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Dipendenze tra i giovani: aumenta uso alcol tra le ragazze. In calo il fumo. Invariati incidenti stradali. L’audizione di Blangiardo (Istat)


In controtendenza rispetto alla sigarette classiche, cresce l'utilizzo della sigaretta elettronica, soprattutto tra i maschi. Il fenomeno dell’ospedalizzazione droga-correlata, dopo un periodo di riduzione, ha fatto registrare una crescita che si è però attenuata negli ultimi tre anni. Nel corso degli anni la mortalità droga-correlata nei giovani si è ridotta notevolmente (-65,5% rispetto al 2004) tuttavia si inizia ad osservare una ripresa. Questi alcuni dei dati elencati dal presidente Istat audito in Commissione per l'infanzia e adolescenza. AUDIZIONE

28 MAG - Alcol, fumo, droghe, incidenti stradali, ricoveri e decessi tra i giovani e giovanissimi. Queste le tematiche al centro dell'indagine sulle dipendenze patologiche diffuse tra i ragazzi italiani, illustrata in Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza dal presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo.
 
Di seguito i principali dati emersi dall'indagine.
 
Alcol e fumo
Nel 2020, il 18,2% dei ragazzi e il 18,8% delle ragazze di 11-17 anni hanno consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno. Negli ultimi anni si è registrata per i ragazzi una progressiva riduzione del consumo nell’anno; per le ragazze, invece, si è osservato – soprattutto a partire dal 2018 – un progressivo aumento, che ha allineato i livelli di consumo a quelli dei coetanei maschi. In particolare, nel 2020, si è registrato tra le ragazze un aumento di circa 2 punti percentuali rispetto al 2019.
 
In questa fascia d’età, inoltre, il 4,3% ha le abitudini più rischiose perché si caratterizza per un consumo giornaliero di bevande alcoliche ed anche per l’abitudine al binge drinking e/o al consumo fuori pasto almeno settimanale. Se si considera la fascia di età dei giovani di 18-24 anni, il consumo nell’anno ha riguardato nel 2020 circa tre giovani su quattro (73,5%) con un aumento negli ultimi 10 anni di quasi 5 punti percentuali (era pari al 69,1% nel 2010); l’aumento ha riguardato principalmente le ragazze di questa fascia d’età che passano in 10 anni dal 60,3% al 69,7%.
 
Nel 2020, è pari al 6,3% la quota di giovani di 14-17 anni che hanno abitudine al consumo di tabacco. Tra i 18-24 anni, tale quota sale al 21,9%. Nel complesso della fascia di età 14-24 anni, i valori più elevati si riscontrano tra i maschi: 18,7 contro il 12,5% delle femmine. Si tratta prevalentemente di consumo di sigarette (98% dei casi) e di un consumo con una frequenza maggiormente giornaliera (è pari al 12,7% la quota dei fumatori giornalieri contro il 3% di fumatori occasionali).
 
Si osserva nel tempo una diminuzione della quota di consumatori (erano l’8% nel 2010 tra i giovani di 14-17 anni e 26,8% tra quelli di 18-24 anni). L’andamento decrescente del consumo di tabacco risulta parzialmente ridotto se si considera anche l’utilizzo della sigaretta elettronica che negli ultimi anni si è andato via via affermando, raggiungendo nel 2020, tra i giovani di 14-24 anni, il 3,5% dei consumatori (la quota è più elevata tra i maschi di 18-24, dove raggiunge il 6%; tra i giovani di 14-17 anni la quota è pari all’1,7%).
 
Guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti
Nel 2019 gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 223.400, un numero sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente: per il 38,2% sono legati alla guida distratta, al mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche e alla velocità troppo elevata, ma aumentano i casi per la guida in stato di ebrezza alcolica che ogni 100 incidenti passano da 1,2 nel 2001 a 4,0 nel 2019. Passano, invece, da 0,1 a 1,4 quelli legati alla guida sotto l'effetto di droghe.
 
Focalizzando l'attenzione sui conducenti giovani in età 15-24 anni, si osserva un aumento dei casi per la guida in stato di ebbrezza alcolica nel complesso (ogni 100 incidenti stradali che hanno coinvolto almeno un conducente in età 15-24 anni), che passano da 0,6 del 2001 a 1,3 del 2019 (per 100 incidenti). Tra i 15-24-enni, la classe di età per la quale si registrano i livelli più elevati dell'indicatore è quella 20-24 anni, per la quale i valori sono compresi tra 0,8 nel 2001 e 1,7 nel 2019 (per 100 incidenti). Più contenuti i valori dell'indicatore nelle fasce di età 15-17 (0,3 nel 2019) anni e 18-19 anni (0,8 nel 2019).
 
Per quanto concerne la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, per la classe di età 15-24 anni, l'indicatore sale da 0,07 del 2001 a 0,63 del 2019, con un aumento consistente dal 2015 al 2019. Più elevato il livello dell'indicatore per la fascia di età 20-24 anni (0,7 nel 2019), rispetto alle classi 15-17 (0,2) e 18-19 (0,6). Per le circostanze correlate alle droga i numeri sono più contenuti e più sensibili alle oscillazioni, in particolare se si analizzano le sottoclassi di età. La proporzione dei conducenti giovani, in età 15-24 anni, che causano incidenti stradali in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti sul totale, è pari circa al 20% per la guida sotto effetto di alcol e al 27% per la guida sotto effetto di droghe. Il restante 80% dei conducenti coinvolti in incidenti sotto l'effetto di alcol e 73% di stupefacenti riguarda prevalentemente i conducenti over 24 anni.
 
I ricoveri ospedalieri droga-correlati
Nel 2019, le dimissioni ospedaliere di giovani fino a 34 anni con diagnosi principale droga-correlata sono state 2.918, pari a circa il 40% del totale dei ricoveri droga- correlati. Il numero delle ospedalizzazioni droga-correlate aumenta a 8.711 (40,2%) se si fa riferimento a tutte le diagnosi riportate nelle schede di dimissione ospedaliera, principale o secondarie (diagnosi multiple).

Il 72% dei ricoveri dei giovani droga-correlati è relativo a uomini: considerando solo le diagnosi principali, le dimissioni di sesso maschile sono 2.103, quelle femminili sono 815; per tutte le diagnosi i valori sono rispettivamente 6.295 e 2.416. In entrambi i generi, oltre la metà dei casi è relativa a pazienti di 25-34 anni (60% negli uomini, 56% nelle donne), quasi il 40% è relativo a persone di 15-24 anni mentre una quota minoritaria ha meno di 15 anni (2% dei maschi, 6% delle femmine). Il fenomeno dell’ospedalizzazione droga-correlata, dopo un periodo di riduzione, ha fatto registrare una crescita che si è però attenuata negli ultimi tre anni.
 
La mortalità droga-correlata 
Nel 2018, in Italia, si sono verificati 70 decessi dovuti a tossicodipendenza nei giovani fino ai 34 anni, di cui 61 uomini e 9 donne, con una variazione minima rispetto al 2017. Nel corso degli anni la mortalità droga-correlata nei giovani si è ridotta notevolmente (-65,5% rispetto al 2004) e il peso di questa causa rispetto al totale dei decessi giovanili annui passa dal 26,3 per mille del 2004 al 16,9 dell’ultimo anno. Negli anni più recenti, tuttavia, si osserva una ripresa sia del numero assoluto dei decessi droga-correlati sia della proporzione di questi sulle morti fino a 34 anni.
 
Il fenomeno giovanile assume caratteristiche diverse per genere. Il numero di decessi è costantemente più elevato nei maschi; nelle femmine si osserva una maggiore quota di decessi prima dei 24 anni, seppure con forti oscillazioni dovute ai numeri esigui.

28 maggio 2021
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