviamo a dire di più quando leggeremo il testo della delibera”, Conclude il segretario regionale di Nursing Up.

Endrius Salvalaggio
 

Endrius Salvalaggio

13 Aprile 2022

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