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Vercelli. La Asl replica a Cgil, Cisl e Uil: “La sanità vercellese non è assolutamente nel caos”

I sindacati hanno convocato per domani una conferenza stampa per denunciare tutte le criticità della sanità del territorio vercellese. Ma la Dg Chiara Serpieri ha deciso di anticiparli chiamando i giornalisti a raccolta oggi: “In due anni un milione in più per costi legati al personale. In programma assunzioni, investimenti organizzativi e nuove tecnologie”.

13 GIU - È una conferenza stampa voluta per chiarire molti aspetti quella tenuta questa mattina dai vertici dell’Asl di Vercelli. Anche in vista dell’incontro convocato per domani da Cgil, Cisl e Uil per denunciare ai giornalisti le criticità legate alla riorganizzazione della Asl.

“Il direttore generale Chiara Serpieri, insieme al direttore sanitario Arturo Pasqualucci e il direttore amministrativo Adriano Picco, hanno voluto incontrare i giornalisti per analizzare più temi, in un’ottica di trasparenza e di condivisione, ma soprattutto di correttezza nei confronti dei cittadini che meritano notizie vere e pertinenti”, sostiene l’ufficio stampa della Asl.

“La sanità vercellese non è assolutamente nel caos”, ha tenuto a precisare fin dall’inizio il DG Chiara Serpieri, riprendendo le parole usate alcuni giorni fa dai sindacati nella nota di convocazione alla conferenza stampa di domani. “Non lo era in passato, quando abbiamo affrontato il momento della riorganizzazione, facendo i conti con una fase di cambiamento che genera sempre notevoli sforzi, e non lo è ancor di più oggi, che siamo usciti dal piano di rientro”, ha proseguito la Dg.

Serpieri ha infatti sottolineato come “questo risultato raggiunto dalla regione Piemonte ci consente di poter lavorare e programmare il futuro con maggiore serenità, riprendendo le assunzioni. Assunzioni che sono sempre state una nostra priorità: in un anno e mezzo abbiamo registrato circa un milione in più di costi per il personale. Più volte abbiamo richiamato l’attenzione sul tema del reclutamento del personale, evidenziando le difficoltà con cui facciamo i conti per reperire professionisti: il rapporto registrato sulle chiamate dei dirigenti medici fotografa una realtà in cui su dieci professionisti interpellati solo uno accetta l’incarico. È la dimostrazione che da parte nostra c’è, e c’è sempre stata, la volontà di assumere. Nonostante le difficoltà stiamo garantendo il turn over e continueremo a pianificare nuove assunzioni, nel rispetto degli indicatori previsti da direttive nazionali”.

L’Asl di Vercelli è una organizzazione complessa – ha proseguito Serpieri – che produce 300 milioni di euro l’anno e da lavoro a 2000 dipendenti. Siamo pienamente consapevoli della responsabilità sociale che abbiamo, ed è per questo che ogni scelta viene sempre ponderata con attenzione. I posti letto in meno, 76 in tutto, sono frutto della riorganizzazione tracciata due anni fa, una informazione già nota e che fa riferimento a posti letto non utilizzati”.  

“Non siamo infallibili – ha detto la Dg - ma il nostro approccio al lavoro è senz’altro collaborativo. Ed è proprio perché sempre animati da questi principi che abbiamo spesso accolto le richieste provenienti dal personale. In uno dei primi incontri  che ho avuto con le coordinatrici infermieristiche - sottolinea il direttore generale - è stata posta alla mia attenzione la problematica legata al trasporto interno dei pazienti; procedura che ad oggi determina un maggiore carico di lavoro per infermieri e operatori sanitari, drenando energie che invece potrebbero essere indirizzate in altro modo. Per venire incontro a questa esigenza – anche alla luce di una età media dei dipendenti in crescita -  abbiamo deciso di affidare ad una ditta esterna la gestione di tale attività; entro l’anno avremo questo nuovo servizio e il personale potrà concentrarsi meglio sugli incarichi principali”.

“Come Direzione inoltre in questo periodo abbiamo chiesto a tutte le strutture di effettuare una pianificazione dettagliata del piano ferie, calibrata partendo dalle disponibilità del personale nell’intero periodo estivo”, ha aggiunto la Dg.

Altro tema fortemente dibattuto in queste settimane “su cui teniamo ancora una volta a rassicurare la popolazione” è quello riguardante le cure palliative “che – come già più volte ribadito - continueranno ad essere garantite in ogni periodo dell’anno.  I posti AMAP – ha detto Serpieri -sono quelli che abbiamo definito di “pre-hospice” e sono una soluzione per dare la possibilità ai pazienti di rimanere a Vercelli. Un settore, le cure palliative, su cui stiamo lavorando attivamente, lo dimostra anche il recente affidamento della struttura semplice “cure palliative e hospice” alla dott.ssa Alessandra Galetto, ricercatrice dell’Università del Piemonte Orientale, impegnata proprio su una nuova riorganizzazione.  Il nostro proposito è quello di affidare la gestione dell’hospice, intesa come residenzialità, a un soggetto terzo che abbia esperienza, competenza e risorse da sfruttare in tale ambito, mentre come Asl continueremo a gestire le cure domiciliari. L’obiettivo è quello di rendere il servizio più funzionale garantendo continuità nell’assistenza, soprattutto a casa. Anche in questo caso entro il 2017 contiamo di aver provveduto all’esternalizzazione di tale attività. Ricordiamo che per cure palliative non si intendono solo trattamenti per i malati oncologici, ma sono comprese anche altre gravi patologie degenerative”.

Dunque cambiamenti organizzativi, investimenti, “ma anche tecnologia. Stiamo acquistando 400 nuovi letti elettrici di ultima generazione per garantire ai pazienti un maggiore comfort. Per quanto attiene il pronto soccorso  abbiamo in programma alcune rivisitazioni strutturali sia su Vercelli che su Borgosesia; si tratta di accorgimenti  – già condivisi con gli operatori - che riteniamo possano rendere l’area dell’emergenza più fruibile e agevole, soprattutto per il personale”, ha proseguito il Dg.

In itinere anche una progettualità più ampia che riguarda l’intera area dell’emergenza. “Un progetto nato dalla consapevolezza di una realtà, quella di Vercelli, certamente competitiva, che può diventare nel tempo sempre più attrattiva. È evidente, tuttavia, che affinché tutto ciò si realizzi l’Asl ha la necessità di poter contare sulla fiducia del suo territorio, fiducia e ancor di più reputazione che cerchiamo di costruire giorno dopo giorno attraverso il nostro lavoro”.

Per Serpieri, dunque, “considerazioni ingiustificate e soprattutto ingenerose come quelle espresse in questi giorni hanno un solo obiettivo: gettare discredito sull’azienda, alimentando la sfiducia della popolazione verso quel sistema che è deputato a curare il bene più prezioso: la salute. Come Direzione abbiamo sempre sostenuto la logica del dialogo, del confronto, della condivisione, anche animata dal contraddittorio, ma purché finalizzata a trovare soluzioni, coerenti e soprattutto rispettose delle regole”.

13 giugno 2017
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