“Va annullato il diniego del Ministero della Salute espresso nella seduta congiunta del 4 agosto 2025 del Tavolo per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei LEA, agli effetti che ne che ne conseguono sull’attività demandata alle Amministrazioni e agli organismi coinvolti, in ottemperanza alla presente decisione, in ordine al completamento e alla formalizzazione del percorso di fuoriuscita della Regione Campania dal piano di rientro dal disavanzo sanitario”. È quanto ha stabilito il Tar della Campania che ha accolto il ricorso della Regione contro la decisione del Ministero della Salute di non farla uscire dal Piano di rientro.
Si tratta di una “notizia straordinaria per la sanità campana – dice il presidente Vincenzo De Luca a Salerno – avevamo fatto ricorso al Tar contro il ministero della Salute che teneva bloccata la Campania in un piano di rientro senza alcun motivo. Un successo straordinario e una sconfitta per quelli che non hanno applicato criteri oggettivi, pensando di usare la sanità per ricatto politico. Hanno perduto la battaglia della Campania, ha vinto l’interesse delle nostre famiglie”.
Nella sentenza, il Tar sottolinea che “la Regione Campania ha conseguito e mantenuto l’equilibrio di bilancio, mentre il diniego impugnato del Ministero della Salute pone l’accento sulla necessità di assicurare anche la piena garanzia dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), rilevando che alcuni obiettivi sono stati raggiunti, per le reti delle cure palliative, dei punti nascita e senologica, ma non altri per i quali si riscontra ‘il mancato raggiungimento delle soglie minime per screening mammografico e colon-retto così come un ritardo grave nella copertura della rete residenziale anziani, che mantiene la Campania ultima in Italia su questo indicatore'”. Ma ciascuna delle osservazioni del governo, dice ancora la sentenza, non muta la conclusione: la Regione ha “raggiunto la soglia minima per ciascun macro-livello” e, quindi “il ricorso va dunque accolto e va conseguentemente annullato il diniego del Ministero della Salute”.
La replica del Ministero. In relazione alla sentenza del Tar Campania sull’uscita della Regione dal piano di rientro, il Ministero della Salute presenterà immediatamente appello al Consiglio di Stato.
Va rimarcato che il nuovo Sistema di Garanzia dei LEA è solo una parte del più complessivo sistema di valutazione degli adempimenti delle Regioni nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini.
Ed è su questo piano complessivo che la Campania risulta ancora inadempiente su aspetti rilevanti che non consentono di certificare l’uscita dal piano di rientro.
In particolare, gli indicatori rilevano una Rete sociosanitaria insufficiente, cioè assistenza inadeguata ad anziani e fragili, e criticità strutturali nei programmi di screening oncologici.
L’equilibrio di bilancio, raggiunto a discapito dei servizi ai cittadini, non può considerarsi sufficiente all’uscita dal Piano di rientro.
Proprio per queste carenze, 18 mesi fa il Ministero della Salute, prima di autorizzare l’uscita dal Piano di rientro, aveva chiesto alla Regione Campania il raggiungimento di una serie di obiettivi fra cui recuperare la rete sociosanitaria; migliorare gli screening; stabilizzare e rendere adeguate le performance dei LEA. La Regione Campania non ha raggiunto questi obiettivi.