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“Doppio trasloco” per Ema. Dovrà lasciare Londra entro il 30 marzo 2019, ma la sede definitiva di Amsterdam non sarà pronta prima di novembre. E così, per almeno 7 mesi, sarà costretta ad andare in una location provvisoria


Prima riunione del Consiglio di amministrazione dell'Agenzia europea dei medicnali dopo l'assegnazione della nuova sede. Ema e autorità olandesi stanno già collaborando per una governace comune che gestisca tuttte le problematiche connesse con il trasferimento. Obiettivo garantre la continuità del lavoro dell'agenzia. Nessuno lo dice, ovviamente, ma il doppio trasloco sarà innegabilmente un problema in più da affrontare.

15 DIC - Mentre i ritardi denunciati in questi giorni sulla stampa in riferimento alla disponibilità della nuova sede Ema di Amsterdam stanno alimentando le speranze dell’Italia (al momento poco fondate, a dire il vero) su una possibile rivincita a tavolino di Milano, l'Ema e il Governo olandese stanno già lavorando per il prossimo trasferimento.
 
Ne dà conto oggi la stessa Agenzia europea dei medicinali che ha reso noto che una delegazione del governo olandese ha partecipato a una parte dei lavori del primo Cda dell’Agenzia dopo la decisione sulla nuova sede di Amsterdam.
 
L'EMA ha ora poco più di 15 mesi per prepararsi al trasloco con l’obiettivo di prendere possesso della nuova sede al massimo entro il 30 marzo 2019.
 
Ma che qualcosa nel timing non funzioni deve essere comunque emerso perché, è la stessa Ema a riferirlo, la nuova sede di Palazzo Vivaldi ad Amsterdam (in foto il rendering dell'edificio), indicata nella proposta dell’Olanda, non sarà pronta prima del novembre del 2019, tant’è che il governo olandese ha già detto di essere già allertato per garantire una sede temporanea che sarà disponibile a partire da gennaio 2019 o anche prima, se l’Ema lo richiederà.
 
Secondo gli accordi presi nel giugno scorso dai Paesi europei sul trasferimento dell'Ema a seguito della Brexit, era infatti stato stabilito che esso sarebbe dovuto avvenire in modo tale che l'Agenzia potesse avere totale disponibilità degli uffici entro la data del recesso del Regno Unito dalla Ue, data indicata dal premier britannico Theresa May per le ore 23:00 locali del 29 marzo 2019.
 
Quindi, a meno di ulteriori ritardi rispetto al timing comunicato dall'Olanda (ieri Lorenzin riferiva di indiscrezioni che parlavano addirittura di maggio 2020) per la messa a disposizione di Palazo Vivaldi, e cioé il mese di novembre 2019, ci sarà come minimo una finestra di 7 mesi durante i quali i quasi 900 membri dello staff Ema dovranno stare in una sede provvisoria in attesa di prendere finalmente possesso della "nuova casa", affrontando a tutti gli effetti un "doppio trasloco".
 
In ogni caso, come dicevamo, Ema e autorità olandesi hanno iniziato a confrontarsi su molti aspetti legati al trasferimento ed è stato già raggiunto un accordo sulla struttura di governance comune dei problemi da affrontare in tutte le fasi del trasferimento, con particolare attenzione alle necessità del personale e al fatto di garantire che non vi sia alcuna interruzione nel lavoro corrente dell’Agenzia.
 

15 dicembre 2017
© Riproduzione riservata

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