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Regione e organizzazioni sindacali siglano accordo integrativo

“La valorizzazione della persona nella sua globalità e in rapporto ai suoi contesti di vita è obiettivo strategico da perseguire in quanto la salute è patrimonio della collettività”. Questo il senso dell’AIR firmato ieri in Veneto tra l’Assessore Coletto e le organizzazioni sindacali di categoria. Un accordo che insiste sulla capillarità dell’assistenza territoriale.


12 OTT - In regione Veneto ieri, 11 ottobre, è stato firmato l’Accordo integrativo regionale in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale reso esecutivo dal 17 dicembre 2015 mediante intesa Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) ambulatoriali ex art. 8 D.Lgs 502/92.
 
L’accordo è stato sottoscritto per la Regione dall’assessore alla Sanità Luca Coletto e da Maria Cristina Ghiotto da un lato, e dalle organizzazioni sindacali di categoria della specialistica ambulatoriale dall’altro. Per il Sumai Assoprof, il sindacato maggiormente rappresentativo, erano presenti Pio Attanasi e Gianfranco Tositti.
 
Tutti hanno riconosciuto, e per questo ringraziato, la Regione Veneto, nello specifico il suo presidente Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Luca Coletto, per la sensibilità dimostrata nel condurre e nel concludere l’accordo. In particolare il direttore regionale dell’area sanità e sociale Domenico Mantoan, che lo ha sostenuto fortemente.
 
“L’accordo di per sé recepisce le Aft e di conseguenza il nuovo modo di lavorare che prevede l’integrazione tra i professionisti del territorio su cui il Veneto punta molto. C’è inoltre la volontà di attuare la presa in carico dei pazienti operando anche con la telemedicina. A parlare è Pio Attanasi, Segretario organizzativo Settore Convenzioni del Sumai Assoprof.

“Naturalmente parlando di figure del territorio – ha aggiunto Attanasi – si intendono tutte le figure, quindi oltre ai medici convenzionati ci sono gli infermieri e i tecnici. L’accordo prevede anche un forte impulso per quanto riguarda la formazione coinvolgendo tutti in modo trasversale. Molto forte è poi la spinta a lavorare in gruppo e non come singoli, prevedendo audit clinici e organizzativi tra le varie figure sanitarie”.
 
“La riduzione delle liste d’attesa rientra tra gli obiettivi dell’Accordo integrativo regionale cercando di eliminare il più possibile quegli strumenti legati all’inappropriatezza.

L’importanza dell’accordo è inoltre data anche dal fatto che per noi specialisti ambulatoriali si prevede l’espansione dell’area. Questo vuol dire che laddove si dovranno costituire le AFt e le medicine di gruppo integrate, che da noi in Veneto sostituiscono le Uccp, qualora ce ne fosse bisogno si potranno prevedere nuove assunzioni espandendo l’area specialistica elemento per noi strategico.
 

12 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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