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Pa. Precari in sanità. In arrivo un decreto ad hoc per la stabilizzazione condiviso con le Regioni 


È quanto ha deciso oggi il Cdm che ha approvato due provvedimenti sulla Pa. Lorenzin: “Tramite un decreto condiviso con le Regioni sarà possibile stabilizzare le circa 35.000 persone del settore sanitario (anche medici), tramite concorso pubblico riservato”. Sui precari Letta prevede “un percorso e un processo di parziale inserimento, previa procedura altamente selettiva”. IL COMUNICATO STAMPA

26 AGO - Via libera del Governo ai provvedimenti, un decreto legge e un disegno di legge, sulla pubblica amministrazione. Nel mirino dell’esecutivo precariato, lotta alla corruzione, modernizzazione, trasparenza e concorsi pubblici per le assunzioni. (VEDI CONFERENZA STAMPA)
 
Per risolvere la questione dei precari in sanità (più di 35.000) il Decreto legge approvato oggi prevede l’emanazione di un decreto ad hoc del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto legge, su proposta del Ministro della salute. Il contenuto del decreto sarà condiviso con le Regioni e le Province Autonome, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime. 
 
“Il Consiglio dei ministri – ha commentato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un nota stampa - accogliendo la proposta del Ministro della Salute di introdurre una specifica disciplina per la stabilizzazione del personale medico e del ruolo sanitario, ha introdotto lo strumento idoneo per affrontare il tema del precariato, che nel Servizio Sanitario Nazionale ha assunto dimensioni tali da mettere in crisi la qualità delle prestazioni erogate, specie nelle Regioni in piano di rientro”.
“Tra medici, personale infermieristico, tecnici e altri 11 profili professionali – ha specificato Lorenzin - , sarà possibile stabilizzare le circa 35.000 persone del settore sanitario, tramite concorso pubblico riservato”.
 
L’obiettivo sarà raggiunto per la specificità del settore che ha caratteristiche diverse dal resto della Pubblica Amministrazione, tramite di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto legge, su proposta del Ministro della salute. Il contenuto del decreto sarà condiviso con le Regioni e le Province Autonome, al fine di accelerare il percorso attuativo di competenza di queste ultime.
 
“Già dall’illustrazione delle linee guida del Ministero alle commissioni di Camera e Senato – ha dichiarato il ministro Lorenzin -  ho raccolto e sostenuto l’esigenza pervenuta dalle Regioni, dagli operatori sanitari, così come dalle associazioni per la tutela dei diritti dei pazienti, di dare certezza in ordine alla continuità e qualità del servizio sanitario erogato e del rispetto dei parametri dei Livelli Essenziali di Assistenza. Ringrazio il ministro D'Alia che ha riconosciuto la pressante esigenza e la peculiarità del settore e ritengo quello compiuto oggi – conclude il ministro Lorenzin – un passaggio fondamentale per il futuro dell'intero sistema".
 
 
Già in conferenza stampa il Ministro della Pa Gianpiero D’Alia aveva annunciato che si era deciso di “affidare alla trattativa Stato e Regioni le modalità di attuazione della disciplina per le procedure selettive”. “Queste categorie hanno ordinamento specifico, ad esempio i dirigenti medici per cui è giusto costruire un sistema” ad hoc con le Regioni.
 
Sui tempi D’Alia prevede che “il tavolo sarà attivato appena pubblicato il decreto legge”.
 
Ma oltre la sanità con i provvedimenti sulla Pubblica Amministrazione approvati oggi dal Consiglio dei ministri, e in particolare nel decreto legge, Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, “si decide di dare una soluzione strutturale al tema del precariato nella P.A. Abbiamo deciso di ridurre le forme di lavoro flessibile e messo alcune barriere per evitare scorciatoie per l'assunzione senza concorso”. Ha dettoil premier Enrico Letta, nel corso della conferenza stampa al termine del vertice dell’esecutivo.
 
I due provvedimenti, ha spiegato il premier contengono “importanti interventi di razionalizzazione per concentrare e rafforzare la lotta alla corruzione, la prevenzione e la trasparenza” nella Pubblica amministrazione.
 
Una razionalizzazione, ha spiegato il premier, che “concentri nella Civit tutte le funzioni” in modo che “diventi soggetto dedicato esclusivamente al compito della lotta e della prevenzione alla corruzione” e della trasparenza nella P.A.
 
Il premier ha poi annunciato una “soluzione strutturale del problema del precariato” e ha riferito che “vengono tipizzate e ridotte le forme di lavoro flessibile”. Letta ha poi aggiunto che sono state adottate alcune “alcune barriere per evitare che si ripetano modalità-scorciatoie per le assunzioni nella P.A. senza concorso, in passato, ahimè troppo usate, come le partecipate”. Dunque, ha riferito il presidente del Consiglio, arriva un “parziale inserimento, previa una procedura altamente selettiva, perché bisogna applicare la Costituzione”.
 
“Si avvia un processo di parziale inserimento di precari previa procedura altamente selettiva e cercheremo di far sì che nella fase di conversione e applicazione del decreto avvenga il censimento di tutte le situazioni di precariato nella Pubblica amministrazione”.
 
Nei provvedimenti votati oggi in Cdm sulla Pa “c’è un ulteriore taglio del 20% delle auto blu; una scelta che continua una direzione di marcia sulla quale dobbiamo fare ancora di più”. 
 
Per quanto riguarda la ricerca il Ministro dell’Istruzione Annamaria Carrozza ha annunciato l’adozione di "due norme importanti. Una nel decreto legge e l'altra dnel disegno di legge".
 
"Nel dl - ha spiegato - c'e' la norma in favore dell'autonomia degli enti che consente, nell'ambito del piano triennale, l'immissione in ruolo dei ricercatori" mentre nel ddl c'e' una norma che riguarda l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, che "consente, in prospettiva, l'immissione in ruolo dei ricercatori precari".

26 agosto 2013
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