Decreto PA. Fedriga: “Regioni escluse, necessario un confronto con il Governo”

Decreto PA. Fedriga: “Regioni escluse, necessario un confronto con il Governo”

Decreto PA. Fedriga: “Regioni escluse, necessario un confronto con il Governo”
Fedriga denuncia l’assenza, nel provvedimento approvato lo scoro 19 febbraio dal Consiglio dei Ministri, di misure necessarie per garantire maggiore flessibilità nel reclutamento del personale per le amministrazioni regionali e per il settore sanitario. Chiesto un confronto a Zangrillo e Giorgetti per trovare soluzioni condivise che garantiscano un’equa distribuzione delle risorse e una maggiore competitività del settore pubblico locale.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha inviato una nota ufficiale al Governo esprimendo forti perplessità sul Decreto Legge PA, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 19 febbraio. Fedriga denuncia l’assenza di misure necessarie per garantire maggiore flessibilità nel reclutamento del personale per le amministrazioni regionali e per il settore sanitario.

Secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia, il provvedimento non accoglie le richieste avanzate dalle Regioni, come l’estensione della previsione contenuta nell’articolo 3-ter, comma 4-bis, del DL 44/2023, che avrebbe permesso un incremento al 20% delle facoltà assunzionali esercitabili per i contratti di apprendistato. Questa mancata previsione, sottolinea Fedriga, incide negativamente sulla capacità delle amministrazioni locali di garantire servizi efficienti alla collettività.

Altro punto critico evidenziato nella nota riguarda la progressiva armonizzazione dei trattamenti economici per le sole Amministrazioni Centrali, che, secondo Fedriga, crea un’ulteriore disparità tra il personale statale e quello regionale e sanitario. “Questa scelta – si legge nella comunicazione – aumenta il gap di competitività tra i diversi comparti della Pubblica Amministrazione”.

Un’ulteriore criticità riguarda la legge di bilancio 2025, che destina i risparmi ottenuti dalle assunzioni inferiori al limite di turnover all’incremento delle risorse per il salario accessorio. Tuttavia, tale norma non include le Regioni e la Sanità, una scelta che Fedriga giudica penalizzante per gli enti territoriali.

Alla luce di queste problematiche, il presidente della Conferenza delle Regioni ha chiesto al Governo di avviare un confronto per individuare interventi correttivi e ha confermato la disponibilità delle Regioni a un incontro. La richiesta è stata indirizzata al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, e al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, con copia per conoscenza al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

L’auspicio delle Regioni è che il Governo accolga la richiesta di dialogo, così da trovare soluzioni condivise che garantiscano un’equa distribuzione delle risorse e una maggiore competitività del settore pubblico locale.

03 Marzo 2025

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