Toscana. Alternativa Libera: “Rossi punta alla sanità privata per aumentare le clientele della politica”

Toscana. Alternativa Libera: “Rossi punta alla sanità privata per aumentare le clientele della politica”

Toscana. Alternativa Libera: “Rossi punta alla sanità privata per aumentare le clientele della politica”
I deputati Marco Baldassarre, Massimo Artini e Samuele Segoni puntano il dito contro il progetto di riforma della sanità Toscana e chiedono al presidente della Regione Enrico Rossi l’istituzione di una Commissione di Controllo per la verifica dell’adeguatezza dei servizi sanitari resi a livello regionale.

 “Il disegno del presidente della Regione Toscana è quello dei cancellare progressivamente il servizio sanitario nazionale per dirottare i pazienti verso il privato sociale, per la gioia delle cooperative che sono pronte a spartirsi il business della salute. E se i privati cresceranno nel settore della sanità, crescerà anche il potere clientelare del governatore, visto che le assunzioni nelle società private non si fanno per concorso come nel pubblico ma su chiamata diretta”. È quanto dichiarano in una nota i deputati di Alternativa Libera Marco Baldassarre, Massimo Artini e Samuele Segoni, questi ultimi due di origini toscane, in merito alla riforma della Giunta di Enrico Rossi “che prevede il taglio dei posti letto e l’accentramento dei servizi sanitari presso le grandi città”.

“La sanità – affermano i deputati – deve tornare a essere considerata un servizio, non un costo. Non vogliamo che le fasce più deboli della società debbano rinunciare a curarsi. Abbiamo raccolto le segnalazioni di Piero Caramello e del Comitato Valdarno Fiorentino di Difesa della Sanità Pubblica e chiesto al Governo di istituire una Commissione di Controllo per la verifica dell’adeguatezza dei servizi sanitari resi a livello regionale per garantire l’effettivo soddisfacimento degli utenti”.

Secondo Baldassarre, Artini e Segoni “il presidente Rossi dovrebbe tener conto della mobilitazione dei cittadini toscani per proporre un referendum abrogativo per cancellare la sua riforma visto che è già una chiara dimostrazione di dissenso”.

16 Ottobre 2015

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