Parte la 15ª edizione di FrecciaRosa, il progetto promosso dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane, sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il patrocinio del Ministero della Salute. Lo slogan di questa edizione è “la prevenzione da 15 anni viaggia con noi”.
Per tutto il mese di ottobre, i treni del Gruppo FS attraverseranno l’Italia, comprese le isole maggiori, trasformandosi in luoghi di incontro e di salute. A bordo, medici specialisti e volontari offriranno consulenze gratuite rivolte a donne e uomini; in base all’età e alla valutazione medica, sarà possibile effettuare anche visite senologiche ed ecografie di supporto, per un corretto indirizzamento agli approfondimenti previsti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Accanto alle attività di prevenzione oncologica, l’iniziativa valorizza l’approccio One Health, sottolineando il legame tra salute individuale, ambiente e comunità, e rafforza la cultura della prevenzione promuovendo stili di vita sani.
Anche quest’anno torna il Vademecum della Salute, realizzato con la supervisione scientifica del Ministero della Salute, della Fondazione IncontraDonna e di numerosi professionisti. Distribuito gratuitamente sui treni, nelle Freccia Lounge e scaricabile dal sito www.incontradonna.it, rappresenta uno strumento pratico e immediato per avvicinare i cittadini alla prevenzione. Novità di questa edizione è il sostegno a un progetto di ricerca sul tumore del seno, testimonianza concreta dell’impegno della Fondazione anche sul fronte scientifico.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea: “Da quindici anni questa virtuosa iniziativa, insieme ai medici e ai volontari che vi partecipano, attraversa in treno l’Italia offrendo visite mediche gratuite e divulgando informazioni utili per rafforzare la prevenzione del tumore al seno. Non c’è farmaco più potente della prevenzione per migliorare la qualità della vita delle persone. Proseguiamo con visione e determinazione su questa strada, consolidando un approccio proattivo e collaborativo per coinvolgere maggiormente i cittadini e sensibilizzarli a prendersi cura della propria salute, anche quando si sta bene”.
“Sono 53mila le diagnosi l’anno di tumore alla mammella” in Italia, “ma c’è un tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dell’88% e che supera il 90% quando la malattia è individuata negli stadi iniziali grazie a medici, operatori, ricercatori. Ricordo che siamo un punto di riferimento per le Breast Unit, grande intuizione del nostro Paese”. Ha detto il Ministro.
Schillaci ha ribadito che serve “migliorare l’adesione allo screening mammografico. Stiamo sperimentando con alcune Regioni un allargamento della fascia d’età, dai 45 ai 74 anni. E’ importante, per i pazienti che hanno familiarità, iniziare prima lo screening e per questo abbiamo stanziato risorse con il decreto Milleproroghe per il 2025 e il 2026”, ha ricordato il ministro secondo il quale “portare la prevenzione sempre più vicino alle italiane e gli italiani è veramente una priorità”. Inoltre “dobbiamo ricordarci di adottare stili di vita sani e di aderire ai programmi di screening messi gratuitamente a disposizione dal Servizio sanitario nazionale. Dobbiamo ridurre i rischi di insorgenza di molte malattie, tra cui quelle oncologiche”.
Tornando agli screening, “l’adesione purtroppo è ancora troppo disomogenea sul territorio nazionale – ha rimarcato Schillaci – C’è un divario inaccettabile, con una adesione al Sud che è sempre minore. Dobbiamo innescare un cambio culturale e rendere più omogenea l’adesione”. Anche perché “individuare il cancro nelle sue fasi iniziali significa garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita. Stiamo investendo quindi proprio per migliorare l’adesione ai programmi organizzati di screening gratuito”.
Nella lotta ai tumori è “importante avere a disposizione macchinari all’avanguardia” e anche in questo quadro si inscrive “l’investimento del Pnrr per la sostituzione di oltre 3mila grandi apparecchiature, tra cui ci sono anche i mammografi, di cui il 96% è già stato collaudato e quindi è a disposizione dell’utenza”.
Il ministro ha inoltre ricordato, nell’ottica della lotta ai tumori del seno, che nei Lea, i livelli essenziali di assistenza, “ci sono test genomici per il carcinoma mammario e sono finalmente alla portata di tutti anche perché sappiamo che la medicina va verso un modello sempre più personalizzato perché una stessa malattia si presenta in maniera diversa da persona a persona”.
Infine, il ministro ha ricordato “quanto sia importante puntare sulla ricerca: penso ai fondi che ogni anno il ministero della Salute destina agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; ai fondi per la ricerca oncologica previsti nella Missione Salute del Pnrr e nel Piano nazionale complementare. Senza ricerca non saremmo arrivati dove siamo arrivati adesso e credo che sia veramente significativo anche il sostegno della Fondazione IncontraDonna a un progetto di ricerca sul tumore del seno, realizzato proprio nell’ambito della quindicesima edizione della campagna FrecciaRosa”.