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Vaccini. Salvini riaccende la polemica: “Non escludere bimbi da scuola. Dieci obbligatori sono inutili e pericolosi”. E Di Maio: “Revisione obbligo sta nel contratto di Governo”


Il Ministro dell’Interno a gamba tesa riapre il dibattito sugli obblighi vaccinali. “Con Grillo abbiamo iniziato a parlare di questi temi. La priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi”. E il 10 luglio scade il termine per mettersi in regola per l'anno scolastico 2018/2019. Intanto anche l'altro vice premier, Luigi Di Maio, scende in campo sulla questione: "Il contratto parla chiaro. Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, assicurando comunque una tutela vaccinale ai nostri bambini.

22 GIU - “Ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”. A parlare è il Ministro dell’Interno Matteo Salvini che in un intervento su RadioStudio54 rilancia sul tema in vista della scadenza del 10 luglio, termine entro cui bisogna essere in regola per l'anno scolastico 2018/2019 (VEDI CIRCOLARE MIUR-SALUTE).
 
“Garantisco – dice Salvini - l'impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe, vadano a scuola", perché "la priorità è che i bimbi non vengano espulsi dalle classi" anche se non vaccinati.
 
Salvini ha in ogni caso evidenziato che al governo "siamo in due, c'è un'alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi", e dunque "continueremo, perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi", ha concluso il ministro, inviando un ringraziamento "per il loro coraggio" ai ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari, noti per le loro ttesi sulla tossicità di molti vaccini.

Certo, a prescindere da cosa il nuovo Governo deciderà di fare sulla legge (a tal proposito sembra che al Ministero della Salute stiano lavorando ad una nuova circolare) le parole di oggi pronunciate da Salvini stridono con le recenti affermazione del Ministro Giulia Grillo che aveva ribadito come i vaccini fossero "un presidio fondamentale di prevenzione primaria".
 
Dopo le dicharazioni di Salvini scende in campo sulla questione anche l'altro vice premier e ministro del Lavoro Lugi Di Maio:  "Il contratto di Governo parla chiaro. Vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, assicurando comunque una tutela vaccinale ai nostri bambini".
 
Ecco cosa prevede il Contratto di Governo 5 Stelle/Lega sui vaccini. "Pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale" (pagina 41 del Contratto). 

22 giugno 2018
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