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Afghanistan. Aerei della Nato bombardano ospedale di Medici Senza Frontiere: 16 morti tra cui 9 operatori dell’organizzazione


Secondo gli ultimi aggiornamenti ci sarebbero 37 feriti e decine di dispersi ma i numeri sono ancora provvisori. Il comando dell’Alleanza ha confermato l’accaduto. Per il governo di Kabul dentro la struttura si nascondevano dei terroristi. MSF: "Kabul e Washington, erano perfettamente informate della posizione esatta delle nostre strutture"

03 OTT - Aerei Nato impegnati in Afghanistan hanno bombardato questa notte, a Kunduz, un ospedale di Medici senza frontiere. Nel raid, secondo gli ultimi aggiornamenti, sono rimaste uccise almeno 16 persone di cui 9 operatori di MSF, 37 i feriti, tra cui 19 dello staff di MSF, e si contano decine di dispersi. Ma i numeri sono ancora provvisori. A confermare l’accaduto è stato il comando dell'Alleanza dopo che la stessa associazione aveva denunciato la strage. Sull’episodio il governo di Kabul sostiene che dentro a quella struttura sanitaria si nascondessero terroristi.
 
I bombardamenti sono avvenuti notte alle 2.10, e il centro traumatologico di Medici Senza Frontiere (MSF) a Kunduz è stato colpito più volte da pesanti ed è stato gravemente danneggiato. In quel momento nell'ospedale c'erano 105 pazienti con i loro famigliari e 80 membri dello staff nazionale e internazionale di Msf.“ Il bombardamento è continuato per più di 30 minuti – rileva MSF - da quando gli ufficiali militari americani e afghani, a Kabul e Washington, ne sono stati informati. MSF chiede urgentemente chiarezza per capire esattamente cosa sia successo e come sia potuto accadere un evento di questa gravità. 
 
“Siamo profondamente scioccati dall’attacco, che ha ucciso nostri colleghi e pazienti, e compromette gravemente la situazione sanitaria a Kunduz” ha detto il dr. Bart Janssens, direttore delle operazioni di MSF. “Non conosciamo ancora l’esatto numero delle vittime. La nostra equipe medica sta fornendo primo soccorso e trattando i pazienti e gli operatori MSF rimasti feriti, mentre si prende cura delle vittime. Esortiamo tutte le parti a rispettare la sicurezza delle strutture e del personale sanitario.”
 
Medici Senza Frontiere in una nota “condanna nel modo più assoluto il terribile bombardamento che ha colpito l’ospedale dell’organizzazione a Kunduz, coinvolgendo staff e pazienti. MSF vuole chiarire che tutte le parti in conflitto, comprese Kabul e Washington, erano perfettamente informate della posizione esatta delle strutture MSF  - ospedale, foresteria, uffici e unità di stabilizzazione medica a Chardara (a nord-ovest di Kunduz). Come in tutti i contesti di guerra, MSF ha comunicato le coordinate GPS a tutte le parti del conflitto in diverse occasioni negli ultimi mesi, la più recente il 29 settembre”.

03 ottobre 2015
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