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Veneto. Sanità privata accreditata in piazza contro i tagli. Coletto: “Troveremo equilibrio”


Sono scesi in piazza a Venezia lo scorso venerdì i rappresentanti della sanità privata accreditata della Regione per manifestare contro i tagli al budget (-50 mln)previsti da una delibera dello scorso dicembre. La replica di Coletto: “Fissato tavolo per martedì. Troveremo punto d’equilibrio ma tagli sono determinati da scelte nazionali non regionali”.

18 FEB - Protesta della sanità privata accreditata veneta. Lo scorso venerdì si è tenuta una manifestazione di protesta organizzata dal  “Comitato di Crisi Regionale della Sanità Veneta” contro i tagli al budget del comparto previsti dalla delibera 2621 del 18 dicembre 2012 che in ottemperanza a quanto previsto dalla Spending review nazionale prevede, secondo i privati accreditati, una riduzione di risorse nell’ordine dei 50 mln di euro con conseguente rischio occupazionale per 1.000 lavoratori. Il rischio secondo i manifestanti è che con “questi tagli metteranno a rischio migliaia di posti di lavoro e creeranno gravi disagi agli utenti: tempi di attesa più lunghi; minor quantità di prestazioni in convenzione; necessità di pagare privatamente il servizio per poter avere una prestazione in tempi ragionevoli.
 
“Abbiamo già fissato un tavolo per martedì prossimo ed in quella sede, ragionando con buon senso e realismo, caratteristiche che hanno sempre contraddistinto tutte le componenti del nostro sistema sanitario, confido si potrà trovare un punto di equilibrio. Gridare al lupo serve a poco, occorre invece confrontarsi e cercare la soluzione ad un problema che non è determinato da scelte autonome della Regione ma dai tagli imposti alla sanità dal Governo nazionale”. Ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto in relazione alla protesta degli erogatori privati convenzionati rispetto ai nuovi budget.
 
“Quando parlo di buon senso e realismo – aggiunge l’assessore – intendo che tutti ci dobbiamo rendere conto che siamo di fronte ad una nuova stagione di minori risorse statali e quindi alla necessità di trovare nuovi equilibri nella gestione dei budget e nuove strategie organizzative. Per il contingente sono ottimista: una soluzione è possibile confrontandoci con serenità; per il futuro, passo dopo passo, una volta approvate in tempi brevi le schede ospedaliere e territoriali che discendono dal Piano Sociosanitario, procederemo ad una riorganizzazione che ottimizzerà l’organizzazione complessiva della sanità del Veneto e darà il via ad una nuova stagione di minori difficoltà e maggiore incisività del sistema delle cure, sia nel pubblico che nel privato”.

18 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

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