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Ddl Stabilità. La Camera approva. Per la sanità tagli per 1,6 miliardi


L’Aula di Montecitorio ha approvato il Ddl Stabilità 2013. Ieri, sono stati approvati gli articoli 1, 2 e 3 del Ddl in esame, nel testo della Commissione Bilancio, sulla cui approvazione senza emendamenti e articoli aggiuntivi, il Governo aveva posto la questione di fiducia. Tutte le misure per la sanità.

22 NOV - È stato approvato il Ddl stabilità 2013. Con 372 voti a favore e 73 contrari la Camera dei Deputati ha espresso parere favorevole. Nella seduta di ieri, sono stati approvati gli articoli 1, 2 e 3 del disegno di legge in esame, nel testo della Commissione Bilancio, sulla cui approvazione senza emendamenti e articoli aggiuntivi, il Governo aveva posto la questione di fiducia.
 
Una volta approvato il Ddl Stabilità la seduta è stata sospesa per consentire al governo l’approvazione della nota di variazioni e la sua presentazione alla Camera, nonché l’esame da parte della V Commissione Bilancio.

Già dalla prossima settimana il Ddl Stabilità potrebbe andare al Senato. 
 
Ecco una sintesi delle altre norme di interesse sanitario contenute nella Legge di Stabilità nel testo approvato dalla Camera.
 
Ministero della Salute, Ordini e altre norme nazionali (art.3)
A decorrere dall’entrata in vigore della presente legge la vigilanza sull’Ordine dei biologi, sull’Ordine dei chimici e sull’Ordine dei tecnologi alimentari è assegnata al ministero della Salute.
Il ministero della Salute, poi, attraverso un decreto di natura non regolamentare da emanare entro il 28 febbraio 2013, adotta misure a carattere dispositivo e ricognitivo finalizzate a stabilizzare l’effettivo livello di spesa registrato negli anni 2011 e 2012 relative alla razionalizzazione dell’attività di assistenza sanitaria erogata in Italia al personale navigante, marittimo e dell’aviazione, in modo da assicurare risparmi di spesa derivanti dalla razionalizzazione dei costi dei Servizi di Assistenza Sanitaria.
In conseguenza del trasferimento delle competenze del Sasn alle Regioni viene ridotta di 5 milioni (dal 2013) la spesa per i rapporti internazionali e la profilassi internazionale, marittima, aerea e di frontiera, anche in materia veterinaria; l'assistenza sanitaria ai cittadini italiani all'estero e l'assistenza in Italia agli stranieri ed agli apolidi, nei limiti ed alle condizioni previste da impegni internazionali, avvalendosi dei presidi sanitari esistenti.
A decorrere dal 1° gennaio 2013, le regioni devono farsi carico della regolazione finanziaria delle partite debitorie e creditorie connesse alla mobilità sanitaria internazionale, ferma restando la competenza di autorità statale del ministero della Salute in materia di assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero, prevista dal Dpcr 618 del 31 luglio 1980, per la parte non abrogata dal comma 6, nonché in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera.
A decorrere dal 1° gennaio 2013, sono altresì trasferite alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta.
Dal trasferimento delle competenze del SASN e dal trasferimento delle competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta sono previsti risparmi per 22 milioni di euro nel 2013, 30 milioni per il 2014 e 35 milioni per il 2015. In ogni caso, le modalità applicative rispetto a queste misure dovranno essere disciplinate da un regolamento proposto dal Ministro della Salute, di concerto con quello dell’Economia, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, da emanarsi entro il 30 aprile 2013.

Fondo sanitario nazionale (art.6).
Viene ridotto di 600 milioni di euro per il 2013, mentre per il 2014 la riduzione sarà di 1 miliardo di euro.
 
Beni e servizi (art.6)
Alzata al 10% (era al 5%) la riduzione degli oneri per i vecchi appalti. Le Regioni, al fine di salvaguardare i Lea con specifico riferimento alle esigenze di inclusione sociale, potranno comunque conseguire l'obiettivo economico-finanziario adottando misure alternative purché assicurino l'equilibrio del bilancio sanitario.

Dispositivi medici (art. 6)
Abbassato il tetto per i dispositivi medici. Per il 2013 il tetto scende al 4,8% (oggi è fissato dalla spending review al 4,9% della spesa sanitaria) e nel 2014 scenderà al 4,4% (anziché al 4,8% come previsto dalla spending review).
 
Sla (art. 8)
Per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze, inclusi quelli a sostegno delle persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica, è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l'anno 2013.
In particolare su quest'ultimo punto oggi l'Aula della Camera, in sede di approvazione del ddl stabilità, ha accolto un ordine del giorno che impegna il governo a raddoppiare il Fondo per la non autosufficienza che dovrebbe quindi passare da 200 a 400 milioni. 

22 novembre 2012
© Riproduzione riservata

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