Ccnl Funzioni Centrali 2022-2024. Firmata l’ipotesi di accordo

Ccnl Funzioni Centrali 2022-2024. Firmata l’ipotesi di accordo

Ccnl Funzioni Centrali 2022-2024. Firmata l’ipotesi di accordo
“Questo contratto avvicina i sanitari delle Funzioni Centrali al trattamento economico e normativo del Ssn e consente a tutta la Dirigenza di ridurre drasticamente i tempi per i rinnovi contrattuali” spiegano Norcia e Cavallero dell’Anmi Assomed Sivemp Fpm e  della  Cosmed

“È stata sottoscritta, il 29 luglio, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto della Dirigenza delle Funzioni centrali. Si tratta del primo Contratto riguardante la Dirigenza per la tornata contrattuale 2022-2024, dopo che nel gennaio scorso è stato siglato il contratto del comparto. Adesso inizia l’iter di certificazione e controllo previa approvazione del Consiglio dei Ministri, Corte dei Conti e successiva firma definitiva del contratto. Si ritiene che il contratto sarà esigibile tra ottobre e dicembre di quest’anno.

È quanto spiegano in una nota Gabriele Norcia Segretario Nazionale Anmi Assomed Sivemp Fpm e Giorgio Cavallero Segretario Generale Cosmed

Le principali istanze di Anmi Assomed Sivemp Fpm sono state recepite.
In particolare:
– Il Contratto ha riportato fedelmente tutte le disposizioni previste dalla legge di bilancio per il 2025, tra cui l’estensione dell’indennità di esclusività di rapporto ai Dirigenti di AIFA e INAIL (equiparata ai valori già previsti per I Dirigenti del Ministero della salute), nonché l’inserimento della stessa indennità nelle voci utili per il Trattamento di fine rapporto e del Trattamento di fine servizio per tutti i Dirigenti delle Funzioni centrali.
– L’indennità di specificità medica e veterinaria è stata incrementata di 685 euro annui lordi per il Ministero della salute e di 769 euro annui lordi per i professionisti medici EPNE. In tal modo, la suddetta indennità risulterà uguale per tutti i medici e veterinari delle funzioni centrali, nonché della stessa entità di quella attualmente in godimento nel SSN.

– Un’indennità di specificità sanitaria è stata istituita per i dirigenti sanitari chimici, farmacisti, biologi e psicologi, come già previsto dall’ultimo CCNL della Dirigenza sanitaria. Detta indennità avrà un importo annuo lordo pari a 600 euro, con le stesse prerogative dell’indennità di specificità medica e veterinaria. Sebbene tale importo non sia identico a quello dei Dirigenti sanitari non medici del SSN, per la mancanza di risorse in questo contratto, la novità consente comunque di impostare un percorso di impegno sindacale e di crescita futura.
– Sono state privilegiate le voci stipendiali fisse, con aumento del tabellare e della posizione fissa che, unitamente alle indennità di specificità, costituiscono elementi retributivi garantiti, a godimento immediato, senza ulteriori passaggi in contrattazione decentrata. In allegato riportiamo le tabelle, con le cifre declinate nel dettaglio, degli aumenti e degli arretrati. A tal proposito, facciamo osservare che una parte significativa degli aumenti contrattuali (pari al 6 % complessivamente) è stata erogata come acconto ed è già in godimento (con le voci indennità di vacanza contrattuale o anticipo rinnovo contrattuale, che verranno riassorbite e sostituite dai nuovi valori previsti dal contratto).
– Sono state recepite anche le norme previste dal recente Decreto P.A. in ordine alla possibilità delle Amministrazioni di implementare i fondi per la contrattazione decentrata, per i Ministeri si tratta degli incrementi previsti dal Decreto a decorrere dal 1.1.2025 per le altre Amministrazioni persiste il tetto “Madia” e pertanto l’incremento può avvenire solo per ripristinare quel limite.

– Un intero articolo del contratto è stato dedicato all’aggiornamento della disciplina del trattamento di trasferta dei Professionisti, con un incremento della previsione di spesa per i rimborsi pasto, da 44 a 53 euro al giorno, per trasferte di durata superiore alle 12 ore.
– Quanto previsto dall’art. 18, comma 1 del CCNL del comparto Funzioni Centrali sulla possibilità di articolare l’orario di lavoro su base volontaria in 4 giorni a settimana, è stato riportato anche per la Dirigenza e i Professionisti con orario di lavoro, sia pur a livello sperimentale e con importanti limitazioni. Si tratta di un primo fondamentale passo verso l’estensione senza vincoli e a tutta la Dirigenza di tale possibilità e il superamento di una pregiudiziale preclusione ad affrontare questa innovazione.
– Sono state implementate le relazioni sindacali con maggiore attenzione alla compatibilità della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

– È stata confermata per tutta la Dirigenza la possibilità del lavoro agile nelle forme attualmente previste.
– Analogamente a quanto è stato già previsto per il comparto, il CCNL ha recepito l’erogazione dei buoni pasto durante i giorni di smart working per la Dirigenza sanitaria e i Professionisti soggetti all’orario di lavoro di cui all’art. 56 del CCNL 2016-2018. Questa Associazione ha comunque precisato con una nota a verbale che ritiene doveroso corrispondere la medesima erogazione a tutti i Dirigenti. Infatti, a nostro avviso, al Dirigente che ha effettuato almeno 6 ore lavoro, compete, come per tutte le altre figure professionali, una pausa con relativo buono pasto.

– Come già previsto per il Comparto, è stato ottenuto un aumento di 2 ore (da 18 a 20) del contingente orario annuale di permessi retribuiti per visite e accertamenti diagnostici per i dipendenti ultrasessantenni.
– È stata ribadita, con possibilità di valorizzazione, la funzione di tutoraggio dei neo assunti.
– Dopo due contratti è stato migliorato il trattamento economico del distaccato sindacale che potrà mantenere tutta l’indennità di esclusività di rapporto durante periodo di distacco.
– Ribadita in una dichiarazione congiunta l’impegno ad armonizzare per tutti i professionisti dell’area medica EPNE gli istituti economici e normativi.

“Alcune nostre richieste – hanno concluso – non sono state recepite nel contratto nazionale, ma sono comunque ottenibili in contrattazione decentrata. Il contratto è stato sottoscritto da 6 sigle rappresentative del 81,9% del tavolo, non ha firmato la CGIL (rappresentativa del 7,3%) mentre UIL (rappresentativa del 10,8%) si è riservata di prendere una decisione nelle prossime ore. Questo contratto avvicina i sanitari delle Funzioni Centrali al trattamento economico e normativo del SSN e consente a tutta la Dirigenza di ridurre drasticamente i tempi per i rinnovi contrattuali. Auspichiamo una sollecita apertura del contratto 2025-27 nonché il rispetto dei tempi previsti per la contrattazione decentrata”.

30 Luglio 2025

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