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Dosi vaccino Covid anche in base al Pil? È polemica sulla proposta che avrebbe avanzato la neo assessora lombarda Moratti ad Arcuri

Ma non solo, nel calcolo si dovrfebbe tener conto anche di mobilità, densita abitativa e zone più colpite dal virus. Sarebbero questi, secondo quanto riporta l'Ansa, i quattro parametri che il vice presidente e neo assessore al Welfare della Regione Lombardia avrebbe chiesto di tenere in considerazione per la ripartizione dei vaccini anti-Covid, con una lettera al commissario Domenico Arcuri. Contrari M5S e PD. Speranza: "Vaccino non è un privilegio di chi ha di più".

18 GEN - Contributo che le Regioni danno al Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus. Sarebbero questi, secondo quanto riporta l'Ansa, i quattro parametri che il vice presidente e neo assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti avrebbe chiesto di tenere in considerazione per la ripartizione dei vaccini anti-Covid, con una lettera al commissario Domenico Arcuri.
 
"La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano estremamente coerenti e logiche e ascolteremo cosa ne pensa Arcuri", ha spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana in conferenza stampa. 
 
La proposta di Moratti ha subito sollevato polemiche e proteste da parte del M5S: "Merita una discussione immediata in Consiglio: i criteri elencati al momento ci sembrano discutibili se non discriminatori", il commento del capogruppo M5s in Consiglio regionale, Massimo De Rosa.
 
Forti perplessità anche da Elena Carnevali, capogruppo del PD alla Commissione Affari sociali della Camera: “Leggo di strane associazioni tra Pil e vaccini, tra la possibilità di ricevere vaccini contro il covid e la capacità di produrre ricchezza. Spero siano solo indiscrezioni mal interpretate. In caso contrario voglio dirlo in maniera netta: il vaccino è un bene comune, un bene di tutti, e in nessun modo può essere regolato da leggi di mercato o distribuito sulla base del Pil. La tutela della salute, il diritto all'accesso alla più grande azione di sanità pubblica o è di tutti oppure non è. Sarebbe miope, improvvido e sconsiderato anche solo pensare che si possa distribuire sulla base della ricchezza di una regione”.
 
Sull'indiscrezione è intervenuta poi così Beatrice Lorenzin, responsabile salute del partito democratico ed ex Ministro della Salute: "Non può essere il Pil il parametro per l'accesso ai vaccini, né a livello nazionale, né mondiale. Sarebbe come dire che abdichiamo al senso profondo del diritto alla salute. Spero la notizia sia una fake news”.
 
E in serata interviene anche il ministro Speranza: "Tutti hanno diritto al vaccino indipendentemente dalla ricchezza del territorio in cui vivono.
In Italia la salute è un bene pubblico fondamentale garantito dalla Costituzione. Non un privilegio di chi ha di più", così il Ministro della Salute.

18 gennaio 2021
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