Uda (Egualia): “Servono interventi strutturali per ridare gambe al sistema”
E' quanto ha spiegato Michele Uda, Direttore generale di Egualia nel corso delle presentazione dell’edizione 2021 dell’“Osservatorio sul sistema dei farmaci generici”, realizzato dalla Società di studi economici Nomisma per Egualia (già Assogenerici), secondo il quale il reshoring è sicuramente un pezzo importante del percorso all’interno del quale il sistema farmaceutico si sta muovendo, ma bisogna anche guardare al sistema produttivo in una visone d’insieme in cui tutte le fasi, da quella della Ricerca & Sviluppo fino alla immissione in commercio di un equivalente quando un brevetto è scaduto, sono essenziali e ognuna ha la necessità di essere guardata nelle giusta considerazione.
"Mi auguro – ha spiegato – che possa nascere dal dibattito che si è aperto in Europa un risultato concreto vale a dire un progetto che metta la farmaceutica al centro e dia alle imprese la possibilità di accedere a finanziamenti, anche a fondo perduto e nelle proporzione che bisognerà verificare, con una durata di almeno tre-cinque anni. Una durata minima per poter costruire o ristrutturare le produzioni nel nostro Paese e dentro la quale devono rimanere tutte le procedure autorizzative da rimodulare”.
Uda ha indicato quindi una ripartenza del settore in tre mosse: un supporto concreto all’attività produttiva, una necessaria revisione del sistema di formazione del prezzo sia sul fronte delle gare pubbliche regionali, ma anche a livello centrale; e infine un ripensamento delle procedure di acquisto che consentano, una volta riavviata o avviata ex novo la produzione di principi attivi e farmaci, sostenibilità nel tempo.
Infine, servono cambiamenti normativi. Per Il Dg di Egualia bisogna puntare innanzitutto su alcune trasformazioni procedurali, "un percorso che Aifa ha coraggiosamente intrapreso, ma che richiede significativi passi avanti”.
16 Novembre 2021
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