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Opg. Orlando: “Basta proroghe. Rispetteremo i tempi”


Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando alla Camera illustrando la relazione annuale sull’amministrazione della giustizia. “Evitare ulteriori ritardi ed arrivare entro il termine stabilito alla chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Operativi anche 11 protocolli regionali per l’accesso a misure alternative per i tossicodipendenti detenuti.

19 GEN - Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ci prova e ci mette la faccia. O almeno questo è l’impegno, affinché sia evitata l’ennesima proroga, sempre nell’aria, per la chiusura effettiva degli Opg. Al tema ha infatti dedicato un lungo passaggio nella sua relazione al Parlamento sull’amministrazione della Giustizia nel 2014, illustrata questa mattina alla Camera.
 
“Quanto al tema degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ha detto il ministro - il superamento di questo modello ha, purtroppo, subito una proroga, per la complessità delle procedure necessarie alle Regioni per realizzare le strutture sanitarie sostitutive”.

“L’impatto delle innovazioni legislative sugli OPG viene costantemente monitorato – ha sottolineato Orlando - attraverso la rilevazione delle presenze degli internati negli OPG del territorio nazionale e attraverso l’analisi delle ordinanze emesse dall’Autorità Giudiziaria. E ciò al fine di rilevare le condizioni di perdurante pericolosità degli internati, confermando o revocando in ragione di ciò le misure di sicurezza”.

“Va segnalato che, a seguito dell’entrata in vigore della legge – osserva ancora il ministro - si è rilevata una leggera ma costante diminuzione delle presenze: alla data del 31 ottobre 2014 gli internati erano 780 a fronte degli 880 presenti alla data del 31 gennaio 2014, dato ancor più rilevante se paragonato a quello del 2010, in cui si registrava la presenza di ben 1448 internati”.

“Si sta operando in piena adesione agli accordi raggiunti in Conferenza Unificata e nel rispetto della collaborazione istituzionale instauratasi negli anni con le Regioni, i Dipartimenti di salute mentale e la Magistratura di sorveglianza”. E poi “è stato costituito presso il Ministero della Salute l’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG. L’obiettivo è quello di evitare ulteriori ritardi ed arrivare entro il termine stabilito alla chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari”.
 
 
Ma non basta. Sempre in tema di salute il ministro ha ricordato che “sono 11 i protocolli operativi (regionali,ndr.) stipulati con il duplice fine di potenziare l'accesso alle misure alternative alla detenzione per i detenuti con problemi legati alla tossicodipendenza e di potenziare i percorsi di inclusione sociale e reinserimento lavorativo per i detenuti. Essi riguardano Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Liguria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia, Lombardia e Abruzzo. A breve verranno stipulati i protocolli con le Regioni Molise e Piemonte”.

“Lo stesso sforzo – ha concluso Orlando - deve essere messo in campo dalle Regioni per il rafforzamento della tutela della salute delle persone recluse, comprese le misure di prevenzione del suicidio e dell’autolesionismo”.

19 gennaio 2015
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