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Farmacia. Mandelli: “Puntare sul settore anche per generare risparmi”

di Giovanni Rodriquez

Così il presidente Fofi, nel corso del simposio Pgeu svoltosi oggi a Roma, ha sottolineato la necessità di implementare un servizio "vicino ai cittadini". Presente anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha definito la farmacia dei servizi, “uno dei punti focali per la trasformazione del Ssn”.

17 GIU - “La stagione nella quale si attaccano le cose che funzionano è tempo che vada in soffitta. Si concentrino invece gli sforzi per migliorare ed implementare quei servizi che, non solo funzionano, ma sono anche vicini ai cittadini”. Con queste parole, il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, ha aperto questa mattina a Roma il simposio della Pgeu, il “rassemblement” dei farmacisti di 32 paesi europei. “Sappiamo che in questo momento di crisi le risorse sulle quali è possibile contare sono limitate, proprio per questo è necessario investirle nel migliore dei modi - ha proseguito Mandelli - Ricordiamo che, con l’avvio della farmacia dei servizi, questo settore può essere importante anche nel diventare una notevole fonte di risparmio per il nostro Servizio sanitario nazionale. La presenza capillare negli 8.000 Comuni italiani dimostra come, di fatto, le farmacie siano e dovranno sempre più essere quel trait d'union tra il Ssn ed i cittadini italiani”.

Presente all’incontro, per portare i suoi saluti alla rappresentanza dei farmacisti europei, anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Spesso per rincorrere la modernità si finisce per cadere nella post-modernità rischiando di perdere le proprie radici - ha detto il ministro - Un mestiere come quello del farmacista è qualcosa che va oltre un semplice lavoro, ha dentro di sé una portata vocazionale che, nel tempo, ha portato a far diventare questa figura uno dei pochi punti di riferimento per il cittadini in tutti gli 8.000 Comuni di questo Paese. Tutto questo è una risorsa, non un qualcosa di ‘vecchio’ da dover superare e buttar via”.
“In questa fase di crisi e trasformazione di sistemi di welfare che sta avvenendo in tutta Europa, la nostra sfida è quella di riuscire a rinnovarci mantenendo intatto questo accesso ai servizi che è caratteristica peculiare dei sistemi assistenziali di questo Continente. L’avvio della farmacia dei servizi - ha concluso Lorenzin - è uno dei punti focali per la trasformazione del Ssn. Bisogna sfruttare al meglio queste infrastrutture sanitarie e professionali già capillarmente presenti nel territorio”.

A fare il punto della situazione e lanciare tre grandi sfide per il futuro è stato poi il direttore esecutivo dell’Ema, Guido Rasi. “Ci sono tre grandi sfide che dobbiamo raccogliere sia noi del mondo regolatorio che i farmacisti. La prima riguarda il fatto che la medicina evolverà tantissimo con i sistemi di drug delivery, questo creerà delle enormi opportunità per la transizione del paziente dall’ospedale a casa - ha spiegato - In questo caso la distribuzione dei farmaci può vedere un’evoluzione del ruolo del farmacista nel gestire questi mezzi sofisticati di rilascio”.
“La seconda è in qualche modo legata al tema dei farmaci personalizzati - ha proseguito Rasi - Quando si andrà verso una medicina molto personalizzata ci saranno tutta una serie di difficoltà di terapia nella patologia cronica ed in altre patologie da dover affrontare, e ancora una volta il farmacista, evolvendo in questo senso, potrebbe avere un ruolo chiave per gestire questa situazione”.
“La terza e ultima, è quella ecologica. Noi sappiamo che l’Europa è molto attenta riguardo determinati fattori chimici che possono dare patologie endocrine se rilasciate nell’ambiente, tra cui i residui dei farmaci smaltiti in maniera non adeguata. Ancora una volta - ha concluso il direttore Ema - credo che la territorialità delle farmacie possa in qualche modo dare un grosso contributo ecologico in questo senso per la salvaguardia della salute pubblica”.

Infine, la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha auspicato a breve termine la possibilità di “rinnovare la convenzione e il sistema di remunerazione per le farmacie”, nell’ottica di uno sviluppo del settore che possa essere “sempre più integrato con il sistema di sanità pubblica”.
 
Giovanni Rodriquez

17 giugno 2013
© Riproduzione riservata

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