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Sanità privata. La metà dei ricoveri a pagamento sono in Lazio (27%) e Lombardia (24%). Lo studio Sda Bocconi


Forte il distacco con le altre Regioni italiane, dove la quota non supera mai l’8%. Le aree più richieste sono quelle materno-infantile e ortopedico-chirurgica. I ricoveri a pagamento rappresentano, comunque, solo il 2,3% del totale dei ricoveri in Italia. I dati illustrati alla 50° Assemblea Aiop in corso da oggi a Venezia. LO STUDIO.

29 MAG - Lazio e Lombardia sono le due Regioni in Italia per ricoveri ospedalieri a pagamento, che rappresentano rispettivamente il 27% e 24% dei ricoveri totali nazionali a pagamento. Non solo: le due Regioni sono anche quelle che mostrano una maggiore propensione ai consumi sanitari privati ospedalieri (CPSh) da parte dei propri residenti, rispettivamente 5,5% e 3,1%. I dati arrivato da un progetto di ricerca che la sezione giovanile dell’Aiop (Associazione Italiana Ospedalietà Privata) ha affidato all’Osservatorio SDA Bocconi e i cui principali risultati sono illustrati oggi a Venezia nel corso della giornata di apertura della 50a Assemblea generale Aiop, che lancia un messaggio chiaro: “A pochi giorni dalla sigla del Patto della salute, Aiop auspica che il ruolo della sanità privata accreditata possa essere valorizzato a tutela del carattere universale e solidale del Ssn”.

Lo studio si è focalizzato sui consumi sanitari privati ospedalieri a partire dall’analisi dei ricoveri erogati a pagamento dalle strutture pubbliche e private (accreditate e non), ricordando anzitutto che le modalità di offerta dei ricovero a pagamento possono essere sintetizzate in quattro categorie: ricoveri in libera professione parziale in cui una parte del ricovero viene pagata dal paziente (tariffario aziendale) e una parte dal SSR (tariffa DRG regionale); ricoveri in libera professione parziale con differenza alberghiera a pagamento; ricoveri in libera professione totale o “ricoveri solventi” in cui il paziente paga interamente il costo del ricovero che include le varie voci di costo del ricovero (prestazioni mediche/chirurgiche, servizi sanitari di supporto – ad esempio, esami di diagnostica, laboratorio - , dei beni  - ad esempio, i farmaci - e dei servizi alberghieri) sulla base del tariffario aziendale; differenza alberghiera per cui il paziente paga solo i servizi alberghieri e il resto del ricovero è rimborsato dal SSR sulla base della tariffa DRG.

Emerge quindi che, sulla base dei flussi ministeriali relativi alle Schede di dimissione ospedaliera (SDO), l’insieme dei ricoveri a pagamento (totale o parziale) nel 2012 è di 234.855, circa il 2,3% di quelli totali. di cui il privato accreditato eroga il 54%, contro il 24% e 22% rispettivamente delle strutture pubbliche e private non accreditate. In particolare, le aree più rilevanti in termini di volumi di ricoveri a pagamento sono quella materno-infantile, che rappresenta il 18% del totale dei ricoveri, e l’area ortopedica chirurgica, che rappresenta il 15%. A

Come accennato, i due Ssr che erogano la maggiore quantità di ricoveri a pagamento sono Lazio (27%) e Lombardia (24%), con quote fortemente più alte di quanto avvenga nelle altre Regioni italiane. Infatti dopo di loro ci sono Campania ed Emilia Romagna con l’8%, poi Puglia con il 7%, Sicilia con il 6%, Piemonte e Toscana con il 5%, Veneto con il 4%, PA Trento, Friuli VG, PA Bolzano, Calabria, Abruzzo, Sardegna, Liguria con l’1%, zero in Umbria, Marche, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

Grande distacco anche rispetto alla propensione ai consumi sanitari ospedalieri privati, ma in questo caso il distacco è particolarmente accentuato per il Lazio. Se in questa Regione, infatti, la propensione da parte dei residenti è del 5%, in Lombardia si ferma al 3,1%. Scende al 2,8% nella PA di Trento, al 2,4% in Puglia, al 2% in Toscana, all’1,8% in Piemonte ed Emilia Romagna, all’1,7% in Campania e Sicilia, all’1,4% in Valle d’Aosta, all’1,2% in Veneto e nella PA di Bolzano, all’1% in Friuli VG, Liguria e Calabria, allo 0,9% in Basilicata, allo 0,8% in Abruzzo, allo 0,7% in Umbria, allo 0,6% nelle Marche, allo 0,5% in Sardegna e Molise.

La 50a Assemblea generale Aiop proseguirà ora i suoi lavori che si concluderanno sabato 31 maggio. Tre giornate ricche di eventi e contributi originali relativi ai temi “caldi” della sanità italiana. Oltre che dei futuri scenari sui consumi privati in sanità, si parlerà dell’utilizzo dei portali dedicati alle strutture ospedaliere, con la presentazione di una ricerca condotta dall’ISPO. A fare da padrone di casa il Presidente Nazionale di AIOP, professor Gabriele Pelissero. Le giornate assembleari si concluderanno sabato con una lezione magistrale del professor Massimo Cacciari.

29 maggio 2014
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