Farmaci ospedalieri. Odg di Scelta Civica: “Più Aifa e meno Agenas nella determinazione dei prezzi di riferimento per le gare”

Farmaci ospedalieri. Odg di Scelta Civica: “Più Aifa e meno Agenas nella determinazione dei prezzi di riferimento per le gare”

Farmaci ospedalieri. Odg di Scelta Civica: “Più Aifa e meno Agenas nella determinazione dei prezzi di riferimento per le gare”
In un ordine del giorno al disegno di legge concorrenza, a prima firma Pierpaolo Vargiu, si chiede di rivedere quanto previsto dalla manovra 2011 (Berlusconi-Tremonti) che affida ad Agenas il compito di segnalare all'Anac i farmaci ospedalieri a più alto impatto economijco ai fini della determinazione del prezzo di riferimento per le gare regionali. Quel ruolo, secondo Vargiu, sarebbe meglio fosse svolto da Aifa. Ecco perché. IL TESTO

Più potere ad Aifa a scapito di Agenas nel processo di determinazione del prezzo di riferimento dei farmaci ospedalieri ai fini delle gare d'acquisto regionali. Questa la richiesta contenuta in un Ordine del giorno, riferito al Ddl concorrenza, presentato da Pierpaolo Vargiu (Sc) e Gianfranco Librandi (Sc).

Nel testo si spiega come,  nel processo di determinazione del prezzo di riferimento, l’Aifa possa intervenire solo in fase di consultazione preventiva telematica. La legge n. 111/2011 assegna infatti ad Agenas il compito di fornire all'Anac l'elenco dei farmaci a uso ospedaliero per i quali l'Autorità deve elaborare i prezzi di riferimento. Viene a determinarsi in questo modo “una sovrapposizione di funzioni tra Agenas e Aifa e una difformità di calcolo tra i due enti che provoca distorsioni nel mercato”.

“L’orientamento scelto da Agenas nella determinazione dei prezzi di riferimento – si spiega nel documento – implica automaticamente un ribasso, incorporando impropriamente nel prezzo pubblicato gli sconti selettivi praticati dalla singola azienda farmaceutica al sistema sanitario pubblico, relativi a negoziazione privata e ad hoc, e comporta una indebita pubblicità nazionale e internazionale delle strategie di prezzo delle aziende farmaceutiche”.

Il rischio evidenziato da Vargiu è che molti produttori di farmaci, specialmente i produttori dei farmaci altamente innovativi, potrebbero “essere disincentivati a immettere sul mercato italiano i propri prodotti, mettendo così a rischio la disponibilità di tali farmaci per i pazienti”. Una situazione che “mette a rischio la garanzia della continuità terapeutica, interesse fondamentale del paziente-consumatore, titolare di quel diritto alla cura e alla salute sancito dall'art. 32 della Costituzione”.

Per questo viene chiesto al Governo di “adottare ogni iniziativa utile per potenziare le funzioni riservate ad Aifa nel processo di determinazione del prezzo di riferimento dei farmaci ospedalieri, e più in generale dei farmaci in fornitura regolamentati da gare e appalti regionali”.

02 Ottobre 2015

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