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Alzheimer. Nella Marche arriva un infermiere a casa per aiutare i malati

È la novità introdotta dal progetto “La comunità che (si) cura”, attivato a Falconara Marittima grazie alla collaborazione tra Inrca, Anteas March, Ial, Cisl, Fondazione Masera e Parrocchia del Rosario. L’infermiere compirà visite periodiche a domicilio dei pazienti. L’obiettivo del progetto, è contrastare l’isolamento, previene incidenti domestici, organizzare esami e visite.

29 GIU - Un infermiere a domicilio per aiutare i malati d’Alzheimer e le loro famiglie nel delicato impegno dell’assistenza. È la novità introdotta dal progetto “La comunità che (si) cura”, attivato a Falconara M.ma (An) grazie alla collaborazione tra Inrca – Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani, Anteas Marche - ente capofila, Ial, Cisl, Fondazione Masera e Parrocchia del Rosario.
 
L’obiettivo del progetto, co-finanziato dalla Fondazione Cariverona e patrocinato da Cisl, Fnp Marche e dal Comune di Falconara, è contrastare l’isolamento che caratterizza le persone con Alzheimer, oltre a ridurre lo stress e rispondere ai bisogni delle famiglie: sia attraverso il coinvolgimento nei compiti di assistenza e cura del malato, sia con iniziative per fornire ai familiari momenti di sollievo, grazie al supporto attivo della comunità locale.

“Un tentativo di ampio respiro – spiega, in una nota, il Direttore scientifico dell’Inrca Fabrizia Lattanzio - di mettere in sinergia le attività dei vari soggetti pubblici e della società civile nella gestione della fragilità, e di misurarne l’impatto per il sistema sanitario”.

L’infermiere, messo a disposizione gratuitamente dalla fondazione ‘Nino Masera per il benessere dell’anziano’, diventa così il primo interlocutore dei familiari, assumendo il ruolo di ‘regista’ delle cure. Grazie a visite periodiche può controllare lo stato del paziente, suggerire i pasti più indicati, prevenire gli incidenti domestici rimuovendo i fattori di rischio, dare consigli per gli spostamenti in casa e organizzare esami e visite.

“Gli interventi a casa da parte di professionisti formati rappresentano investimenti vantaggiosi – prosegue Lattanzio -  Rispondendo in tempo reale ai bisogni dei pazienti nel proprio contesto di vita è possibile evitare il ricorso a soluzioni più costose come i ricoveri”. Il progetto coinvolge 20 famiglie residenti a Falconara e comprende l’attivazione di servizi ‘leggeri’ di volontariato, come supervisione dei pasti, accompagnamento, prenotazione di visite specialistiche, consegna di certificati e generi di prima necessità, oltre ad attività ludico-ricreative come lettura o semplice compagnia.

Tramite questionari, Inrca e Anteas effettuano costantemente un controllo costante sulle condizioni di salute dei pazienti e sull’operato di infermieri e volontari, in modo che le attività siano sempre rispondenti ai bisogni dei familiari.

Secondo i dati diffusi dall’Inrca, nel Comune di Falconara gli over 65 sono più di 7 mila e l'8% è affetto da demenza.

29 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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