Rc Auto. Medici legali: “Con nuove norme in pericolo la libertà di cura”
L’articolo 8 del decreto Destinazione Italia, che disciplina l’RC-auto, secondo l’associazione dei medici legali e delle assicurazioni, prevedendo sconti a chi accetta di farsi certificare le lesioni da un medico fiduciario dell’assicurazione, va contro il principio del codice deontologico che garantisce la libera scelta del medico e del luogo di cura da parte del cittadino.
20 GEN - Il decreto legge Destinazione Italia, approvato dal governo a dicembre il cui obiettivo è il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, e attualmente all’attenzione di Montecitorio, sta facendo molto discutere in particolare per quella parte che riguarda la riduzione dei premi RC-auto. Tra i primi a scendere in piazza, contro le norme contenute nel decreto, pochi giorni fa a Bologna, i carrozzieri e i consumatori che hanno organizzato una giornata di mobilitazione il cui intento è stata la tutela dei diritti dei danneggiati, e la forte contrarietà alle misure del decreto "Destinazione Italia" per la parte che riguarda l’RC Auto.
Secondo i contestatori infatti quelle annunciate dal Governo nel decreto “sono solo le ultime tra le iniziative volte a colpire Vittime della Strada, a danneggiare le imprese artigiane di riparazione e consumatori, a tutto vantaggio di un oligopolio di Compagnie che, negli ultimi dieci anni, si è consolidato in modo patologico”.
Non solo i carrozzieri però sono contrari al decreto. Anche il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (Sismla) contesta l’articolo 8 del Dl, l’articolo specifico che disciplina l’RC Auto. Infatti secondo
Raffaele Zinno, segretario del Sismla, l’articolo in questione prevedendo “sconti a chi accetta di farsi certificare le lesioni da un medico fiduciario della compagnia” viola due principi fondamentali: il primo è l’articolo 32 della Costituzione nella parte che specifica che: “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Il secondo è l’articolo 27 del Codice di Deontologia Medica nella parte che riconosce la “libera scelta del medico e del luogo di cura da parte del cittadino” come fondamento del rapporto tra medico e paziente.
Il decreto insomma se non modificato rischia secondo Zinno di “porre in secondo piano il diritto alla salute di ogni cittadino, costretto a scendere a compromessi di natura prettamente economica”.
A questo punto l’auspicio secondo i medici legali è che si avvii “un tavolo tecnico di confronto, su temi centrali, che meglio di altri conosciamo in tema di RC Auto. Ma la nostra disponibilità non equivale ad una assertività: siamo pronti a riscendere in campo, a mobilitarci e cercare di aprire gli occhi al Legislatore che forse non ha contezza della gravità del decreto che rischia di trasformarsi in legge”.
20 gennaio 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy