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Esclusiva. La bocciatura del Lazio alla verifica del Piano di rientro. Disavanzo sanità 2013 stimato a quota 611 mln. Ecco il verbale

di Luciano Fassari ed Ester Maragň

Un lungo verbale in cui, punto per punto, i tavoli di verifica ministeriali evidenziano tutte le criticità della sanità laziale. Deficit che non cala, programma operativo 2013-2015 al palo così come le misure previste dalla Spending review. Ritardi anche sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e permangono criticità nei rapporti con gli erogatori privati. IL VERBALE

08 GEN - Sessantasette pagine di ‘niet’ alle politiche sanitarie della Regione Lazio. Il verbale della verifica trimestrale stilato dal tavolo Massicci il 18 dicembre scorso ha bocciato sonoramente l’attività della Regione che sembra non riuscire ancora a invertire la rotta che da ormai sette anni la vede commissariata e in Piano di rientro.
 
I conti sono, infatti, ancora in rosso (nel 2013, stima disavanzo prima delle coperture, a quota 611 mln) e non mostrano nessun rilevante segnale di ripresa rispetto all’anno 2012 dove il buco è stato di 613 milioni di euro prima delle coperture. Il programma operativo 2013-2015 è stato trasmesso con “estremo ritardo” e senza la sottoscrizione dei sub commissari. Nebulosi anche i protocolli d’intesa con le Università che evidenziano “aspetti non condivisibili che saranno oggetto di richiesta di modifica”. E ancora, la predisposizione degli atti aziendali segna il passo, così com’è critica anche la situazione che riguarda il personale: persistono criticità e ritardi nel governo complessivo e nella definizione complessiva degli obiettivi programmatici. E non va meglio sul fronte della riorganizzazione della rete ospedaliera dove i tavoli ministeriali hanno evidenziato che la documentazione “non risulta pervenuta alla scadenza prevista”.
 
Tavolo e Comitato hanno anche richiesto lumi sull’esito e le tempistiche delle procedure di selezione dei nuovi Direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere, ma anche di essere aggiornati in merito alla situazione dell’ASP. Ma non è finita qui, anche sulla Spending review di beni e servizi la Regione non ha ancora inoltrato le informazioni sull’applicazione della normativa (Dl 95/2012). E permangono inoltre problematiche nei rapporti con gli erogatori privati.
 
Insomma, un lungo elenco di criticità e nodi ancora da sciogliere. Si prefigura quindi l’ennesima stangata di tasse per ripianare un buco che non accenna a diminuire.
 
Vediamo in sintesi alcune rilevazioni effettuate dal Tavolo di monitoraggio sul Piano di rientro e dal Comitato di verifica per i Lea:
 
I conti. La Regione Lazio a consuntivo 2012 ha presentato un disavanzo prima delle coperture di 613,186 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture fiscali di 808,682 mln di euro preordinate e vincolate alla copertura dei disavanzi del Ssr, residua un avanzo di 195,496 mln di euro. Sulla base dei dati del II trimestre 2013, l’advisor ha effettuato una stima a chiudere che evidenzia un disavanzo, prima delle coperture, pari a -611,311 mln di euro.
 
Programma operativo 2013-2015. I tavoli ministeriali rilevano che il Programma operativo 2013-2015 è stato trasmesso con estremo ritardo il 6 dicembre 2013, peraltro privo della sottoscrizione dei subcommissari. Chiedono di ricevere il Programma sottoscritto dall’intera struttura commissariale, così come modificata, e ricordano che, nel contesto di una regione commissariata dallo Stato, le strutture regionali, in tutte le loro articolazioni, sono di esclusivo supporto tecnico alle decisioni dell’intera struttura commissariale che esercita la funzione di programmazione, indirizzo e coordinamento.
 
Protocolli con le Università. In merito ai protocolli d’intesa con le Università, i Tavoli registrano l’invio, in data 11 dicembre 2013, del Protocollo d’intesa sottoscritto tra Università La Sapienza e Regione Lazio. Le verifiche evidenziano che da un primo esame sono emersi aspetti non condivisibili che saranno oggetto di richiesta di modifica e richiamano ancora una volta l’urgenza di procedere al rinnovo dei Protocolli d’Intesa con tutte le Università statali e non statali nel più breve tempo possibile.
 
Rete ospedaliera. Nella riunione del 30 luglio 2013, Tavolo e Comitato, in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera, ritenevano non più procrastinabile stabilire l’effettivo fabbisogno sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell’offerta assistenziale, tenendo in considerazione le osservazioni ministeriali già espresse, nonché le disposizioni di cui al DL 95/2012, convertito in Legge 135/2012. Ma ad oggi non risulta pervenuta documentazione alla scadenza prevista.
 
Offerta assistenziale. I tavoli di verifica ritengono non più procrastinabile stabilire l’effettivo fabbisogno sulla base del quale procedere alla rimodulazione dell’offerta assistenziale, tenendo in considerazione le osservazioni ministeriali già espresse nonché le disposizioni della Spending review.
 
Case della Salute. Ad un primo esame, in riferimento alle Case della Salute, Tavolo e Comitato chiedono alla struttura commissariale chiarimenti riguardo: alle azioni intraprese in merito alle ex strutture ospedaliere utilizzate per l’implementazione delle Case della Salute in cui risulta contenzioso in corso; alla composizione del modulo UDI (Unità di degenza infermieristica) e al numero di Mmg che devono far parte della Casa della Salute; a cosa si faccia riferimento laddove si parla di “Raccordi funzionali delle Case della Salute”, in relazione ai rapporti e ai collegamenti con le altre strutture; ai bacini di utenza afferenti ad ogni Casa della Salute e al numero complessivo e all’esplicitazione dei rapporti intercorrenti con gli altri nodi della rete e con il distretto.
 
Nomina Dg Asl. Con riferimento alla procedura di selezione in atto finalizzata alla nomina dei nuovi Direttori generali delle aziende, si chiede di conoscere la tempistica della conclusione delle procedure previste, essendo peraltro in scadenza gli attuali Dg della maggior parte delle aziende laziali.
Chiedono inoltre chiarimenti sul disegno di legge quadro regionale che disciplina l’intero settore della sanità e la coerenza della stessa con la programmazione definita dalla struttura commissariale nello svolgimento del mandato attribuito dal Consiglio dei Ministri.
 
Asp. Tavolo e Comitato chiedono di essere aggiornati, soprattutto con riferimento allo svolgimento dei compiti prima affidati all’Asp relativi al monitoraggio delle prestazioni erogate dai privati accreditati, dal momento che i controlli sulle prestazioni da privato appaiono in ritardo.
 
 
Rapporti con erogatori privati:
 
Istituto Dermopatico dell’Immacolata
Tavolo e Comitato, relativamente alla tematica riguardante il Gruppo Idi, avevano preso atto del decreto che disponeva l’erogazione anticipata di importi relativi alle prestazioni rese dalle Strutture Idi - Irccs e Ospedale San Carlo di Nancy, gestite dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, fino al 30 settembre 2013, e erano rimasti in attesa di ricevere aggiornamenti relativi alla situazione del gruppo. Non essendo pervenuta ulteriore documentazione, Tavolo e Comitato chiedono aggiornamenti al riguardo. Si segnala che il Tar Lazio ha emesso l’ordinanza n. 2016/2013 del 21 maggio 2013 con cui ha respinto “l’istanza di sospensione degli stessi atti impugnati nella parte in cui inibiscono al ricorrente l’esercizio dell’attività sanitaria nella qualità di operatore professionale privato già provvisoriamente accreditato con il Servizio sanitario regionale e l’utilizzo a tal fine dello stabile ubicato in via Aurelia n. 275”. Con tale ordinanza la struttura in questione non può svolgere attività a carico del Ssr. Si chiede al Commissario una relazione puntuale sulla situazione del San Carlo di Nancy, così come già richiesto nei verbali del 17 aprile 2013 e 30 luglio 2013.
 
Gruppo San Raffaele
In occasione della riunione del 30 luglio 2013, Tavolo e Comitato avevano ribadito le criticità più volte segnalate in riferimento al Gruppo, soprattutto il fatto che i provvedimenti successivi adottati, riguardanti incrementi di attività ospedaliere, non erano coerenti con la originaria programmazione stabilita con il Dca 80/10. Avevano, pertanto, sollecitato la predisposizione di un nuovo atto che descrivesse la nuova configurazione della rete e che desse evidenza della compatibilità con i fabbisogni assistenziali e con quanto disposto dal DL 95/12.
Era stato segnalato, inoltre, il mancato riscontro alla richiesta chiarimenti inviata con prot. 348-P/13 in merito all’accreditamento della struttura San Raffaele Termini.
In merito, non risulta pervenuta documentazione. Viene ribadita la necessità di rivedere il decreto 62/2011, come richiesto dai Tavoli tecnici più volte.
 
Ospedale Israelitico
Tavolo e Comitato, in occasione della riunione del 30 luglio 2013, avevano rilevato la mancata trasmissione di documentazione di chiarimenti in relazione alla sussistenza dei requisiti di accreditamento rispetto alla prevista destinazione dei posti letto e rispetto agli esiti dei controlli.
La struttura commissariale ha inviato il Decreto n. 330/13 (prot. 362_13 del 25.07.2013), di sospensione degli effetti dei decreti n. 89/2011 e n. 149/2012 che regolano i rapporti tra l’Ospedale Israelitico, la Asl territorialmente competente e la Regione Lazio.
Alla base di tale provvedimento vi sono gli esiti dei controlli delle cartelle cliniche degli anni 2006-2009, effettuati da Asp e attribuiti ai DRG 063, 168, 169. Dall’analisi di n. 13.241 ricoveri estratti da SIO, il 94% sono risultati incongrui ed inappropriati, trattandosi di procedure odontoiatriche non invasive, effettuate in un setting assistenziale non idoneo, ovvero prestazioni erogabili in regime ambulatoriale, per un ammontare complessivo di € 11.719.216,71. Inoltre, la Procura della Repubblica di Roma ha già esercitato l’azione penale, ravvisando gli estremi del reato di truffa ai danni dell’Asl RmD, della Regione e del Ministero della Salute.
Tavolo e Comitato, pur non comprendendo come possano essere state erogate per un quadriennio prestazioni inappropriate senza che i controlli rilevassero tale situazione, prendono atto e restano in attesa di conoscere gli ulteriori provvedimenti che saranno assunti dalla gestione commissariale (successivamente alla scadenza dei termini prorogati con Dca 472/13), nonché gli esiti dell’azione penale. Si chiede di fornire, con urgenza, i chiarimenti richiesti con parere 409-P del 12 settembre 2013.
 
Policlinico Gemelli
Tavolo e Comitato avevano chiesto chiarimenti in merito al rischio di overbudget che si evidenziava sulla struttura in riferimento all’anno 2012. Al riguardo, la gestione commissariale ha inviato una nota di chiarimenti (prot. 455_13 del 09.10.2013), nella quale viene affermato che la produzione, sia per l’assistenza ospedaliera (al netto dei controlli), sia per l’assistenza specialistica (al netto delle compartecipazioni) è stata inferiore al budget programmato. Non essendo riportati nella nota elementi aggiuntivi, Tavolo e Comitato confermano le valutazioni del precedente verbale e rinviano ai pareri. Si ricorda che il contratto 2013 non è stato sottoscritto.
 
Casa di Cura Città di Aprilia, Casa di Cura Addominale dell’Eur e Campus Bio-Medico
Poiché non è pervenuta ulteriore documentazione, Tavolo e Comitato confermano le osservazioni avanzate in occasione della riunione del 30 luglio 2013. Con riferimento alla struttura Casa di Cura Città di Aprilia, chiedono di essere aggiornati riguardo allo stato del contenzioso.

Luciano Fassari
Ester Maragò


08 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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