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Decreto Balduzzi. Parere favorevole da quasi tutte le Commissioni. Attesa per la Bilancio


12 OTT - Il decreto Balduzzi è pronto per il debutto in Aula previsto per lunedì. Manca il parere, forse il più importante, quello della Commissione Bilancio che sarà però molto probabilmente trasmesso direttamente all'Aula martedì 16 ottobre ad esame già avviato. E poi le ultime limature frutto delle osservazioni che le altre Commissioni hanno svolto nel corso dell’esame del testo che l’Affari Sociali gli ha fatto pervenire mercoledì.
 
Tutte le Commissioni, ad eccezione dell’Attività Produttive che ha espresso parere contrario, si sono espresse positivamente seppur con condizioni e osservazioni. Gli articoli passati maggiormente al setaccio e che dovrebbero essere “limati” secondo le indicazioni fatte pervenire dalle Commissioni sono: il primo (riforma delle cure primarie), il secondo (intramoenia), il quarto (dirigenza sanitaria e governo clinico), il quinto (aggiornamento Lea con riferimento alla ludopatia), il sesto (edilizia sanitaria), il settimo (vendita tabacco misure di contrasto alla ludopatia) e l’ottavo (sicurezza alimentare e bevande).  
 
Affari costituzionali
La Commissione chiede, con riferimento all’articolo 1, di verificare un eventuale conflitto di attribuzione con le regioni che potrebbe derivare dall’imposizione “alle aziende sanitarie di non procedere alla copertura di eventuali posti vacanti o carenze di organico prima del completamento dei procedimenti di ricollocazione del personale previsti dal comma 7”.
Sempre sull’art. 1 la Commissione chiede di valutare “se sopprimere il comma 6, che – prevedendo la possibilità per il Governo, sia pure a determinate condizioni, di dettare una disciplina suppletiva per attuare i nuovi principi introdotti dalla legge in materia di rapporto tra il Servizio sanitario nazionale, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, nel caso in cui la definizione degli accordi collettivi nazionali di riferimento non sopraggiunga nel termine stabilito – comprime, sia pure temporaneamente, la libertà di contrattazione delle parti”.
Ancora la Commissione chiede di “evitare di disciplinare nel dettaglio le competenze dell'unità di risk management”.
Passando alla dirigenza sanitaria e al governo clinico, chiede che siano riformulate una serie di disposizioni per evitare “di disciplinare nel dettaglio la materia” in particolare nella parte in cui interviene “sui requisiti per l'accesso all'incarico di direttore generale e sulle modalità di valutazione di tali requisiti”, riguardo “alle procedure per la verifica dei dirigenti medici e sanitari” e alla “disciplina per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa e di responsabile di struttura semplice” e alla parte che “disciplina la composizione e le competenze del collegio di direzione”. Con riferimento all’articolo 4 bis la commissione chiede poi di rivedere “le previsioni di una riserva di posti non superiore al 50 per cento dei posti messi a concorso” alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale.
Osservando l’art. 7 chiede di verificare “la compatibilità che prevede la possibilità di disporre la sospensione di procedure esecutive in caso di soggetto affetto da ludopatia” con il principio di ragionevolezza “anche alla luce delle garanzie costituzionali relative al diritto di azione in giudizio”.
 
Giustizia
Si chiede la riscrittura del comma 1 art. 3 in questo modo “l'esercente della professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve. In ogni caso, rimane fermo l'obbligo di cui all'articolo 2043 del codice civile”.
Passando poi all’esame sull’art. 7 la Commissione Giustizia suggerisce che in materia di divieto di vendita di alcolici ai minori siano premesse le seguenti parole: “Salvo che il fatto non costituisca reato”. La Commissione chiede poi un inasprimento per chi vende alcolici ai minori “Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 25000 euro con la sospensione per tre mesi dell'attività”.
 
Finanze
“Con riferimento alle previsioni di cui all'articolo 2, comma 1, lettere c) e d) – è la condizione della Commissione Giustizia – , concernenti la tracciabilità dei pagamenti delle prestazioni sanitarie, provveda la Commissione di merito a rafforzare l'efficacia di tale meccanismo di tracciabilità, stabilendo, nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali, modalità di incrocio tra i dati relativi ai pazienti visitati e gli estremi dei pagamenti, ovvero prevedendo l'istituzione di conti bancari o postali dedicati nei quali far affluire gli importi dei pagamenti”.
In merito all’istituzione di un apposito Fondo alimentato dai proventi dei giochi per garantire la copertura finanziaria ai Lea con riferimento alla prevenzione, cura e riabilitazione di chi soffre di ludopatia la Commissione segnala la “necessità di individuare una diversa modalità di copertura, in quanto l'ulteriore ricorso alle entrate derivanti dal settore dei giochi pregiudicherebbe la copertura di altre norme già in vigore”.
Infine sull’incremento di 4 milioni per il 2013 per l'acquisto di defibrillatori la Commissione segnala la “necessità di individuare una diversa modalità di copertura, in quanto tali aliquote di base, più volte incrementate nel corso degli anni, hanno raggiunto livelli già molto elevati, attestandosi attualmente, per le sigarette, al 58,50 per cento, e pertanto ulteriori aumenti delle stesse potrebbero determinare una caduta del relativo gettito, incentivando indirettamente il consumo di prodotti di contrabbando, atteso anche che già nel corso di quest'anno si registra una riduzione del volume di vendita delle sigarette”.
 
Ambiente
L’osservazione della Commissione chiede che i lavori di ristrutturazione e di costruzione di strutture ospedaliere prevedano “interventi di efficienza energetica in luogo degli interventi di risparmio energetico”.
 
Lavoro
La prima osservazione, dove si indicano i criteri da considerare nei percorsi che le regioni seguiranno per determinare l'accesso alla graduatoria del ruolo unico per le funzioni di Mmg è che siano aggiunte, per omogeneità con la normativa Ue queste parole: “dando altresì priorità alla formazione specialistica e all'esperienza professionale maturata”. Allo stesso tempo la Commissione Lavoro chiede che si introduca “un'ulteriore disposizione (possibilmente all'interno dell'elencazione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera e)), che stabilisca che – per l'accesso al ruolo unico per le funzioni di guardia medica, medicina dei servizi di urgenza e degli specialisti ambulatoriali – vengano riconosciute con carattere prioritario le esperienze professionali acquisite e la formazione specialistica dei soggetti interessati”.
Sopprimere il comma 6 dell’art. 1, che prevede una procedura sostitutiva che appare sostanzialmente derogatoria rispetto all'autonomia negoziale delle parti. In materia di procedura di pensionamento “nel prospettare un significativo aumento del limite massimo di età per i dirigenti medici e sanitari” la Commissione chiede che le parole: “Su proposta dell'interessato, con l'assenso dell'azienda” siano sostituite dalle seguenti: “Su proposta dell'azienda, acquisito l'assenso dell'interessato”.
Sopprimere anche la parte che prevede la possibilità di pensionamento anticipato con scivolo di 30 mesi  per i dipendenti del Ssn e riformulare o, meglio, sopprimere in quanto “appaiono poco coerenti rispetto alla disciplina generale che regolamenta le procedure concorsuali per le assunzioni di pubblici dipendenti e il regime del reclutamento di personale da parte delle pubbliche amministrazioni, che richiederebbe, in realtà, di evitare forme inadeguate di stabilizzazione del personale operante presso le predette strutture del Ssn, visto che sembrerebbe escludere una sostanziale trasformazione dei contratti di lavoro a tempo determinato in assunzioni a tempo indeterminato”.
 
Agricoltura
Parere favorevole con una sola osservazione e cioè che sia soppresso il comma dell’art. 8 quello che prevede che le bibite “debbono avere per ogni 100 cc. un contenuto di succo naturale non inferiore a gr. 12 o della quantità equivalente di succo concentrato o liofilizzato o sciroppato”.
 
Politiche dell'Unione europea
Sulla stessa linea gli interventi della Commissione Politiche Ue che chiede delle correzioni sulle bevande analcoliche, con riferimento al contenuto minimo di succo naturale non inferiore al 20 per cento quanto “contenuto nell'originario disegno di legge di conversione del Governo presentato alle Camere”. Altra osservazione modificare la disciplina nazionale per dare seguito alle contestazioni mosse all'Italia dalla Commissione europea con le procedure di infrazione per la non completa applicazione ai medici delle disposizioni nazionali di attuazione della direttiva relativa all'orario di lavoro, concernente la mancata valutazione, per la dirigenza medica e veterinaria, dei periodi di attività trascorsi dai medici alle dipendenze di un altro Stato membro dell'UE, prima di essere assegnati all'amministrazione sanitaria italiana”.
 
Attività produttive
Unica bocciatura in quanto nel nuovo testo dall’Affari Sociali è stato disatteso il parere della Attività produttive, espresso il 3 ottobre, che chiedeva all'innalzamento dell'obbligo di percentuale di succo di frutta nelle bevande dal 12 per cento al 20 per cento. Questo secondo la Commissione comprometterà l'industria italiana del settore e, in particolare, determinerà il blocco immediato degli impianti produttivi a causa delle modifiche che si renderanno necessarie alle ricette in conseguenza della nuova formulazione. La Commissione ribadisce  inoltre che i danni in termini di Pil rischiano di essere di diversi miliardi e in termini di occupazione potrebbero coinvolgere migliaia di lavoratori, con conseguenze negative anche sul bilancio dello Stato sia in riferimento alle minore entrate fiscali che ai maggiori costi sociali. 

12 ottobre 2012
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