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Monti: “Rigore, equità e crescita”. Cure agli anziani una priorità. Il discorso al Senato

di Cesare Fassari

Questi i tre assi della politica del nuovo governo illustrati oggi al Senato. Attenzione al lavoro, alle imprese e a una distribuzione equa dei sacrifici. Ripristino Ici, meno tasse sul lavoro e più prelievo sui consumi e sulla proprietà. Ecco il testo integrale dell'intervento e la replica al dibattito.

17 NOV - Il presidente del Consiglio Mario Monti ha concluso il suo intervento programmatico al Senato che voterà la fiducia attorno alle 20.30 di questa sera.
 
Molti i temi trattati, ecco una sintesi dei principali:

Governo tecnico o politico?
E’ lo stesso Monti a sciogliere il dilemma che ha tanto appassionato i commentatori politici nelle scorse settimane. “Siamo un Governo di impegno nazionale, nato per assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni istituzionali e civili e il senso dello Stato”. Questa l’autodefinizione del suo esecutivo che, ha detto Monti “dovrà dare “risposte efficaci alle gravi sfide che il Paese ha di fronte a sé”, fermo restando che il “Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo e ad esso vanno riconosciute e rafforzate dignità, credibilità, autorevolezza”.
 
Tre assi di intervento
Il Governo si muoverà facendo leva su tre assi: rigore di bilancio, crescita ed equità. E lo farà in linea con quanto, da tempo, analisi economiche e sociali elaborate da centri studi e network italiani hanno già indicato da tempo. Idee e strategie che coincidono con quelle indicate dall’Europa verso la quale dobbiamo smetterla di pensare che esista “un noi e un loro” perché “l’Europa siamo noi”.
E la via è chiara: meno ingessature per l’economia, rilancio produzione industriale; migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici; favorire ingresso nel lavoro di giovani e donne.
Si tratta di riforme che pur avendo effetti anche graduali sulla crescita possono comunque ridurre da subito la corsa dei tassi, e di questo, ha detto Monti , gli investitori ne sono assolutamente consapevoli.
Su tutto deve però esserci equità. Perché con l’equità sarà più facile accettare provvedimenti anche complessi e impopolari. Del resto, ha sottolineato il premier, “se falliremmo la crisi ci sottoporrà tutti e soprattutto le fasce deboli a condizioni ben più dure di quelle odierne”.

Stato e Regioni. Interim a Monti per gli Affari regionali
Serve una nuova stagione di collaborazione e l’importanza dei rapporti tra i diversi livelli di governo è testimoniata dalla presa in carico da parte di Monti, che lo ha annunciato in Aula, dell’interim degli Affari regionali, che si va così ad aggiungere a quello dell’Economia e delle Finanze.

Un Governo a due tempi
Monti ha chiarito che è ben consapevole che il tempo naturale del suo Governo non potrà consentire di mettere a punto e attuare tutte le riforme di cui il Paese ha bisogno. Per questo il suo, ha detto, sarà un Governo a “due tempi”.
Il primo tempo sarà quello da dedicare a all’emergenza economica e alla  sostenibilità dei conti, dando insieme fiducia nelle capacità del paese di reagire.
Il secondo tempo servirà per mettere in pista iniziative concrete finalizzate  a  un nuovo assetto di sviluppo del paese che spetterà al Governo che verrà dopo portare a compimento.

Conferma delle manovre estive con eventuali correttivi
Monti ha rassicurato che le misure previste dalle manovre estive del Governo Berlusconi saranno portate avanti dando contestualmente piena attuazione a quanto previsto nella lettera di intenti inviata alla Ue da Berlusconi, valutando nelle prossime settimane gli eventuali correttivi.
 
Delega fiscale e assistenziale
Da subito al lavoro per verificarne effetti e portata per colmare eventuali divari rispetto alla manovra.

Costi della politica
Vanno ridotti a partire da una nuova sobrietà nelle istituzioni centrali e locali, Al via una spending review dei costi della politica sulla base delle best practice europee.  E poi accorpamento funzioni gestionali dei piccoli comuni e legge ordinario per riordino Province cui seguirà riforma costituzionale per la loro completa abolizione.

Previdenza
Monti ha difeso il sistema italiano riconoscendo che i nostri conti sono a livello sostenibile e che l’età pensionabile è più alta di quella francese o tedesca. Ma esistono troppe disparità di trattamento e troppi privilegi che vanno superati.

Tasse e lotta all’evasione
Prima di tutto lotta all’illegalità e all’evasione fiscale, anche per abbattere le aliquote ricorrendo al monitoraggio della ricchezza accumulata. Abbassare la soglia uso contante e rivedere il carico fiscale sulle imprese e i lavoratori rendendolo più funzionale alla crescita con meno tasse sul lavoro e "più prelievo sui consumi e sulla proprietà, per sostenere la crescita senza incidere sul bilancio pubblico".

Casa
Riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare perché in Europa siamo tra i livelli più bassi. In questo senso l’esenzione dell’Ici sulla casa principale è “una peculiarità/anomalia del nostro ordinamento tributario”.
 
Riforma del lavoro
Con il consenso delle parti sociali si dovrà avviare una riforma del mercato del lavoro. Oggi, ha detto Monti ci sono “troppe tutele da una parte e zero tutele dall’altra”. Il sistema del lavoro va per questo reso “più equo per facilitare la crescita produttività”, tendendo conto dell’eterogeneità del mercato del lavoro attuale. Tutto questo, ha assicurato il premier, riguarderà però solo i nuovi lavori e non ci sarà “nessuna modifica ai rapporti in essere”. Occorrerà poi “spostare il baricentro della contrattazione verso i luoghi di lavoro con una disciplina coerente per il sostegno a persone senza impiego per facilitare mobilità e reinserimento nel lavoro”. In questo quadro, infine, “è necessario colmare il fossato tra garanzie e vantaggi esistenti tra i contratti a termine e quelli a tempo  indeterminato, superando rischi che scoraggiano imprese verso l’assunzione di nuovi lavoratori”.

Donne e giovani
La vera sfida nella sfida è quella riguardante le donne e i giovani per i quali servono nuove politiche di inserimento nel lavoro e nella società basate sul merito e sulla valorizzazione delle loro capacità.
Per le donne in particolare va facilitata l’inclusione in ogni ambito della vita lavorativa, sociale e civile del paese, anche attraverso la conciliazione vita/lavoro, la promozione della natalità e la tassazione preferenziale per le donne.

Invecchiamento grande emergenza
L’invecchiamento della popolazione merita una grande attenzione a partire dalla cura agli anziani che è questione sempre più “preoccupante e sempre più urgente nel momento in cui le famiglie affrontano difficoltà crescenti”.

Liberalizzazioni
Non ne ha parlato direttamente ma Monti ha sottolineato che serve più concorrenza e più qualità nei servizi pubblici.
 
Cesare Fassari

17 novembre 2011
© Riproduzione riservata

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