Nasce la rete oncologica umbra. Proietti: “Approvati i primi cinque percorsi di cura, cambiamo il modo di affrontare la malattia oncologica”   

Nasce la rete oncologica umbra. Proietti: “Approvati i primi cinque percorsi di cura, cambiamo il modo di affrontare la malattia oncologica”   

Nasce la rete oncologica umbra. Proietti: “Approvati i primi cinque percorsi di cura, cambiamo il modo di affrontare la malattia oncologica”   
I primi 5 Pdta sono dedicati ai tumori della mammella, del polmone, della prostata, del colon e del retto. Tra le novità, l’attivazione dei Polo (Punti di orientamento locale oncologico), presenti in ogni Asl e in cui operano oncologi e infermieri-case manager. Si tratta di spazi di accoglienza e ascolto, con numero telefonico dedicato, presso cui il paziente con sospetta o accertata diagnosi oncologica può rivolgersi per essere preso in carico.

La Regione Umbria ha presentato ieri la nuova rete oncologica regionale e i primi cinque percorsi preventivi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) dedicati ai tumori della mammella, del polmone, della prostata, del colon e del retto. “Si tratta di un modello innovativo di organizzazione e funzionamento dei servizi oncologici che intende garantire uniformità, qualità ed equità delle cure, orientando e prendendo in carico la persona malata secondo la visione del Piano oncologico nazionale 2023-2027, parte integrante del nuovo Piano socio-sanitario regionale”, spiega la Regione in una nota.

All’incontro di presentazione hanno preso parte la presidente della Regione, Stefania Proietti, la direttrice regionale salute e welfare, Daniela Donetti, e l’amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Joseph Flagiello. Il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero ha inviato un saluto istituzionale, non potendo essere presente per impegni.

“Siamo lieti, come Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, di ospitare e accompagnare un percorso complesso ma determinante – ha dichiarato Joseph Flagiello. Occasioni come questa hanno il valore di moltiplicare energie e competenze, ponendo basi concrete per una sanità rinnovata e più vicina alle persone. Ringrazio la presidente Proietti, la direttrice Donetti e tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa”.

“Con la Rete oncologica regionale – ha sottolineato la presidente Stefania Proietti – vogliamo garantire che ogni cittadino umbro, indipendentemente dal luogo di residenza, abbia accesso agli stessi percorsi, agli stessi standard di qualità e agli stessi diritti di cura. È una rete che mette al centro la persona, sostenuta dal lavoro straordinario di professionisti, istituzioni e associazioni, e che si avvale di strumenti digitali e innovativi per rendere i percorsi più sicuri, rapidi ed equi. La rete è un investimento concreto sulla salute e sulla fiducia dei cittadini nel Servizio sanitario regionale”.

La Rete oncologica regionale, “frutto del lavoro condiviso dalla direzione regionale salute e welfare con le direzioni strategiche, i professionisti delle quattro aziende sanitarie, l’Università degli Studi di Perugia e le associazioni di volontariato”, rappresenta” un passaggio decisivo verso il modello di Comprehensive cancer care network”. L’obiettivo è integrare in modo strutturale ospedali, servizi territoriali, medicina generale e associazioni dei pazienti, rafforzando la continuità assistenziale e la prossimità delle cure.

“Elemento centrale della nuova rete sono i percorsi preventivi diagnostico-terapeutici assistenziali – ha evidenziato la direttrice Daniela Donetti – che definiscono con precisione i passaggi di presa in carico del paziente. I primi cinque percorsi adottati riguardano i tumori della mammella, del colon-retto, del polmone e della prostata. In particolare, quello dedicato alla mammella rappresenta un modello di eccellenza che integra screening, diagnosi precoce, chirurgia, trattamenti oncologici e radioterapici, fino alla riabilitazione e al supporto psiconcologico. Attraverso la rete delle Breast unit regionali (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) vengono garantiti standard omogenei, volumi adeguati e continuità assistenziale”.

Accanto ai percorsi clinici, la rete punta con decisione sulla digitalizzazione. La codifica unica dei Cip (Codici identificativi di percorso) consente di tracciare l’intero iter del paziente, monitorare tempi e prestazioni e passare da una logica prestazionale a una medicina di iniziativa. Telemedicina, teleconsulto e teleriabilitazione diventano strumenti quotidiani per favorire l’integrazione delle competenze e migliorare la qualità delle decisioni cliniche.

Una delle principali novità organizzative è l’attivazione dei Polo (Punti di orientamento locale oncologico), presenti in ogni azienda sanitaria: spazi dedicati all’accoglienza e all’ascolto, con apertura prefissata e numero telefonico dedicato, presso cui il paziente con sospetta o accertata diagnosi oncologica può rivolgersi per essere preso in carico. Nei Polo operano oncologi e infermieri-case manager, in grado di programmare prestazioni, attivare i gruppi oncologici multidisciplinari e monitorare la continuità del percorso.

“Da anni chiediamo che la Rete oncologica regionale diventi davvero operativa – ha dichiarato Anna Maria Biancifiori, coordinatrice del gruppo Insieme Umbria contro il cancro. Oggi possiamo finalmente dire che si sta aprendo una fase nuova. Per la prima volta percepiamo la volontà politica di accelerare i tempi, di ascoltare i pazienti e di rendere più chiari i percorsi di presa in carico. È un segnale che riconosciamo e apprezziamo. Con una rete moderna, efficiente e uniforme, siamo fiduciosi che l’Umbria possa tornare a essere un modello di eccellenza nella cura oncologica”.

La Regione esprime “un sentito ringraziamento a tutti i professionisti che hanno contribuito alla costruzione della rete oncologica regionale: oncologi, chirurghi, radiologi, anatomopatologi, palliativisti, medici di medicina generale, biologi molecolari, psicologi, genetisti, riabilitatori, infermieri e tutti coloro che hanno messo competenze e impegno al servizio della comunità. Un riconoscimento particolare va ai coordinatori della rete, Sergio Bracarda (coordinatore organizzativo) e Fausto Roila (coordinatore scientifico), ai responsabili delle Breast unit, ai referenti del Registro tumori umbro e alle direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere umbre”. “La nuova Rete oncologica regionale – ha concluso la presidente Proietti – è la dimostrazione che l’Umbria sa affrontare le sfide più complesse con un approccio moderno, partecipato e inclusivo. È una rete che unisce persone, competenze e tecnologie per offrire ai cittadini percorsi oncologici più sicuri, accessibili e umani. È un modello di sanità che guarda avanti, restando saldamente ancorato ai valori di equità e solidarietà”.

01 Ottobre 2025

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