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Antibiotico resistenza. Mandelli (Fi): “Serve un intervento immediato a livello globale, o entro il 2050 sarà problema devastante”


E' quanto chiede Forza Italia in una mozione, a prima firma del vicepresidente della commissione Bilancio del Senato, in vista della Giornata europea degli antibiotici del 18 novembre. "L'Italia é uno dei paesi europei che usa più antibiotici e la conseguenza é che i batteri resistenti agli antibiotici sono in crescita". LA MOZIONE.

27 OTT - "Contro il fenomeno delle resistenze batteriche agli antibiotici servono maggiori risorse per le strutture di ricerca e concorsi finalizzati allo studio di nuove molecole ad attività antibatterica, maggiore protezione del consumatore dai rischi derivanti dall'uso di antibiotici nella filiera alimentare, iniziative per il miglioramento delle condizioni igieniche in tutti gli ambiti e per responsabilizzare il cittadino sull'uso degli antibiotici". E' quanto chiede Forza Italia in una mozione, a prima firma del senatore Andrea Mandelli, in vista della Giornata europea degli antibiotici del 18 novembre.
 
"L'Italia é uno dei paesi europei che usa più antibiotici - spiega Andrea Mandelli - e la conseguenza é che i batteri resistenti agli antibiotici sono in crescita. E' un'emergenza sanitaria che abbiamo già portato all'attenzione dei ministri Lorenzin e Giannini. In futuro questo fenomeno potrebbe complicare il ricorso alla chirurgia e a altre terapie. E senza un intervento immediato e coordinato a livello globale, l'antibioticoresistenza diventerà entro il 2050 un problema devastante, capace di causare un numero di vittime stimato in 10 milioni l'anno. Ecco perché gli Usa hanno istituito già da due anni una task force per arginare il problema, ed ecco perché bisogna intervenire subito e calendarizzare la mozione urgentemente in Aula".
 
La mozione impegna il Governo:
1) ad allocare maggiori risorse finanziarie alle strutture pubbliche di ricerca e ai concorsi pubblici, finalizzati allo studio di nuove molecole ad attività antibatterica o di associazioni di molecole già note, o di strategie terapeutiche innovative mirate al superamento dell'antibiotico-resistenza dei ceppi batterici, causa di infezioni;
 
2) tenuto conto della scarsa redditività della ricerca in antibioticoterapia, a prevedere forme di sostegno per la ricerca in questo settore;
 
3) nel campo della sicurezza alimentare, a potenziare, con il sostegno di EFSA, azioni volte a proteggere il consumatore dai rischi derivanti dall'utilizzo degli antibiotici nella filiera alimentare, attuando le migliori misure di controllo per ridurre i rischi di insorgenza della resistenza agli antimicrobici nella stessa catena alimentare;
 
4) a migliorare le condizioni igieniche in tutti gli ambiti, a promuovere le buone pratiche per il controllo delle infezioni ospedaliere e a sottolineare presso il pubblico l'importanza delle misure di igiene personale, a cominciare dal lavarsi le mani, che sono la base per evitare il diffondersi delle infezioni, nei Paesi dell'Occidente industrializzato, come in quelli in via di sviluppo;
 
5) tenuto conto che l'uso inappropriato degli antibiotici ed il loro eccessivo consumo è alla base del diffondersi dell'antibiotico resistenza, a promuovere la ricerca nel settore dei test rapidi che permettano di individuare la natura e l'origine delle infezioni, così da impiegare gli antibiotici solo quando effettivamente necessari e nel modo più mirato possibile;
 
6) per gli stessi motivi, a promuovere iniziative, anche attraverso il contributo dei medici e degli operatori sanitari, volte a responsabilizzare il cittadino sull'uso degli antibiotici e sui danni derivanti da un loro abuso, in particolare nei bambini, al fine di tutelarne la salute in futuro.

27 ottobre 2016
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