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Manovra. Incontro Regioni-Mef. Spiragli su contratto medici, ma Enti locali denunciano: “Bilanci a rischio”. Bonaccini: “Ora tavolo con Economia visto che da Salute non è arrivata nessuna risposta”

di Luciano Fassari

Riunione oggi tra il sottosegretario Garavaglia e i presidenti di regione. Dal Mef si parla di “spiragli” sui contratti per i medici. Bonaccini accetta il confronto con l’Economia visto che da Ripa non sono arrivate risposte: “Al via tavolo per risolvere situazione. Miliardo in più non basta e rischiamo che aumento si traduca in meno risorse”.

22 NOV - Riunione oggi alla Conferenza delle Regioni tra i presidenti e il sottosegretario all’Economia, Massimo Garavaglia. Nella riunione si è parlato dei futuri investimenti nel settore ma tra i temi caldi c’è anche quello del contratto dei medici su cui l’esponente del Mef ha rassicurato che su Ria ed esclusività “dovremmo avere a breve uno spiraglio positivo”. In questo senso partirà anche un Tavolo di confronto Mef-Regioni sulla manovra e soprattutto per la sanità dove le Regioni per bocca del presidente Stefano Bonaccini hanno sollevato il rischio che il miliardo in più stanziato sia “traduca in meno risorse” se contiamo spesa per i contratti e per i farmaci innovativi.
 
Scettico anche l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna e vicecoordinatore della Commissione Salute, Sergio Venturi: “Non c’è nulla di concreto. Aspettiamo che il Governo ci dia un segnale importante nei prossimi giorni tenendo conto che domani c’è uno sciopero significativo”.
 
“L'incontro con le Regioni è andato bene – ha detto Garavaglia al termine della riunione - . Il tema è sempre quello più importante: accelerare le spese di investimento. Le regioni hanno fatto diverse proposte anche molto interessanti che riguardano sia la sanità sia l'integrazione con gli altri enti territoriali per accelerare la spesa di investimento. lavoriamo su questo punto”. 
 
Garavaglia ha parlato anche dei contratti. “Per quanto riguarda i contratti mi pare che siamo in via di risoluzione degli ultimi dettagli per cui dovremmo avere a breve uno spiraglio positivo, per il resto si sa che negli anni c'è stato un taglio notevolissimo del fondo sanitario, nei prossimi tre anni si aumenta di 4,5 miliardi e quindi c'è una ripartenza. se si può fare di più tanto meglio però a questo si affiancano altri 2 miliardi aggiuntivi di investimenti in Sanità probabilmente si riuscirà a fare anche qualcosa di più”.
 
“Abbiamo deciso di convocare immediatamente un tavolo di confronto presso il Mef  - ha detto Bonaccini - perché mentre sull’extra sanitario avevamo raggiunto un accordo già un mese fa, sulla sanità per quanto ci sia stato detto che ‘potrebbero esserci passi in avanti’ a me i ‘potrebbero’ interessano poco, m’interessano i ‘ci sono’”.
 
“Noi – ha spiegato il presidente - dobbiamo definire come quel miliardo di euro d’incremento, che peraltro è esattamente quello che avevamo programmato con il Governo precedente, non diventi addirittura un ‘meno’ invece che un ‘più’. Perché se su quella voce mettiamo i contratti per i lavoratori della sanità pubblica e per i dirigenti, e domani c’è una mobilitazione dei sindacati nel Paese, e se il Fondo innovativi non aumenta, noi rischiamo per la prima volta dopo anni di avere un segno ‘meno’”.
 
“Non ho motivo – ha concluso - di non credere alle parole del Governo e ho preso di buon auspicio la proposta del sottosegretario Garavaglia e quindi nei prossimi giorni ci faremo carico insieme ai presidenti delle commissioni Bilancio e Salute, Caparini e Saitta di andare a trattare, visto che ad oggi risposte alla lettera che avevamo mandato al Ministro della Salute, ancora non ci sono”.
 
“Prendiamo atto che sottosegretario ha parlato del capitolo investimenti che chiediamo da tempo e ci sembra che il Governo stia facendo uno sforzo che potrebbe essere significativo, ma stiamo parlando di bilanci poliennali, mentre noi cerchiamo di ragionare sul prossimo anno perché abbiamo già avuto diverse sorprese negative”. Ha detto Venturi.  
 
“Non c’è ancora nulla per quanto riguarda la spesa farmaceutica – ha precisato - , il payback che noi abbiamo inserito nei nostri ricavi per gli anni 2013-2015 e poi la cosa principale riguarda i contratti. Sulla dirigenza medica abbiamo chiesto al Governo che si faccia carico dell’indennità di esclusività e della Ria. Sono due elementi che i medici chiedono per poter chiudere la stagione dei contratti. Noi ci aspettiamo che il Governo ci dia un segnale importante nei prossimi giorni tenendo conto che domani c’è uno sciopero significativo. Noi abbiamo incontrato più volte i medici e gli abbiamo rappresentato che servono dei provvedimenti da parte di Governo di Parlamento”.
 
Venturi ha evidenziato che “questa partita vale 60 mln per l’esclusività e 30-35 mln per la Ria su cui siamo disposti ad anticipare le risorse. Ma queste sono le necessità immediate. Ma se consideriamo che dal 2019 si riverserà il peso di tutti i rinnovi parliamo di 800 mln considerando anche l’indennità di vacanza contrattuale. Per questo rimangono 200 mln (rispetto al miliardo in più) per garantire tutto il nuovo che c’è nei Lea, l’incremento della spesa farmaceutica e tutto il resto”.
 
“Rischiamo – ha concluso - per la prima volta dopo molto tempo di andare sott’acqua e in queste condizioni sarebbe molto difficile cercare di chiudere i bilanci delle regioni, anche di quelle che sono in equilibrio”.
 
 
 
 

 
Luciano Fassari

22 novembre 2018
© Riproduzione riservata

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