Sclerosi multipla: si scommette sull’istamina

Sclerosi multipla: si scommette sull’istamina

Sclerosi multipla: si scommette sull’istamina
Una ricerca dell’Istituto neurologico Carlo Besta scopre un inattesa connessione tra la sclerosi multipla e la sostanza responsabile di responsabile di stati allergici.

È italiana una nuova scoperta che potrebbe aprire un nuovo filone di ricerca contro la sclerosi multipla. Ricercatori dell’IRCCS Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano hanno infatti scoperto che l’istamina – sostanza finora nota soprattutto per il suo coinvolgimento negli stati allergici – potrebbe essere un efficace strumento per controllare la progressione della sclerosi multipla.
Nello studio, pubblicato nei giorni scorsi sul Journal of Leukocyte Biology, i ricercatori hanno analizzato gli effetti dell’istamina in un modello animale della sclerosi multipla, l’encefalite autoimmune sperimentale. 
I ricercatori hanno dimostrato che la sostanza, legandosi a due specifici recettori (H1R e H2R), è in grado di ridurre la proliferazione delle cellule T autoreattive contro la mielina e la loro produzione di interferone gamma, una molecola chiave nello sviluppo del modello animale di sclerosi multipla. Inoltre, lo studio dimostra che l’istamina è in grado di ridurre l’adesione dei linfociti T autoreattivi ai vasi sanguigni cerebrali.
“Speriamo che il nostro studio possa aiutare a mettere a punto nuove terapie per le malattie autoimmuni e in particolare per la sclerosi multipla per cui a oggi non c’è una cura definitiva”, ha commentato una delle autrici dello studio Rosetta Pedotti.


Occorrerà tempo e ulteriori studi per verificare la fattibilità e l'effettiva efficacia dell'utilizzo clinico della sostanza, ma l'entusiasmo non manca. “Questa ricerca è entusiasmante per diversi motivi”, ha commentato il direttore del ournal of Leukocyte Biology John Wherry. “Innanzitutto perché individua una relazione inattesa tra fattori coinvolti nell’autoimmunità e nell’allergia e suggerisce relazioni precedentemente ignorate tra queste risposte immunitarie estremamente diverse. In secondo luogo perché, mentre in genere l’estensione all’uomo di studi condotti in modelli animali richiede un grande lavoro, questi nuovi dati forniscono immediatamente un potenziale target terapeutico per la sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni o del sistema nervoso centrale”, ha concluso.

02 Febbraio 2011

© Riproduzione riservata

Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati
Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati

Crescono in Italia, analogamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di prodotti contaminati. Lo segnala...

Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete
Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete

In un paese come l’Italia, in cui il 23% della popolazione ha più di 65 anni con una speranza di vita sempre in aumento, l’Alzheimer rappresenta più che mai una...

AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina
AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità a carico del SSN per la nuova formulazione di faricimab in siringa preriempita (PFS), da utilizzare nel trattamento della degenerazione maculare...

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...