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Epatite C. Associazioni di pazienti promuovono sit-in a Milano per chiedere soluzioni immediate


L'iniziativa è stata lanciata in occasione del meeting informale dei ministri della salute europei. Sarà ribadita la necessità di un impegno politico e di salute pubblica straordinario che garantisca un accesso immediato alle combinazioni terapeutiche innovative dei nuovi farmaci ad azione diretta.

22 SET - Un sit-in per salvare la vita di chi ha l'epatite C. È questa l'iniziativa lanciata dalle associazioni Epac onlus, Lila onlus, Nadir onlus, Plus onlus, in rappresentanza e di concerto con numerosi network europei di pazienti, perché i 28 ministri della salute degli stati membri dell’Unione Europea comprendano l’urgenza di trovare soluzioni immediate e concrete per curare tutti i pazienti con epatite C a partire da quelli a rischio di vita.
La manifestazione pubblica si svolgerà a Milano, il 22 settembre 2014, presso il MICO Conference Center a partire dalle 11.20, in occasione del meeting informale dei ministri della salute europei.

In particolare sarà ribadita la necessità di un impegno politico e di salute pubblica straordinario, così come richiesto in un recente appello che le associazioni di pazienti hanno fatto pervenire a tutti i ministri della salute, alle Dg interessate della Commissione Europea e alle aziende farmaceutiche produttrici dei farmaci innovativi:

-Garantire un accesso immediato alle combinazioni terapeutiche innovative dei nuovi farmaci ad azione diretta a tutti i pazienti che presentano una condizione clinica fortemente compromessa attraverso l’utilizzo di programmi di uso compassionevole ma anche con modalità straordinarie che possono includere l’utilizzo di farmaci non ancora autorizzati ma di comprovata efficacia;
-Assumere un impegno pubblico per assicurare i nuovi farmaci a tutti i pazienti a partire dal 2015, utilizzando le migliori opzioni terapeutiche, al fine di eliminare l’epatite C, in modo sostenibile e da tutti i sistemi sanitari dei Membri dell’Unione Europea;
-Stanziare adeguate risorse finanziarie per prevenire, diagnosticare e trattare l’epatite C, con l’obiettivo di debellare in via definitiva la patologia nei prossimi 15 anni;Investire nella diagnosi e nella presa in carico da parte dei sistemi sanitari di tutte le persone che vivono con epatite C;
-Promuovere adeguate politiche basate sull’evidenza e i diritti umani che assicurino l’accesso ai farmaci alle persone che utilizzano droghe, che rappresentano la popolazione più colpita dall’epatite C;
-Negoziare con maggiore rapidità con le aziende farmaceutiche sui prezzi di cessione dei nuovi farmaci, anche coinvolgendo i rappresentati delle associazioni di pazienti, al fine di individuare soluzioni rapide e sostenibili per fornire un accesso universale al trattamento contro l’epatite C.
Le associazioni europee di pazienti e attivisti hanno già richiesto ai ministri, al commissario per la Salute Tonio Borg, e al Ministro Lorenzin di essere ricevuti in delegazione nel corso del Meeting.
 

22 settembre 2014
© Riproduzione riservata

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