Figli di genitori separati. Cuccu (Idea Sardegna): “Necessario affrontare il tema sugli assegni di mantenimento”

Figli di genitori separati. Cuccu (Idea Sardegna): “Necessario affrontare il tema sugli assegni di mantenimento”

Figli di genitori separati. Cuccu (Idea Sardegna): “Necessario affrontare il tema sugli assegni di mantenimento”
Numerosi i casi nell’isola di genitori separati o divorziati affidatari, anche in via condivisa, che sono in grande difficoltà economica e di figli minori che non riescono ad ottenere l'assegno di mantenimento stabilito dall'autorità giudiziaria. Cuccu sollecita la calendarizzazione della Pdl che ha presentato a tutela dei minori: “L’obiettivo è realizzare un intervento organico a sostegno dei minori affidati”. IL TESTO

I figli minori di genitori separati devono poter ricevere maggiori tutele, con nuovi interventi che devono poter trovare accoglimento ed azione anche da parte delle istituzioni regionali sarde. A pensarlo e prendere l’iniziativa è la segretaria della commissione Salute e Politiche sociali Carla Cuccu (Idea Sardegna), che interviene tra i banchi del Consiglio regionale per sollecitare la calendarizzazione della proposta di legge di cui è prima firmataria, presentata nello scorso ottobre, e che prevede la possibilità di anticipare l’assegno di mantenimento, a tutela del minore, da parte della Regione al genitore o al soggetto affidatario.

“Le cronache quotidiane – spiega Carla Cuccu che ha contattato Quotidiano Sanità per sensibilizzare sull’attenzione al problema – sempre più spesso segnalano lo stato di grande difficoltà economica in cui versano i genitori separati o divorziati affidatari, anche in via condivisa, di figli minori che non riescono ad ottenere l’assegno di mantenimento stabilito dall’autorità giudiziaria. Il numero delle denunce per tale ‘delitto’ è in costante aumento. È un dato sul quale non possiamo rimanere indifferenti e che deve invece far riflettere: dimostra come il problema non può più essere sottaciuto anche perché l’eventuale condanna non determina il soddisfacimento economico della pretesa. Quest’ultimo può essere ottenuto, infatti, soltanto promuovendo una fin troppo lunga azione civile sempre che l’obbligato al mantenimento abbia un patrimonio aggredibile”.

“Vista l’importanza del tema, tenuto conto anche dei dati relativi alla nostra regione – prosegue la segretaria di commissione -, sollecito alla commissione Salute e Politiche sociali di cui sono componente la calendarizzazione della proposta di legge che ho presentato oltre due mesi fà con l’obiettivo concreto di realizzare un intervento organico a sostegno dei minori affidati, laddove si verifichi un comprovato stato di disoccupazione o sotto-occupazione del genitore affidatario che non riesca ad ottenere, per qualunque motivo, quanto imposto all’altro genitore, sia in sede di provvedimenti temporanei ed urgenti che di sentenza (anche provvisoria), a titolo di mantenimento”.

“Un intervento istituzionale questo che è necessario concretizzare in tempi chiaramente ragionevoli, nel breve periodo – sottolinea Cuccu -. Sul tema hanno legiferato già da tempo anche la Valle d’Aosta, il Friuli-Venezia Giulia, Trento e Bolzano e, in maniera più generica, anche la Liguria. In particolare, la legge della Provincia Autonoma di Bolzano è stata impugnata dal Consiglio dei ministri, che contestava la competenza statale esclusiva sui rapporti familiari. Ma in realtà la Corte costituzionale si è espressa sul tema, confermando la legittimità dell’impostazione della legge perché l’intervento pubblico da parte della Regione viene ricondotto alla nozione di assistenza pubblica, materia certamente di competenza della Provincia autonoma di Bolzano e quindi anche della Regione Autonoma della Sardegna”.

Riguardo le risorse pensate per l’attuazione di questi interventi a tutela dei minori e sulle modalità che riguarda l’assegnazione del contributo, la Consigliera puntualizza: “Lo stanziamento che ho previsto per l’attuazione della legge è di 2.500.000 per il 2023 e altrettanto per il 2024. L’intervento regionale dovrà poi essere coordinato da un apposito comitato regionale di vigilanza e delegato ai competenti assessorati comunali, che dovranno a loro volta raccogliere le domande e trasmetterle al comitato regionale entro dieci giorni. Il beneficiario riceverà quindi un importo pari all’assegno di mantenimento stabilito col provvedimento giudiziale nel caso in cui il genitore affidatario sia privo di reddito o con reddito netto mensile pari o inferiore 1.500 euro. L’erogazione avrà una durata di dodici mesi, ma potrà essere rinnovata per identici periodi qualora sia data dimostrazione del perdurante stato di bisogno e del permanere delle condizioni previste dalla legge”.

“Ricordo inoltre ancora una volta e su questo continuerò ad insistere – conclude Carla Cuccu –, che è necessario che il Consiglio regionale nomini al più presto il Garante per l’Infanzia. L’incarico continua ad essere vacante ormai da quasi tre anni, ho sollecitato (inserisci link: https://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=102844 ) a più riprese la Presidenza del Consiglio regionale, ma sembra che il tema dei minori non sia tra le priorità del presidente Pais”.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

17 Gennaio 2023

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