Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Gravidanza. Meno farmaci e cesarei se la mamma è bene assistita durante il travaglio

di Lisa Rapaport

La presenza del partner, ma anche di un amico o un buon infermiere durante tutto il periodo del travaglio, Massaggi, bagni alle gambe, ma anche il conforto del partner, di un amico o di un buon inferemiere durante tutto il periodo del travaglio si traducono in un minor utilizzo di analgesici e interventi chirurgici. I risultati da una revisione sistematica del Cochrane Database.

27 LUG - (Reuters Health) - Le madri che ricevono un supporto continuo durante il travaglio, sia esso da un partner, un amico o da qualcuno del personale ospedaliero, hanno meno probabilità di assumere analgesici o di dover partorire con interventi chirurgici, rispetto alle donne non sufficientemente seguite prima del parto. I risultati arrivano di una revisione sistematica degli studi presenti nel database Cochrane, condotta da Meghan Bohren, ricercatrice dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra.
 
Approcci positivi
Dal momento che un numero crescente di donne in molti Paesi partorisce negli ospedali, il sostegno continuo e costante durante il travaglio è diventato un'eccezione piuttosto che la norma. Questo tipo di supporto può includere diversi approcci come: parlare con le donne per lodarle e rassicurarle, offrire massaggi e bagni alle gambe e ai piedi per farle stare comode e sostenerle. "I trattamenti di sostegno durante il travaglio possono migliorare sia i processi fisiologici del parto sia la percezione delle donne sulla loro capacità di partorire", afferma Meghan Bohren autrice principale dello studio e ricercatore presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra, in Svizzera. "Questo può ridurre la necessità di un intervento ostetrico e migliorare anche le esperienze delle donne", ha aggiunto.
 
Lo studio
Per questa revisione, Bohren e colleghi hanno esaminato i dati provenienti da 26 studi precedentemente pubblicati, con dati relativi, in totale, a più di 15 mila donne che hanno partorito in varie circostanze in 17 Paesi. Alcune donne negli studi hanno ricevuto un sostegno continuo durante il travaglio da parte di partner, madri, amici o altri familiari, mentre altre hanno ottenuto questo supporto da infermieri, ostetriche, volontarie o da altre donne non appartenenti al personale dell’ospedale. Per prima cosa si è evidenziato che quando vi era un’assistenza continua durante il travaglio le madri avevano maggiori probabilità di partorire con parto vaginale, rispetto a quando l’assistenza non c’era. Inoltre, le donne che avevano ricevuto un supporto continuo avevano meno probabilità di utilizzare farmaci analgesici e tendevano ad avere un travaglio più breve.
 
E ancora, i neonati nati da madri che avevano ricevuto un supporto continuo avevano minori probabilità di ottenere punteggi più bassi al test di Apgar, che valuta nel complesso la respirazione e il benessere del neonato subito dopo la nascita. I ricercatori non hanno tuttavia riscontrato differenze nelle probabilità che i bambini fossero ammessi alla terapia intensiva o allattati dopo due mesi a seconda che le madri ricevessero o meno un supporto continuo per il parto.
 
Va anche aggiunto che i vantaggi ottenuti dal sostegno costante al parto sono stati più pronunciati nei Paesi ad alto reddito che nelle nazioni meno ricche e non esistono prove sufficienti per determinare quanto l’assistenza avesse aiutato madri e bambini in Paesi a basso reddito: dunque questo sarebbe un aspetto da approfondire. Tuttavia rimane il dato positivo della minore richiesta di farmaci e interventi chirurgici per le donne che avevano ottenuto un’assistenza costante.
 
Fonte: Cochrane Database Syst Rev 2017
 
Lisa Rapaport
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni) 

27 luglio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy