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Intersindacale contro l’Apss per mancato coinvolgimento sul Programma di sviluppo strategico

Per l’Intersindacale la mancanza di confronto su questioni che andranno a impattare sull’organizzazione e la qualità del lavoro “è contro ogni regola di civile rispetto e mina alla base ogni collaborazione costruttiva”. I sindacati contestano l’Apss anche nel merito dei contenuti del Programma: “Un documento generico e nessun accenno al rinnovo contrattuale che la dirigenza medica attende da ben 16 lunghissimi anni”. IL DOCUMENTO

24 MAG - “Siamo alle solite: non è possibile costruire il programma di sviluppo strategico per i servizi sanitari che vale per il prossimo quinquennio (2021-2025) senza che Apss ci abbia coinvolti aprendo un tavolo di confronto”. A denunciarlo sono sono le OO.SS dei dirigenti medici AAROI-ANAAO-ANPO-CIMO Fesmed-FASSID ( AIPaC-AUPI-SIMeT-SiNaFO-SNR)-FVM.

“Non ci siamo mai tirati indietro durante l’intera emergenza sanitaria, come non lo stiamo facendo ora, anche se ci troviamo al limite delle forze – dicono le sigle sindacali dei dirigenti medici e sanitari -, abbiamo fatto tutti la nostra parte ed ora che c’è una programmazione che tocca diversi ambiti e che vale milioni di euro, Apss non ci minimamente coinvolto nella fase progettuale, ci informa ancora una volta a cose fatte circa le scelte che andranno a riguardare aspetti relativi all’organizzazione e alla qualità del lavoro. Tutto questo è contro ogni regola di civile  rispetto e considerazione del ruolo che ricopriamo e mina alla base un confronto costruttivo. Non è purtroppo un caso isolato, ma senza un concreto coinvolgimento delle OO.SS. della dirigenza medica e sanitaria si corre il rischio che il progetto rimanga uno slogan senza concretezza, finendo per sottrarre tempo prezioso ad una reale riprogrammazione della sanità trentina.

I sindacati criticano, però, l’Apss anche nel merito dei contenuti del Programma: “Il documento nelle sue sezioni appare genericocon scarsi contenuti attuativi e non consente di comprendere né quale sia il cambiamento né come venga attuato, ma nel suo insieme sembra uno slogan pubblicitario. Inoltre, si parla di ospedali specializzati quando molti spoke esistono già con le loro specializzazioni ma, al di là dell’ipotizzata riorganizzazione, manca un tassello fondamentale: la dirigenza medica sta attendendo il rinnovo contrattuale da ben 16 lunghissimi anni e questo pesa molto non solo sulla decantata realtà attrattiva ma è francamente demotivante  per chi attualmente lavora in Apss. Ricordiamo, peraltro che a livello nazionale il rinnovo del contratto è già avvenuto nel 2019 e già si parla di riaprire una nuova fase contrattuale.

“Ci chiediamo come si potrà contare sul mantenere il personale attualmente in servizio e su una valorizzazione del capitale umano lasciando fermo un contratto per tutti questi anni? Non offriamo formule magiche, ma disponibilità al confronto sia con l’organo di governo locale che con Apss; crediamo di meritare almeno questo” concludono le sigle dei dirigenti medici AAROI-ANAAO-ANPO-CIMO Fesmed-FASSID ( AIPaC-AUPI-SIMeT-SiNaFO-SNR)-FVM.

Endrius Salvalaggio

24 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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