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Reclutamento medici stranieri. Per Benazzato (Anaao) la Regione distrae l’opinione pubblica dalle sue colpe

Per il segretario regionale dell’Anaao, in Veneto c’è un numero tale di specializzandi che “se non risolverebbero il problema della carenza dei medici, sicuramente tamponarlo”. Ma la Regione avrebbe messo in moto una rappresentazione per “far intendere all’opinione pubblica che sta facendo tutto il possibile per affrontare questa emergenza. Ma lo ha fatto molto tardivamente dopo anni di una politica di patologico e rovinoso rigore e risparmio caratterizzata da una particolare attenzione per il privato”.

di Endrius Salvalaggio
29 APR - “Medici specialisti, o quasi specialisti, in Veneto ci sono; ma allora perché in Regione si stanno attivando per l’ingaggio di specializzandi dell’ultimo anno di corso dalla Romania o addirittura neolaureati? “In Italia oggi giorno gli specializzandi iscritti all’ultimo anno sono circa 6.200/6.300 – spiega il Segretario dell’omonimo sindacato per il Veneto, Adriano Benazzato – ed a questi si devono aggiungere, con l’inizio del prossimo anno accademico 2019/2020, altri 6.200/6.300 specializzandi per un totale di circa 12.500. In Veneto, gli specializzandi iscritti all’ultimo anno sono attualmente circa 500 oltre ad altri 90 finanziati con le borse di studio regionali. Con questi numeri si potrebbe, se non risolvere il problema della carenza dei medici nel Servizio Sanitario Regionale, sicuramente tamponarlo!”.

Ma allora perché la politica veneta si è attivata per ingaggiare medici oltre confine, addirittura pubblicizzando nei media questa iniziativa? Peraltro iniziativa non nuova, già sperimentata della AULSS 2 Marca Trevigiana?  “Sono sempre più convinto che la Regione Veneto -  continua Benazzato – voglia far intendere all’ opinione pubblica che sta facendo tutto il possibile per affrontare questa emergenza della carenza di medici nel Servizio Sanitario Regionale, ma lo ha fatto molto tardivamente dopo anni ed anni di continui tagli all’insegna di una politica di patologico e rovinoso rigore e risparmio che è ormai a tutti evidente, caratterizzata comunque da una particolare attenzione per il privato accreditato a scapito del pubblico. Questo indicano con chiarezza i fatti, i comportamenti ed i numeri prodotti dalla regione”.

 In queste ultime settimane ci sono stati diversi botta e risposta tra la Regione Veneto ed il sindacato Anaao Assomed con “l’accusa” da parte di Palazzo Balbi che, proprio a causa del “carattere” della stessa associazione, non è stato possibile affrontare un dialogo costruttivo, danneggiando cosi, per colpa del sindacato tutta la categoria dei medici. Accusa che è stata immediatamente respinta al mittente conclude Benazzato, che dichiara: “le relazioni sindacali al livello regionale sono da molto tempo ai minimi termini, per non dire assenti, per responsabilità e volontà della stessa Regione che peraltro non ha più convocato dal mese di giugno 2018 a Venezia le organizzazione sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria. Questo comportamento o fatto si commenta da solo e la dice lunga sul livello di attenzione, considerazione e rispetto istituzionale della Regione Veneto nei riguardi delle nostre organizzazioni sindacali. Se la Regione Veneto vuole realmente dialogare con noi e la nostra collaborazione, che peraltro non ci è mai stata richiesta in questi mesi e noi non abbiamo mai negato, allora ci convochi quanto prima al tavolo sindacale regionale ed avvii una nuova stagione di normalizzazione delle relazioni sindacali fondate sul reciproco rispetto istituzionale”. Continua il botta e risposta fra Regione Veneto e Anaao sia a livello regionale che a livello nazionale.

Endrius Salvalaggio

29 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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