Chirurgo si rifiuta di operare un paziente che aveva denunciato un collega

Chirurgo si rifiuta di operare un paziente che aveva denunciato un collega

Chirurgo si rifiuta di operare un paziente che aveva denunciato un collega
A riferire la vicenda è Amami, Associazione medici accusati ingiustamente, che commenta: “In questo clima da caccia alle streghe, alimentato da campagne pubblicitarie che incitano a citare i medici in giudizio, i colleghi iniziano a rifiutare interventi di pazienti 'a rischio-denuncia'”.

Stefano Bottari, primario chirurgo a Roma, ha deciso di non operare un paziente in elezione (non urgente) che aveva denunciato un medico. A riferirlo è Amami, l’Associazione dei medici accusati ingiustamente di malpractice, secondo la quale "se la legge non ci metterà al riparo dai danni conseguenti alle denuncie infondate di malpractice, i medici, impauriti, si asterranno dall'operare cittadini non urgenti” e il caso di Bottari dimostra che i medici, "in questo clima da caccia alle streghe – alimentato da campagne pubblicitarie che incitano a citare i medici in giudizio – hanno iniziato a rifiutare gli interventi dei pazienti 'a rischio-denuncia'”, afferma il presidente dell’Associazione, Maurizio Maggiorotti.

Secondo quanto riportato dalla nota dell’Amami, Bottari avrebbe raccontato che il paziente ha richiesto una visita per un intervento riparatore a seguito di un’operazione, a detta dello stesso, “riuscita male”. “Con un atteggiamento rivendicativo ha presentato il caso come esempio di malasanità. In questo contesto poco rassicurante, – ha affermato Bottari, secondo quanto riferisce la nota dell’Amami – non mi sono trovato nella condizione di serenità giusta per il compimento di un intervento chirurgico. Mi sentivo in tensione e in pericolo per l’eventualità di essere esposto anche io e la struttura nella quale opero a ritorsioni legali. La chirurgia – ha aggiunto Bottari – deve essere affrontata con la mente libera e con il giusto stato d’animo, e non con la paura di essere denunciati. E' necessario un rapporto di totale fiducia tra medico e paziente perché lo stato di paura del chirurgo mette a rischio la buona riuscita dell'intervento. Diventa quindi un obbligo rifiutare l'operazione per proteggere il paziente”.

“I professionisti – commenta l’Amami – hanno sempre più paura di ricevere danni di immagine ed economici da una denuncia, anche se priva di fondamento, perché, con le attuali norme, determina la disdetta da parte dell'assicurazione. Ricaduta che potrebbe essere pesante sui medici, dal momento che il DPR 138 del 13 agosto 2011 rende obbligatoria la copertura assicurativa professionale e ciò li porterebbe ad essere dei fuorilegge”.

12 Gennaio 2012

© Riproduzione riservata

Dalla formazione all’inserimento nei setting di cura le Regioni danno via libera alle linee guida per l’introduzione dell’Assistente infermiere
Dalla formazione all’inserimento nei setting di cura le Regioni danno via libera alle linee guida per l’introduzione dell’Assistente infermiere

La Conferenza delle Regioni ha approvato il Piano strategico nazionale che definisce linee guida, strumenti operativi e cronoprogramma per l’attuazione del DPCM 28 febbraio 2025, il provvedimento che ha istituito...

Lauree specialistiche in Infermieristica. Mainolfi (Min. Salute): “Decreto inviato al Parlamento”
Lauree specialistiche in Infermieristica. Mainolfi (Min. Salute): “Decreto inviato al Parlamento”

Le nuove tre prime Lauree specialistiche in Infermieristica (in Cure Primarie e Sanità pubblica, in Cure Pediatriche e Neonatali e in Cure Intensive e nell’Emergenza) potrebbero partire già dal prossimo...

Lauree specialistiche in Infermieristica. Mangiacavalli (Fnopi): “Importante differenziare”
Lauree specialistiche in Infermieristica. Mangiacavalli (Fnopi): “Importante differenziare”

Il riconoscimento delle competenze infermieristiche avanzate attraverso le lauree magistrali specialistiche rappresenta un nuovo, importantissimo passo per la professione, anche in un’ottica di risposte più appropriate ai bisogni di Salute....

Scadenza triennio ECM: una guida pratica per essere in regola 
Scadenza triennio ECM: una guida pratica per essere in regola 

La fine del triennio formativo ECM 2023–2025 si avvicina e, come sempre, tra i professionisti della salute aumentano dubbi e richieste di chiarimento su requisiti, obblighi e procedure.  Restare aggiornati non è solo...