Scadenza Triennio Ecm. Negri (Fno Tsrm e Pstrp): “Il nodo è recuperare chi non si è mai formato, prima di rischi concreti. Formazione è fondamentale per noi e i pazienti, va focalizzata su competenze”

Scadenza Triennio Ecm. Negri (Fno Tsrm e Pstrp): “Il nodo è recuperare chi non si è mai formato, prima di rischi concreti. Formazione è fondamentale per noi e i pazienti, va focalizzata su competenze”

Scadenza Triennio Ecm. Negri (Fno Tsrm e Pstrp): “Il nodo è recuperare chi non si è mai formato, prima di rischi concreti. Formazione è fondamentale per noi e i pazienti, va focalizzata su competenze”
Tra il 25 e il 30% degli iscritti agli Ordini TSRM e PSTRP deve completare l’obbligo formativo entro fine anno, ma preoccupano i professionisti che non si sono mai formati. Con Iacopo Negri, membro del Comitato centrale e delegato alla Formazione ECM della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, parliamo delle strategie di recupero, dell’evoluzione digitale della formazione e della questione assicurativa.

Una situazione ancora frammentata quella che caratterizza gli iscritti agli Ordini delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, a meno di sei mesi dal termine della scadenza del triennio ECM 2023-2025. Nello specifico, secondo gli ultimi dati della Federazione, tra il 25 e il 30% dei professionisti deve ancora completare l’obbligo formativo. L’obbiettivo è ovviamente quello di portare la maggior parte degli iscritti ad una situazione di regolarità prima del 2026, anno in cui l’adempimento dell’obbligo ECM andrà ad influire sulla copertura assicurativa in caso di contenzioso. Resta urgente però, secondo la Federazione, rimarcare il vero ruolo della formazione continua: garantire un’assistenza di primordine ai pazienti.

“Al momento circa il 25-30% non ha assolto l’obbligo formativo – spiega il dottor Iacopo Negri, membro del Comitato centrale e delegato alla Formazione ECM della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione -. Di questi, circa il 20% non ha fatto neanche un credito. Questo sarà probabilmente il problema principale che noi e tutte le Federazioni dovremo affrontare: ovvero come spingere quelli che non hanno fatto alcuna formazione, e come risolvere queste problematiche”.

Una prima azione è stata messa in campo di recente, chiarisce Negri, con l’invio di una circolare ai singoli Ordini, avvisandoli di controllare la formazione dei singoli iscritti. “A settembre – prosegue – faremo un punto zero sul discorso formazione, coinvolgendo i Presidenti degli Ordini, i loro delegati alla formazione, CoGeApS e il nostro partner tecnologico. Ne dovremo uscire con strategie convincenti per risolvere il problema e per far comprendere agli iscritti che la formazione è fondamentale per loro, ma soprattutto per i pazienti”.

E sul fronte assicurativo? Servirà il 70% dei crediti ECM del triennio 23-25 per non essere a rischio a partire dal 2026. Negri sottolinea l’importanza del tema, anch’esso contenuto nella circolare agli Ordini. Sappiamo quanto la questione sia fondamentale e sicuramente l’esperienza che abbiamo avuto con l’aumento della litigiosità e della gravità delle cause ci aiuta a rimarcarlo. Sarebbe però utile riflettere – aggiunge – sull’adottare un sistema premiante: per esempio, con una riduzione del premio assicurativo per il professionista virtuoso. Potrebbe risultare più efficace nel promuovere la formazione rispetto a un sistema sanzionatorio che, in un Paese come il nostro, rischia poi di innescare cause giudiziarie lunghe e complesse”.

Qualche critica anche per la nuova delibera 1/25 della Commissione nazionale per la Formazione continua, che ha introdotto la possibilità (fino al 31 dicembre 2028) di recuperare tutti i trienni passati non in regola, fino al 2014. “Il discorso della compensazione ha funzionato in passato – ricorda Negri – qualcuno è riuscito a spalmare i crediti su più trienni. Tuttavia, rimane il problema principale: cosa fare con chi non ha fatto nessuna formazione? Chi non ha mai fatto formazione dovrebbe totalizzare qualcosa come 750 crediti in soli tre anni. Insomma, diventa difficile. Inoltre, se in tre anni si possono colmare 10 anni di mancata formazione, siamo sulla strada giusta?”.

Con l’arrivo di un nuovo triennio ECM (2026-2028), in cui ci sarà una possibilità di recupero così estesa, Negri si augura che per le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione venga valutato il superamento di alcuni limiti. “Innanzitutto, si dovrebbe capire come potrebbero essere valutati i corsi fatti all’estero. Inoltre, bisognerebbe collegare in maniera più coerente il valore in crediti ECM alla durata e alla qualità del corso” spiega. Sulle tematiche auspica una maggiore aderenza dei corsi proposti alle effettive esigenze degli iscritti: “Vorremmo corsi più calati nella quotidianità, ritagliati su ciò che un professionista affronta ogni giorno nel proprio lavoro. Anche questo potrebbe essere un incentivo importante a formarsi e ad affrontare meglio le sfide della professione”. Un mutamento che potrebbe anche movimentare proprio quei professionisti che finora si sono mantenuti pericolosamente fuori dal sistema formativo, e che ora potrebbero rischiare gravi conseguenze per la loro vita lavorativa.

Lancia inoltre una richiesta per il dossier formativo 26-28: “Per la Federazione l’intelligenza artificiale è un tema da cui non si può più prescindere, è uno strumento giornaliero per tanti professionisti della Salute già ora. Andrebbe inserito nel dossier formativo e reso comprensibile per una larga platea”. Da qui, un secondo passo più ambizioso: “Collegare l’intelligenza artificiale alle competenze specifiche di ciascuna professione – insiste Negri – favorirebbe non solo l’aggiornamento, rendendolo più attuale, ma renderebbe probabilmente anche più attrattivi i corsi di formazione, che finora risultano ancora un po’ distanti, talvolta trattano tematiche troppo generiche o lontane dalla pratica quotidiana”.

La Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione guarda al futuro e alle trasformazioni della Sanità con fiducia, disegnando una formazione che si muove di pari passo, senza mai dimenticare il paziente. Per Negri la strada per recuperare gli inadempienti è fatta di formazione specializzata, grande investimento sul miglioramento delle competenze e un passo deciso verso il connubio con il digitale.

Gloria Frezza

Gloria Frezza

17 Luglio 2025

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