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Carenza medici. Zaia: “Parliamone, ma con i numeri reali”

Per il presidente i numeri del Veneto ”rispecchiano le difficoltà riscontrabili in tutta Italia, non la catastrofe che si tende a descrivere”. E cita gli 85 medici dipendenti in più tra il 2019 e il 2021, oltre a un saldo tra assunti e dimessi. “Anche il ritornello sulle paghe non corrisponde alla verità, perché i nostri stipendi sono sopra la media nazionale”. Zaia ammette le difficoltà a coprire alcuni posti richiesti, “ma l’investimento continuo della Regione è sotto gli occhi di tutti”.


27 APR -

“In questi giorni leggo sui giornali titoli del tipo ‘I medici fuggono dai reparti’. Se vogliamo parlare dei problemi della sanità, parliamone, ma con numeri reali alla mano. E i numeri ci dicono altro. Cito un dato: dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2021 in Veneto ci sono 85 medici dipendenti in più. Non solo, anche il saldo tra assunti e dimessi parla chiaro: tra il 2021 e questo scorcio di 2022, 1.820 assunti contro 1.744 dimessi”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, interviene con una nota sul tema della carenza di medici della sanità veneta.

“Anche il ritornello sulle paghe, che sarebbero ‘le più basse d’Italia’ – prosegue il Governatore – non corrisponde alla verità, perché dalle ultime rilevazioni nazionali, sia gli stipendi dei medici che quelli dei dirigenti dei ruoli professionale, tecnico e amministrativo, sono al di sopra della media nazionale: per i medici siamo a 85.285 euro contro una media italiana di 78.766 euro, per i dirigenti tecnici a 82.518 contro la media nazionale di 73.371. A chi evidenzia differenze in meno di qualche decina di euro rispetto ad altre Regioni – aggiunge – faccio notare che il Veneto è l’unica Regione italiana che non applica l’addizionale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini 1 miliardo 179 milioni di euro l’anno. Tra questi anche i medici, per il quali il risparmio è di minimo mille euro. Da anni peraltro– aggiunge il Presidente della Regione – sono il primo a dire che i nostri medici meriterebbero ben di più per le capacità e l’impegno che mettono in campo, ma in una Regione a Statuto Ordinario i margini di manovra rispetto alle norme nazionali sono ristrettissimi. Prova ne sia che gli stipendi più alti sono del Trentino Alto Adige (a Statuto Speciale) con 99.066 euro l’anno”.

“Anche dal punto di vista del numero di personale – prosegue il Governatore – i nostri numeri rispecchiano le difficoltà riscontrabili in tutta Italia, non la catastrofe che si tende a descrivere”.

“Certo - ammette Zaia - ad alcuni concorsi i partecipanti non riescono a coprire il numero di posti richiesti, ma questa è la condizione attuale di totale impraticabilità sul mercato, quindi quei pochi che ci sono riescono a fare scelte professionali che più li aggradano. Tuttavia l’investimento continuo della Regione è sotto gli occhi di tutti, tenendo presente che operiamo all’interno di vincoli contrattuali nazionali. E l’impegno del personale sanitario è massimo, basti ricordare che in tre mesi sono state recuperare 130mila prestazioni rimaste indietro causa Covid”.

“A questo va aggiunto lo straordinario sforzo che stiamo compiendo da più di due anni – conclude il Governatore – per fronteggiare le necessità causate dal Covid”. Solo per questa emergenza, riferisce la nota, la Regione Veneto ha effettuato 88 assunzioni a tempo indeterminato; 86 a tempo determinato; 2.261 rapporti libero professionali; 385 rientri in servizio di medici pensionati.



27 aprile 2022
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