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Medici turchi, continua la delegittimazione. Anelli (Fnomceo): “Rinnoviamo il nostro appello affinché tutti i colleghi siano liberati”


Notizie ben poco rassicuranti, quelle che arrivano dalla Turchia: secondo quanto riferito dalla World Medical Association (Wma), l’associazione internazionale che si occupa di etica medica, tutela dei diritti umani e cooperazione sanitaria, dopo la messa in libertà dei componenti il consiglio della Turkish Medical Association (Tma), l’Ordine dei Medici turco, si registrano ora nuovi arresti di stampo politico.

12 FEB - È stato fermato alcuni giorni fa Onur Hamzaoglu, medico e scienziato di fama mondiale che è anche direttore di un giornale edito dalla Tma, “Society and Physicians Journal”, nonché firmatario dell’appello per la pace che aveva causato l’arresto dei componenti il consiglio dell’Ordine. La notizia arriva dalla Turchia, attraverso la World Medical Association (Wma), l’associazione internazionale che si occupa di etica medica, tutela dei diritti umani e cooperazione sanitaria. Il fermo arriva dopo la messa in libertà dei componenti il consiglio della Turkish Medical Association (Tma), l’Ordine dei Medici turco.
 
Si intensifica, inoltre - sempre secondo quando riportato dalla World Medical Association - il clima di delegittimazione degli ordini professionali: sarebbero di prossima emissione alcuni emendamenti che indebolirebbero di molto l’autorità dell’Ordine degli Avvocati, degli Ingegneri, degli Architetti e della stessa Tma, eliminando l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo per l’esercizio della professione e rendendo di fatto gli Ordini mere associazioni di categoria.
 
“Resta alto il livello di allarme per i nostri colleghi turchi – ha detto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – Fnomceo, commentando queste ultime notizie - gli Ordini professionali sono garanti della democrazia, esercitando, attraverso la tutela della professione, quella dei diritti umani dei quali sono posti a garanzia. Rinnoviamo il nostro appello affinché tutti i colleghi siano liberati e l’attività degli ordini riportata alla piena legittimità e sottoscriviamo – ha concluso l’istanza di pace della Turkish Medical Association” .

12 febbraio 2018
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