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G20 Salute. La delusione di Diritto alla Cura: “Le regalìe non salveranno il Sud del mondo”


Profonda delusione per le risultanze della Ministeriale Salute di Roma da parte del portavoce italiano della campagna europea Diritto alla Cura- Right2cure – No profit on pandemic. Agnoletto: “Aleatorie e prive di consistenza le dichiarazioni del ministro Roberto Speranza che lancia il nuovo mantra “One health”, “Una sola salute”, senza indicare gli strumenti per attuarla“

06 SET - “Vergognosa e indecente la scelta del G20 di ignorare la proposta di moratoria per i brevetti sui vaccini, come da più parti a livello mondiale ed europeo richiesto! Il nostro governo, che presiede il G20, ci ha sommerso in questi giorni di una valanga di parole sui “vaccini per tutti”, con larga risonanza sui mass media, ma senza spiegare come concretamente tale obiettivo possa essere raggiunto“, ha dichiarato Vittorio Agnoletto portavoce italiano della campagna europea Diritto alla Cura- Right2cure – No profit on pandemic.
 
I dati in aggiornamento costante da parte di OMS sono tragici: in solo tre giorni sono stati inghiottiti dal COVID 19 44.446 persone nel mondo e la cifra globale è balzata da 4.517.000 a 4.561.446  superiore agli abitanti di Piemonte e Valle d'Aosta messi insieme!
 
“Di fronte alla tragedia in atto- ha aggiunto Vittorio Agnoletto- che colpisce soprattutto i paesi più poveri, non bastano proclami suggestivi e parole magiche come “One health”, “Una sola salute”, il nuovo mantra lanciato oggi dal ministro Roberto Speranza. Occorrono scelte conseguenti e coraggiose, ma abbiamo la netta impressione che dietro questi proclami si nasconda la totale sudditanza a Big Pharma“.
 
“Nel Patto di Roma – prosegue - si afferma di condividere l’obiettivo dell’OMS di vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro il 2021, ma poi ci si limita a riproporre gli stessi strumenti che sono stati utilizzati fino ad oggi: un ennesimo piano di donazioni, quando è già fallito il progetto Covax, perchè le donazioni già promesse sono arrivate con il contagocce e in tempi lunghissimi; e un appello alle aziende per aumentare i trasferimenti volontari di tecnologia. La bufala delle intenzioni filantropiche sulle donazioni è smentita da quanto dichiarato oggi dall’OMS: 10 Paesi, tra i quali l’Italia, hanno acquistato il 75% delle dosi di vaccino prodotte a livello mondiale mentre in Africa i vaccinati non superano al 2%”.
 
“Intanto in Israele si comincia a parlare di quarta dose, in una perenne rincorsa contro le nuove varianti. Nel sud del mondo milioni di persone vengono condannate a morte senza vaccini e senza cure, mentre i Paesi ricchi si dissangueranno economicamente per comprare a prezzi sempre più alti i vaccini prodotti dalle multinazionali in una spirale in cui l'unica certezza è che continueremo ad essere tutti a rischio, se non si sospenderanno i brevetti mettendo, in tempi rapidi, i vaccini a disposizione di tutti”, conclude Agnoletto.

06 settembre 2021
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