La Commissione Sanità del Consiglio regionale delle Marche ha votato all’unanimità la proposta di legge istitutiva della Consulta delle professioni sanitarie. La proposta di legge, ad iniziativa dei consiglieri del gruppo FdI, primo firmatario Nicola Baiocchi, è finalizzata all’istituzione di un organismo di partecipazione e confronto dei soggetti che operano nel servizio sanitario regionale.
La legge, il cui iter prevede il passaggio al Crel (Consiglio regionale dell’Economia e del Lavoro) e il successivo in Aula per l’approvazione definitiva, indica in tredici unità la composizione della istituenda Consulta. Nello specifico entreranno a farne parte cinque rappresentanti designati da ciascuno degli Ordini delle professioni infermieristiche provinciali, due designati dall’Ordine regionale della professione di osterica, cinque designati dall’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, uno designato dall’Ordine della professione di fisioterapista. La legge prevede la possibilità di delega tra rappresentanti.
Sarà la Giunta regionale a definire le modalità di costituzione della Consulta sentita la Commissione assembleare competente.
Soddisfazione da parte dell’Opi di Ancona: “La legge regionale 17/2010 l’aveva previsto addirittura 15 anni fa ma ora è vicina a diventare realtà”, dice in una nota. “Il compito della consulta – spiega Giuseppino Conti, presidente di Opi Ancona – sarà quello di fornire il necessario supporto alla funzione programmatoria ed organizzativa regionale, per l’adeguatezza della risposta ai nuovi bisogni della popolazione”.
In attesa della conclusione dell’iter legislativo e quindi della prima convocazione della Consulta “garantisco che ci faremo sentire – assicura Conti – con lo spirito propositivo di un Ordine come quello degli Infermieri che rappresenta 4mila professionisti in provincia di Ancona e 12mila nelle Marche, ma sicuramente lo salutiamo come un passo avanti in termini di condivisione e ascolto auspicato da anni e ora prossimo a concretizzarsi”.
“Puntiamo – spiega Conti – a sostenere il diritto alla salute che non va solo garantito ma fatto crescere attraverso azioni che tutelino le persone e le mettano nella condizione di accedere a servizi sempre più mirati e rispondenti alle proprie esigenze considerando l’aumento dell’età media dei cittadini”.
“L’auspicio – conclude Conti – è che si inverta una tendenza che vede la categoria degli Infermieri soffrire delle condizioni di lavoro difficili per gravi carenze di organico, nelle Marche mancano almeno 1.000 infermieri, turni estenuanti, prospettive di carriera quasi inesistenti, stipendi bassi. Secondo gli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Regione Marche il prossimo passo deve essere quello di procedere con analoga celerità anche all’adeguamento dell’Art. 36 della l.r. 19/2022, in ottemperamento alla l. 251/2000, sia per la giusta valorizzazione delle professioni infermieristiche (e sanitarie), sia per consentire la corretta governance dei sistemi ospedalieri e territoriali, tenuto conto degli indirizzi del DM 70/2015 e del DM 77/2022”.